Intreccio di mani a Pompegnino

“Le mani si intrecciano, si stringono, si aiutano e creano...”. Lo stanno facendo da almeno tre anni, da quando il terremoto ha sconvolto la piccola comunità di Pompegnino di Vobarno. E continuano. L’obiettivo ora sono gli arredi della chiesa dedicata a San Benedetto da Norcia. “Intreccio di mani” è il nome del sodalizio di cittadini che sta facendo di tutto per permettere il ritorno alla normalità nel piccolo borgo valsabbino.

“I tre sogni che ci siamo riproposti di realizzare erano che la gente potesse tornare nelle proprie case, la sistemazione del Centro parrocchiale che ospita anche la scuola materna e che le campane potessero tornare a suonare - ci ha detto Catia Turrini, anima dell’associazione di volontari e di molte altre iniziative a Pompegnino -. Non abbiamo fatto mancate il nostro contributo per concretizzare i primi due, non lo faremo nemmeno col terzo”.

Il riferimento è alla parrocchiale del piccolo centro che il terremoto ha completamente distrutto. E’ previsto che i lavori di sistemazione dell’edificio comincino a gennaio: il cantiere rimarrà aperto circa un anno e poi ci sarà da riarredare il tempio. “Intreccio di Mani” ha messo insieme le capacità artigianali un po’ di tutti per realizzare oggetti artistici e d’arredo che potranno diventare confezione regalo per le feste che si avvicinano.
La mostra mercato pro San Benedetto aprirà i battenti nel Centro parrocchiale don Angelo Questa sabato 8 e domenica 9, con orario continuato dalle 10:30 alle 18.

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