16 Gennaio 2014, 07.42
Vobarno
Lettere

Quanto è scomodo differenziar

di Facciamo Rivivere Vobarno

«Raccolta differenziata con le calotte: penalizza i virtuosi, non pone limitazioni sull'inciviltà». Dopo sei mesi ecco le considerazioni di "Facciamo Rivivere Vobarno"


Ricordate un certo Tommaso Padoa Schioppa che affermò che è bellissimo pagare le tasse?
Già, forse potrebbe essere meno sgradevole se non fosse così complicato.
Così pure la raccolta differenziata è ideologicamente un concetto che tutti dovremmo acquisire e mettere in pratica nel migliore dei modi, è una necessità ma non è agevole farla.
 
I giorni scorsi, tutti i cassonetti di colore marrone per conferire il rifiuto organico, hanno cessato di funzionare per quasi una settimana!.
Più che una raccolta differenziata sembrava una raccolta itinerante.
Molte persone con lo stesso problema vagavano alla ricerca di altre postazioni ma nessuna funzionava.
Sono trascorsi sei mesi da quando è iniziata la raccolta con cassonetti a calotta e chiave elettronica, e alcune considerazioni e conclusioni possono essere tratte.

Aggirarsi intorno ai cassonetti spesso diventa una cosa orripilante: si deve fare attenzione a dove si mettono i piedi causa i sacchetti lasciati all’esterno che poi si rompono.
Il loro contenuto mostra una raccolta completamente indifferenziata.
C’è di tutto! Questo significa che i proprietari non hanno alcuna intenzione di cambiare le loro abitudini.

La percentuale di raccolta differenziata è aumentata! Su Vobarno notizie è stato dichiarato che è stato superato ampiamente il 70%.
Nella provincia di Brescia il paese più virtuoso è Cazzago S. Martino che ha raggiunto il 68% attraverso il sistema globale di raccolta porta a porta.
Tutto viene prelevato davanti alla porta di casa e i cassonetti sono tolti dalle strade. Questo si è dimostrato il sistema più efficiente che ha permesso di ottenere le più alte percentuali di riciclo. Il motivo del successo è dovuto forse al fatto che è possibile individuare chi non esegue la differenziazione in modo corretto.
 
Vorremmo capire con quale modalità è stata fatta la statistica, dato che il confronto con il metodo precedente è viziato dal fatto che prima non esisteva il cassonetto marrone e quindi nell’indifferenziata ci mettevamo pure l’organico.
Avremmo potuto avere sicuramente una raccolta più virtuosa anche nel periodo precedente, se ci fosse stato il cassonetto dove conferire l’umido.

Le persone che hanno da sempre dimostrato un rispetto coscienzioso delle regole continuano a farlo oggi con calotta e chiave, ma per quanto riguarda quelli che da sempre hanno trasgredito è difficile pensare che una calotta e una chiave elettronica abbiano fatto cambiare loro idea e li abbiano convertiti ad un maggiore senso civico.

Così come sono fatti, i cassonetti risultano molto scomodi, in caso di pioggia, una mano è occupata dal sacchetto, l’altra serve per infilare gli oggetti uno a uno e l’ombrello? L’ingegnosità tutta italiana di complicare le cose semplici qui è ben rappresentata.
La soluzione troppo ovvia e facile sarebbe quella che i cassonetti, non equipaggiati di apertura con la chiave, fossero dotati di un apposito pedale per aprire il coperchio, così da poter rovesciare l’intero contenuto del sacchetto.

Che dire poi del grado di pulizia dei cassonetti? Il contratto prevede che vengano lavati e igienizzati con regolarità. (*Vedi documento Relazione Tecnica TARES 2013 pag. 7). La realtà dei fatti sembra dimostrare il contrario. Risulta igienicamente pericoloso avvicinarvisi a loro senza opportuni guanti.

In sintesi: oggi è tutto più complicato di prima, ci ritroviamo inoltre con calotte spesso mal funzionanti che creano un disagio soprattutto per le persone anziane che devono andare alla ricerca di altri cassonetti. Più che un servizio, quello che ci viene offerto risulta un disservizio! (E pure a pagamento).

L’unica nota positiva è che non si vedono più pezzi di arredo, mobili e materassi sparsi per il paese, ma ben depositati all’esterno dell’isola ecologica. (Come da fotografia allegata).
Nel frattempo i nostri tre dipendenti del comune sono ora obbligati a trasformarsi in operatori ecologici e dedicare gran parte del loro tempo a ripulire le 59 o 72 postazioni multiraccolta sparse in tutto il circondario.
Ma questa operazione non dovrebbe essere a cura dagli addetti allo svuotamento dei cassonetti come ben specificato nel documento *Relazione Tecnica TARES 2013 pag. 8 nel paragrafo: “Regole per la raccolta dei rifiuti�

Ci chiediamo: quando si comincerà a pagare in base all’utilizzo, le cose funzioneranno meglio?
Se si, perché aspettare tre o quattro anni?
Se invece dovessero andare peggio perché complicare l’operatività della differenziazione con la calotta e la chiave elettronica a chi, comunque, l'ha sempre effettuata in modo esemplare anche prima?

L’Associazione Facciamo Rivivere Vobarno
 
*Dati ricavati dal sito ufficiale di: “Vobarno Comune della Provincia di Bresciaâ€
• Relazione Tecnica al Piano Finanziario TARES 2013

 


Commenti:
ID40384 - 16/01/2014 08:16:05 - (Valsabbino) - E la vecchia "cauzione"?

Perché in Italia non esiste più il vuoto a rendere? Come si può sentire parlare di emergenze rifiuti, discariche, diossina proveniente dagli inceneritori, senza nemmeno prendere in considerazione l’idea di ritornare ad utilizzare materiali ancora perfettamente funzionali? Eppure, in Paesi come la Germania, lo si fa abitualmente! Lì, quando si acquista ad esempio una bottiglia d’acqua al supermercato, è possibile riportarla presso il negozio in cui la si è presa, evitando di doverla gettare nel cestino della spazzatura, anche se differenziata. È bello il riciclaggio, ma perché dovervi ricorrere se si può evitare di produrre un rifiuto?Il sistema tedesco è particolarmente efficace, perché quando si riporta la bottiglia (solo dove la si è acquistata, in un’ottica strategica di fidelizzazione del cliente che potrebbe interessare anche alla grande distribuzione italiana), si può

ID40385 - 16/01/2014 08:17:21 - (Valsabbino) -

subito ottenere uno sconto per i prossimi acquisti. In sostanza funziona così: compri una bottiglia d’acqua; quando vuota la riporti dove l’hai acquistata; lì, la inserisci in una macchina che ne legge il codice a barre (vedi foto) e che ti consegna uno scontrino con l’importo che ti verrà scontato alla cassa (generalmente dai 15 ai 25 centesimi a bottiglia).Certo sarebbe meglio evitare del tutto di prendere acqua in bottiglia (i tedeschi in effetti lo fanno molto meno di noi, e quasi prettamente per acquistare acqua frizzante), ma per chi proprio non volesse o non potesse bere quella del rubinetto, non sarebbe una cattiva soluzione.

ID40386 - 16/01/2014 08:17:56 - (Valsabbino) -

In Germania il vuoto a rendere è valido anche per altri imballaggi, e a volte può scatenare dei processi virtuosi inattesi. Giusto per fare un esempio, e per restare nel campo delle bevande, nei locali tedeschi quando si prende un bicchiere di qualcosa o una bottiglia di birra al bancone di solito si deve lasciare un deposito (generalmente di un euro), che verrà restituito quando si riconsegna la bottiglia vuota.Fra molti ragazzi, soprattutto di Berlino e di altre grandi città, si è da tempo diffusa la moda di abbandonare queste bottiglie in posti in cui persone più bisognose possano raccoglierle e ricavarci una sorta di “guadagno”. Quando si vedono bottiglie vuote di birra nelle strade delle città tedesche, dunque, la cosa può essere stata fatta di proposito.

ID40387 - 16/01/2014 08:21:00 - (Ernesto) -

sono convinto che i calotta servono ad arricchire chi li costruisce!!!!!!cosi^ come hanno fatto coi decoder tv!!!pi^ paghi e meno sei servito!!!!benedetto paeseeee

ID40388 - 16/01/2014 08:24:47 - (Valsabbino) - Conlcudo col dire che :

Anche le aziende produttrici potrebbero impegnarsi maggiormente nella ricerca di involucri,pacchi e confezioni varie meno complicate e costituite da materiali diversi.Se per esempio compriamo un semplice giocattolo per un bambino questo sarà confezionato in :scatola di cartone con parte in plastica trasparente,all'interno troveremo sacchetti di cellophane e blocchi di polistirolo, viti e legacci in metallo e magari pure qualche sacchettino anti umidità... Buona differenziata a tutti!

ID40389 - 16/01/2014 08:54:04 - (sonia.c) - l'articolo ha evidenziato che..

aldilà dell'inciviltà (argomento lunghissimo..non lo comincio neanche.) i cassonetti a calotta non sono un sistema efficiente. portano ad essere meno virtuosi anche i ..virtuosi di ferro..ma sopratutto ,questo, è "incentivato" come dice bene valsabbino,dall'esaperazione di fronte a imbalaggi che ci costringono a complicatissimi calcoli e dubbi amletici( dove lo butto?) in barba anche alle istruzioni! cosi ,finisce ,per i virtuosi,ancora più tanta spazzatura nel grigio.in barba all'ambiente!

ID40390 - 16/01/2014 11:00:32 - (Denis66) - ???????????

Cosa centra la foto con la "differenziata"???C'è un cartello area videosorvegliata,ALLORA???Semplicemente sono dei maiali...Provate a chiedervi e chiedere se dove cè la differenziata pagano meno tasse.....Chiedetevi perche' è da 10/15 anni che si trovano tv,divani ,materassi gettati ai bordi delle strade...

ID40391 - 16/01/2014 11:12:04 - (albertotisi) - Alberto

La raccolta porta a porta sarebbe la pi virtuosa?!? Io abito a Puegnago dove ahim essa operativa da un paio d'anni. Il nostro comune (TURISTICO) di sera si trasforma in una distesa di pattume OSCENA! Fare una passeggiata serale diventato DISGUSTOSO!Comuni, invece di tartassare i cittadini aumentando i costi della raccolta rifiuti, colpite quelli che i rifiuti li producono ALLA FONTE! In merito al volantinaggio indiscriminato potete intervenire voi!Sui supermercati invece deve farlo lo stato! Incentiviamo l'acquisto di prodotti in vetro (acqua, latte, succhi) con il vuoto a rendere (come scritto sopra) e tassiamo coloro che utilizzato il Tetrapack e chi imballa i propri prodotti con 1000 sacchetti e sacchettini. FACCIAMOLA PAGARE A LORO LA RACCOLTA RIFIUTI. Ci metterebbero poco ad adeguarsi, e di conseguenza ridurremmo drasticamente anche i rifiuti che produciamo noi cittadini!

ID40392 - 16/01/2014 11:40:09 - (robi_uan) -

La raccolta differenziata, che si faccia con cassonetti a calotta o col porta a porta, funziona... in teoria ed anche in pratica se tutti avessero un minimo di senso civico ed un minimo di cervello. Il problema è che a fronte di 1000 o più virtuosi basta solo un imbrattarore per vanificare gli sforzi di tutti. A mio avviso l'unica soluzione è cominciare a controllare (magari anche con la videosorveglianza) e iniziare tartassare di multe chi abbandona e getta rifiuti: l'unico modo per istruire è andare a toccare il portafogli...

ID40393 - 16/01/2014 11:58:57 - (ILE1974) -

Spesso questi cassonetti a calotta sono pure bloccati da chi tenta di mettere dei sacchetti troppo grossi e cosi' rimangono per un po'... c'e' da dire effettivamente che non hanno molta capienza queste calotte!

ID40394 - 16/01/2014 12:19:02 - (armandoilias) -

https://www.youtube.com/watch?v=JIEaNooqkvw

ID40396 - 16/01/2014 15:56:45 - (Samuel) - Si va dai vicini

Se poi i "gentilissimi" abitanti di vobarno la piantassero di venire a sabbio (pavone) a scaricare i loro riufiuti saremmo tutti più felici

ID40397 - 16/01/2014 16:46:27 - (tiger68) - concordo con sonia

sono d'accordo con Sonia, e penso che non servivano le chiavi ai cassonetti perch chi voleva gi la faceva la differenziata, mentre cos come da mio commento fatto prima dell'installazione dei cassonetti a chiave, hanno ridotto il paese ad un' immondiziaio e nei cassonetti aperti vi finisce di tutto quando gli altri non si aprono, pertanto auspico un saggio ritorno ai cassonetti senza chiave cosi si potra risparmiare anche il lavoro agli addetti comunali che si potranno dedicare a sistemare le buche delle strade, che sono da terzo mondo.

ID40398 - 16/01/2014 17:13:40 - (associazione FRV) - associazione frv

Il commento relativo alla residenza del sindaco di Vobarno non era offensivo n ingiurioso, esprimeva solamente un dato di fatto. Chiediamo che venga pubblicato nuovamente, grazie.

ID40399 - 16/01/2014 17:19:35 - (ubaldo) - x Associazione FRV

Se permettete decido io cosa è ingiurioso e cosa accettare fra i commenti che vengono pubblicati su Vallesabbianews. Nel caso specifico, ciò che lei da perfetto anonimo ha affermato su queste pagine è liberissimo di urlarlo per strada o di ripeterlo al bar. Si astenga dall'utilizzare queste pagine. Ubaldo Vallini

ID40402 - 16/01/2014 19:19:38 - (sonia.c) - mi chiedevo giusto..

quanti post ci sarebbero voluti per avere il dis-piacere delle esternazioni dell'astioso di turno...Ubaldo sei un santo... ma che tristezza... ma non siete stanchi? ma la cattiveria non è uno spreco di energie snervante?ma come si fa?...???

ID40403 - 16/01/2014 19:34:12 - (blurex) - perchè differenziare

Per i detrattori della raccolta differenziata.Dgls 152/2006, ART. 205(misure per incrementare la raccolta differenziata)1. In ogni ambito territoriale ottimale deve essere assicurata una raccolta differenziata dei rifiuti urbani pari alle seguenti percentuali minime di rifiuti prodotti:a) almeno il trentacinque per cento entro il 31 dicembre 2006;b) almeno il quarantacinque per cento entro il 31 dicembre 2008;c) almeno il sessantacinque per cento entro il 31 dicembre 2012.2. La frazione organica umida separata fisicamente dopo la raccolta e finalizzata al recupero complessivo tra materia ed energia, secondo i criteri dell'economicità, dell'efficacià dell'efficienza e della trasparenza del sistema, contribuisce al raggiungimento degli obiettivi di cui al comma 1.3. Nel caso in cui a livello di ambito territoriale ottimale non siano conseguiti gli obiettivi minimi previsti dal presente articolo, e' applicata un'addizionale del venti per cento al tributo di conferimento dei

ID40404 - 16/01/2014 19:36:17 - (blurex) - segue

rifiuti in discarica a carico dell'Autorità d'ambito, istituito dall'articolo 3, comma 24, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, che ne ripartisce l'onere tra quei comuni del proprio territorio che non abbiano raggiunto le percentuali previste dal comma 1 sulla base delle quote di raccolta differenziata raggiunte nei singoli comuni.4. Con decreto del Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio di concerto con il Ministro delle attività produttive d'intesa con la Conferenza unificata di cui all'articolo 8 del decreto legislativo 28 agosto 1997, n. 281, vengono stabilite la metodologia e i criteri di calcolo delle percentuali di cui ai commi 1 e 2, nonche' la nuova determinazione del coefficiente di correzione di cui all'articolo 3, comma 29, della legge 28 dicembre 1995, n. 549, in relazione al conseguimento degli obiettivi di cui ai commi 1 e 2. 5. Sino all'emanazione del decreto di cui al comma 4 continua ad applicarsi la disciplina attuativa di cui

ID40405 - 16/01/2014 19:39:44 - (Tc) -

Il sistema di raccolta differenziata e' un sistema fallimentare,qualunque sia la sua forma di raccolta...noi differenziamo ok,ma negli inceneritori sappiamo realmente poi cosa ci buttan dentro?Quando c'e' da alzare la fiamma bisogna bruciare qualunque sia la sua natura,mia bale...bisognerebbe risolvere il problema a monte,eliminando involucri che si posson sotituire con altro,l'acqua e le bibite ne sono un esempio,quante tonnellate di Pet,buttiamo ogni anno,una volta si rendeva le bottiglie in vetro...i tetrapack dei succhi,del latte o di certe passate di pomodoro...e' tutto uno spreco...la carta,il vetro,il legno si possono riutilizzare,ma tutte le materie di origine plastica...si dice di si...ma preferisco un bel maglione di lana di pecora che una felpa fatta con derivati plastici,le scarpe stesse una volta erano pelle e cuoio...ora tutta gomma made China,Vietnam...bisogna tornare indietro per andare avanti,cosi com'e' ora non si andra' da nessuna parte...personale interpretazione.

ID40406 - 16/01/2014 19:41:11 - (blurex) - segue

commi da 24 a 40, della legge 28 dicembre 1995, n. 549.6. Le regioni tramite apposita legge, e previa intesa con il Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio, possono indicare maggiori obiettivi di riciclo e recupero. Questa è la legge, probabilmente se fossimo stati così bravi a rispettarla le Amministrazioni Pubbliche tutte (non solo a Vobarno) non sarebbero state costrette a torturarci con Calotte, Porta a Porta e complicazioni varie, e magari avremmo anche una bolletta dei rifiuti un po più leggera.

ID40407 - 16/01/2014 21:12:34 - (rey) - rey

grande dottore qui ci stanno prendendo tutti per il culo, più soldi meno servizipiù problemi,fortuna che ce gente come te che si sbatte per avere un paese un poco migliore.darai anche un po fastidio ai benpensanti,ma sei unico.che dire dottore io punterei ancora sul porta a porta che per quel che mi ricordo non era poi cosi male.salutandoti ti ribadisco la mia ammirazione per il tuo inpegno e vediamo se riusciamo a far cadere un po di gente dai vari piedistalli.a presto

ID40408 - 16/01/2014 22:52:40 - (tulipano) -

Comunque a Prevalle si é raggiunto l'82% di raccolta differenziata (con il PORTA A PORTA!) risultando il comune più virtuoso della provincia! W il porta a porta...

ID40411 - 17/01/2014 09:09:35 - (Aldo Vaglia) -

Nemmeno nel nostro mondo alla rovescia si puo' pretendere di convincere tutti con la propaganda. Si potra' sicuramente raggiungere il 65%. Nei paesi comunisti si andava oltre. Ma la cultura a cui si fa riferimento e' un'altra cosa. La cultura pretende una dinamica di dare e avere e non un semplice patto leonino di solo dare. Si potra' imporre con la forza un comportamento che leggi fatte a favore di lobby impongono, ma pretendere che diventino sentire comune e' troppo. Se e' vero che con i rifiuti si produce calore ed energia elettrica, e questo e' il maggior vantaggio economico che da essi si puo' ottenere, dove sta la logica che, quando non c'erano le tecnologie chi raccoglieva roba vecchia pagava e oggi con le massime tecnologie chi conferisce materia energetica debba pagare? Quando l'Italia ricomincera' a girare sul suo dritto, finiranno anche le dispute sui cassonetti a calotta o senza calotta.

ID40451 - 17/01/2014 19:31:27 - (astrolabio) - cattivo pensiero

per Frv. Fai un parallelo attribuendo la cosa al sindaco di Gavardo............

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