… Fino a Betlemme
Saranno esposte anche due opere dell’artista Celso Furlotti Cagiada, artista mantovano, da anni di casa a Vallio Terme, alla mostra collettiva “… Fino a Betlemme”, organizzata dall’Ucai (Unione Cattolica Artisti Italiani Brescia) e dall’associazione per l’arte Le Stelle, che sarà inaugurata venerdì 11 dicembre, alle 18, presso la Galleria San Zenone all’Arco, in vicolo San Zenone 4 a Brescia.
La prima opera è una fotografia, la seconda un dipinto. È la prima volta che Furlotti Cagiada si esprime attraverso l’arte fotografica. La fotografia s’intitola “Virgin Mary” (Madonnina), e porta questa didascalia: “Shine with light on the landscape of my infinite being” (Brilla di luce sul paesaggio dell’esser mio infinito). Il quadro porta invece il titolo “The Spring” (La Sorgente).
«Quello che voglio e sento di esprimere attraverso l’arte e l’esecuzione pittorica non è altro che la sintesi di un concetto ideale che spazia poi nel minimale e nell’essenziale; tutto il resto per me è un di più, non serve». È questo il suo “pensiero d’artista”.
«L’arte va oltre la materia: c’è l’anima dentro. In questa fotografia voglio esprimere un messaggio di introspezione, fra il religioso e il poetico».
«L’arte rappresenta cultura – spiega Furlotti Cagiada –: in questo mondo, dove spesso mi sono sentito disadattato ed emarginato, voglio esprimere una riflessione sul senso della vita e sul ruolo dell’artista. L’arte e l’artista dovrebbero essere presi maggiormente in considerazione dalle persone: la cultura che l’arte produce è comprensione su ciò che rappresenta il senso della vita. In certi momenti mi sento “bello, dannato e senza soldi”, ma amo la vita perché posso creare ciò che sento: la mia arte!».
È un pensiero forte quello che egli vuole esprimere, frutto della sua esperienza umana e artistica. «Quello che la gente dovrebbe capire veramente una volta per tutte (ma non c’è cultura per poterlo fare) è che questo tipo di società, basata sul capitalismo e sul consumismo, vuol farci credere e pensare che questi beni materiali sono i veri valori per i quali vivere».
«Abbiamo messo così al primo posto nella scala sociale il “dio denaro” e, per totale ignoranza, all'ultimo posto l’arte. Non sono le banche e le poste le macchine di lusso le ville che creano cultura; non è questo il vero senso della vita. Ecco perché l'arte è fondamentale e dovrebbe stare al primo posto su tutto, perché produce cultura ed è un arricchimento intellettuale ma soprattutto spirituale».
«Basta pensare e credere che l’artista debba morire prima di essere riconosciuto per ciò che ha dato all'umanità: sosteniamo l’Arte e l’Artista!».
Celso Furlotti Cagiada è nato nel 1960 ad Asola (Mn). Ha iniziato nel 1974 dipingendo una serie di opere grafiche e successivamente è passato ad una pittura di tipo astratto. Ha esposto le sue opere in numerose mostre personali e partecipato a diverse mostre collettive di pittura.
Per alcuni anni ha vissuto a Firenze dove ha continuato la sua ricerca nella pittura, frequentando numerosi artisti.
A Mantova e Cremona ha poi intrapreso l’esperienza del restauro conservativo, sia su opere sia su dipinti murali, per mezzo della quale ha approfondito la conoscenza di tecniche artistiche e di diversi materiali.
Da anni vive a Vallio Terme e si dedica esclusivamente alla sua ricerca artistica.
In foto due opere di Celso Furlotti Cagiada:
. Infinita Notte, scultura in marmo del 2013
. la fotografia "Virgin Mary", 2015