03 Marzo 2011, 08.17
Valsabbia
Punti di vista

Boom delle energie rinnovabili

di Aldo Vaglia

Affari saliti del 60%, due terzi in piů degli occupati, ma la riforma degli incentivi potrebbe compromettere un settore che ha avuto uno sviluppo vertiginoso.

Alcune aziende sono cresciute del 400%, gli occupati sono passati dai 5.000 del 2002 ai 50.000 di oggi. I fatturati arrivati ai 13 miliardi, erano 8,6 nel 2009, 5 nel 2008.

Un’altra notizia positiva: in questo settore l’Italia non ha perso il treno. Con questa crescita nel 2020, quando saranno raggiunti gli obiettivi fissati dalla UE, gli occupati saranno 250.000
 
La crescita è straordinaria, tanto da chiedersi se le attese non siano eccessive e se la “green economy” sarà in grado di camminare con le proprie gambe o farà la fine della “new economy” una volta finiti gli incentivi.
Sebbene in alcuni casi vi siano analogie, la situazione con internet è assai diversa.
La solidità industriale del settore delle rinnovabili, seppure innovativa, è facilmente valutabile. Le attività si basano, in larga misura, su impianti e tecnologie tradizionali.
 
I settori verdi usufruiscono anche di un cambiamento diffuso di mentalitĂ .
La sostenibilità ambientale è un concetto che stimola investimenti sia pubblici che privati, generando occupazione indotto e aumento del PIL.
La “green economy” fa oggi parte di un sistema economico-tecnologico che contribuisce a creare ricchezza e lavoro.
Forse non risolleverà il mondo da una delle peggiori crisi del dopoguerra, ma può dare un suo contributo.
 
Un’attenta politica industriale non deve però trasformarsi in un intervento pubblico di sussidi a pioggia che, per sviluppare un certo tipo di economia verde, lascia al verde i contribuenti.
L’intervento non può essere solo trasferimento di ricchezza da un settore ad un altro, deve invece contribuire al rilancio economico e allo sviluppo di un’economia di mercato, che vede nelle rinnovabili un determinante contributo al piano energetico nazionale.
 


Commenti:
ID7414 - 03/03/2011 13:29:00 - (maurizio) - FONTI RINNOVABILI E ASSIMILATE

In questi giorni è in atto una grave opera di mistificazione riguardo le energie rinnovabili. Si vorrebbe far credere che il sostegno allo sviluppo dell’energia pulita ricada per la gran parte sui cittadini, attraverso una percentuale inclusa nella bolletta dell’energia elettrica.In realtĂ  dal 1992 la quota in bolletta a cui si fa riferimento è relativa a “incentivi alle fonti rinnovabili e assimilate” e fino ad oggi ha finanziato per gran parte proprio le seconde, ovvero risorse di origine fossile.Ad esempio la relazione dell’AEEG per l’anno 2009, attesta che dei 4.204,2 milioni di euro devoluti agli incentivi CIP6, circa 1.902 milioni sono stati pagati dai contribuenti con la componente A3 della bolletta, e specifica che 2.926,1 milioni sono andati alle fonti assimilate e solo 1.268,1 alle fonti rinnovabili.Un’equiparazione indebita, quella tra rinnovabili e assimilate, per cui la Commissione Europea ha avviato almeno

ID7415 - 03/03/2011 13:31:00 - (maurizio) - contina

Un’equiparazione indebita, quella tra rinnovabili e assimilate, per cui la Commissione Europea ha avviato almeno due procedure di infrazione.

ID7416 - 03/03/2011 13:57:00 - (maurizio) - due centrali nucleari in meno

Nel nostro Paese, in soli due anni, tra eolico e fotovoltaico sono stati installati circa 5 GW di energia elettrica da fonte rinnovabile, pari alla potenza di due centrali nucleari di media taglia. Ma giĂ  oggi, e senza scorie radioattive.

ID7420 - 03/03/2011 15:46:00 - (Maudo74) - FINITO

Bell'articolo. Purtroppo il boom delle energie rinnovabili in Italia e' finito: OGGI

ID7421 - 03/03/2011 16:36:00 - (Ricard53) - Eccoci al catastrofismo.

Condivido l'equilibrato articolo di Aldo, ma come si legge dal commento precedente, qualcuno non ha ben compreso che gli aiuti non possono andare all'infinito o il caso FIAT e l'economia drogata dei decenni scorsi non ha ancora insegnato nulla? Credere di poter dare impulso ad un nuovo settore (per quanto importante) con continui aiuti di Stato (soldi che paghiamo tutti), senza un libero mercato, ma con un mercato drogato, alla lunga ci costerà molto di più di quanto può succedere adesso con una diminuzione (progressiva e non immediata) degli incentivi. Purtroppo chi ha una concezione, in gran parte, assistenzialista dello Stato (oltre che ritenere i soldi pubblici inesauribili), ha anche qualche difficoltà a comprendere che le regole del mercato prima o poi si pagano.

ID7422 - 03/03/2011 17:48:00 - (Maudo74) - Sarebbe bello

che prima di arrivare a facili conclusioni si leggessero i decreti legge emanati. Una diminuzione progressiva e' indispensabile. Negli ultimi 2 anni la diminuzione e' stata addirittura troppo lenta. Ma OGGI si e' deciso qualcosa di diverso. Da un giorno all'altro si sono stravolte le regole. Niente pianificazione, niente progressione. Ma come al solito saro' io a non capire.

ID7423 - 03/03/2011 18:14:00 - (maurizio) - di 4204,2 mil. 2926,1 assimilate 1268,1 rinnovabili

Non c'è una concezione assistenzialista semmai clientelare... Si sono stornati i fondi per le rinnovabili comprendendo la produzione degli inceneritori che di rinnovabile hanno ben poco. Vogliamo dirlo oppure ripetiamo la storiella degli statalisti.

ID7424 - 03/03/2011 19:19:40 - (Dru) - fammi capire maudo74

....fammi capire maudo74, cosa intendi col dire che oggi il boom purtroppo delle energie rinnovabili è finito? Hai notizie che io non ho di chiusura anticipata degli incentivi e magari proprio del solare ?

ID7425 - 03/03/2011 21:31:37 - (Maudo74) - cerco di essere sintetico relativamente al fotovoltaico

Oggi e' stato deciso che: il meccanismo incentivante non sara' piu' valido fino alla fine del 2013 ma scadra' il 31 maggio 2011. Da giugno verranno rivisti gli incentivi e le quantita' incentivabili. I valori rivisti verranno resi noti entro il 30 aprile. Per quanto riguarda gli impianti a terra sono state emanate alcune norme restrittive retroattive al 1 gennaio. Ad un'analisi superficiale potrebbero sembrare cambiamenti non molto drastici, ma le posso assicurare che non e' cosi'. Per impianti domestici partendo in pochi giorni e ' fattibile l'allaccio entro il 31 magggio. Per impianti di taglia maggiore con scambio sul posto e' semplicemente impensabile. Questo vuol dire che si ferma il lavoro di installazione e non e' possibile nemmeno quello commerciale non essendo ancora stabiliti i nuovi importi incentivanti.

ID7426 - 03/03/2011 21:33:15 - (Maudo74) - ... continua

Si passa quindi da una situazione stabile a medio periodo (3 anni) con incentivi in discesa (che secondo il mio modesto parere doveva essere piu' rapida) ad una situazione di incertezza assoluta. Gia' oggi le banche hanno stoppato tutte le richieste di finanziamento di impianti fotovoltaici non ancora deliberate. Si sono investiti molti soldi per far partire un'industria come quella del fotovoltaico per poitagliarle le gambe in questo modo assolutamente irragionevole. Non trovo un senso a questa iniziativa.L'anno scorso in Germania si sono accorti che gli incentivi erano troppo alti ed hanno concordato un deciso taglio aggiuntivo a meta' anno. Il mercato ha retto senza problemi. Il mio sentore e' che queste iniziative siano legate alla voglia di nucleare di alcuni nostri politici.Anche qui probabilemente mi sbaglio io e i ministri Romani e Prestigiacomo hanno fatto il meglio che fosse possibile per il paese.

ID7428 - 04/03/2011 08:08:45 - (Giacomino) - Infatti, certe installazioni

di fotovoltaico, non sono state realizzate in previsione a quanto avrebbero contribuito a sollevare la collettività dalla dipendenza del petrolio, ma bensì a quanto avrebbero prodotto nelle casse gli incentivi. Nessuno chiede a chi investe di non ricavarne profitto, ma ora che la dove tutto si pole qualcuno si è spaventato cosa succederà? Si era partiti sognando, forse troppo.

ID7430 - 04/03/2011 09:17:37 - (Ricard53) - Per Maudo74

Già in parte ti sei dato una risposta con quello che hai scritto, per il resto, appunto, si stabiliranno entro aprile le mosse successive. Ritenere che verranno fatte valutazioni solo in favore del nucleare, deprimendo un settore in espansione è un'opinione personale, limitiamoci ai fatti, quelli veri. Una certa prudenza da parte di tutti in attesa delle decisioni finali mi sembra ovvia ma, come dici tu stesso, non si può pensare di continuare con l'attuale sistema di incentivi.

ID7432 - 04/03/2011 09:22:48 - (Maudo74) -

Questo governo ha sbagliato lasciando incentivi troppo alti nel 2010. Ha permesso l'allaccio di impianti nel 2011 mantenendo gli incentivi del 2010 sbagliando la seconda volta. Adesso da un giorno con l'altro blocca tutto per dei mesi sbagliando per la terza volta. E' mai possibile le decisioni prenderle per tempo senza creare scompensi? E' forse un'utopia?

ID7434 - 04/03/2011 09:37:48 - (Ricard53) - In questo ti do ragione.

Ma ti ricordo anche la grande campagna fatta in quel momento, sia dalle opposizioni, sia dalla stampa, sia dagli operatori economici del settore, per cui Tremonti fu costretto a tornare sui suoi passi e ripristinare le precedenti modalità. Ora una pausa di riflessione, seppur tardiva come tu dici, diventa necessaria. In ogni caso il tam tam, come si può vedere anche dai nostri commenti, è già partito e in fase di decisione finale ritengo che si terrà conto delle varie esigenze. Giusto mantenere l'attenzione, quello che volevo rimarcare è di non giungere a conclusioni troppo affrettate.

ID7449 - 04/03/2011 14:08:00 - (panta_rei) - Vuoi vedere che...

è sempre colpa delle opposizioni e di certa stampa? Peccato non siano così efficienti con le leggi ad personam.

ID7451 - 04/03/2011 14:15:00 - (Dru) - lavoro nel tecnologico

Lavoro nel tecnologico e non ho ricevuto beneficio alcuno dal settore in oggetto ma posso dire che alcuni miei fornitori e per certi versi concorrenti si e spero che ne avranno per altro tempo di questi benefici e mi spiego: la pancia mi detta piacere per le notizie che riportate, perchè sono stufo di vedere che queste aziende moltiplicano il loro business perchè drogate dall'incentivo statale, come li apostrofate voi, ma debbo osservare gli accadimenti da un punto di vista più elevato, un poco come fanno gli indiani sulle praterie, e portare questo brusio di pancia su ai piani della ragione, e la ragione mi detta che la strada intrapresa con gli incentivi rimane quella giusta per spostare l'interesse nazionale sulle rinnovabili. Spero quindi, per gli interessi di tutti, che la cosa prosegua e vedrò allora di farmene una ragione della fortuna dei miei concorrenti e fornitori.

ID7454 - 04/03/2011 16:32:00 - (Ricard53) - Panta_rei sarebbe la mia una visione unilaterale?

Qualcuno può forse smentire che i fatti avvennero come li ho raccontati? Non si sostenne forse a Sinistra che Tremonti era tornato sui suoi passi soprattutto per per il ruolo svolto dall'opposizione? Se fu ritenuta una vittoria in quel momento, ora che sulla questione ci sono dei ripensamenti, ci si rimangia tutto? Dobbiamo forse dare ragione alle battute di Greggio a "Striscia la notizia", in cui dice che la Sinistra vince quando si sbaglia?

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