Trasferta belga per Alvaro Cerri

Prima la scuola di macelleria ed il diploma al Calini, poi la facoltà di Matematica alla Cattolica e infine la folgorazione per la cucina sulla via della Francia.
L’approdo ai fornelli di Alvaro Cerri potrebbe ispirare un romanzo, ma non è finito qui.

Figlio d’una dinastia di ristoratori, infatti, Alvaro studiava matematica e intanto sognava la vita bohémien del pittore.
Lo sanno bene coloro che hanno potuto ammisìrare le sue opere, che adornano le pareti del suo ristorante.

I casi della vita hanno invece deciso per lui, che nel 1986, dopo una vacanza-studio in un ristorante francese, è finito in cucina alla Casa di Bedizzole.

Qui ha iniziato, insieme alla moglie Mirto, perfetta padrona di casa e valente sommelier. E si è evoluto, sfruttando poi ogni anno le vacanze per «stage» da veri maestri come Godio, Santin, Blanc e Ducasse.
Con loro ha affinato la sua arte, che oggi trova piena espressione nell’albergo che gestisce a Vallio.

Alvaro non ha mai abbandonato però la sua passione per matirte e pennelli, che l'hanno portato a realizzare opere di vero pregio.

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