Ciao Pierangela

Dopo un abbondante e ottimo spiedo organizzato dagli amici e collaboratori di Pierangela e prima del concerto del gruppo "The Four Fingers" c’è stata una commovente commemorazione dell’amico di sempre Beppe Valdini.

La riportiamo qui sotto:

Con immenso piacere ho accettato l’invito degli organizzatori di questa “Festa di Fine Estate”, in modo particolare dell’amico Domenico Zani, per commemorare la cara Pierangela essendone stato prima suo grande amico, poi suo Maestro del Coro Parrocchiale e del Coro Stella di Carpeneda.

Ci sarebbe tanto da dire sulla persona della cara Pierangela per tutto quello che ha fatto per la sua Comunità di Carpeneda, ma soprattutto per quello che ha dato a tutti coloro che hanno avuto la fortuna e l’onore di conoscerla e di apprezzarla.

Ma partiamo da lontano.
Ebbi il piacere di conoscere Pierangela nel 1978, era ancora una ragazzina, lei allora aveva appena compiuto i 17 anni e l’arrivo a ottobre di quell’anno del nuovo Parroco di Carpeneda Don Fausto Piccinelli, mio grande amico, mi chiese se me la sentivo di diventare il Maestro del Coro Parrocchiale.

Detto fatto, con l’aiuto di Pierangela, che con il suo solito entusiasmo e con la sua possente ed inconfondibile voce, riuscimmo a trovare circa una quarantina di persone giovani e non.
Così iniziammo la nostra avventura presenziando alle varie Festività Natalizie, Pasquali, alla festa per la Santa Margherita Patrona di Carpeneda ed altri appuntamenti religiosi.

Pierangela rimase sempre al mio fianco per ben 16 anni e nel 1980, quando ricostruimmo anche il Coro Stella di Carpeneda, ne divenne oltre che corista anche una valida Consigliera nel Consiglio stesso.

Quando poi tu potevi, venivi a cantare nel Coro dei miei Musical che tu amavi particolarmente, era una festa grande, come l’amore che hai sempre dimostrato quando cantavi le canzoni della tua cantante preferita Gianna Nannini. A proposito della Nannini, non posso dimenticare quando venni a trovarti con mia moglie nella tua stanza dell’ospedale di Desenzano, facevi già fatica a parlare, ma nonostante questo ci facesti ascoltare dal tuo telefonino, tutta entusiasta, il messaggio che proprio lei, la tua cantante preferita, ti aveva mandato, spronandoti a resistere per la tua guarigione nella quale tutti noi speravamo, sapendone purtroppo la gravità.

Qualcuno dei presenti qui stasera si ricorderà sicuramente quando Pierangela faceva parte del GSO (Gruppo Sportivo Oratorio) sempre pronta a scendere in campo prima, poi da allenatore a elargire consigli ed incitare i suoi calciatori con la sua inimitabile vivacità, ma con tutto l’entusiasmo proprio di un vero Mister, tanto che divenne poi la “zia” di tutti quei ragazzi, come spesso veniva chiamata da tutti loro.

Quando a volte mi capitava di passare da casa sua per un saluto, la trovavi sempre nel suo laboratorio (garage), a costruire statuine in legno e non solo, vere sculture degne degli artisti più rari e fatte apposta per i suoi ormai divenuti famosi “Mercatini di Natale”.

Mi sembra ancora di vederti fuori dalla Chiesa Parrocchiale al freddo ed al gelo ad aspettare la fine della Santa Messa della Notte di Natale pronta ad offrire un caldo brulè  o una fetta di panettone, presso il tuo banchetto adorno dei tuoi unici e meravigliosi lavori.

Il Bar dell’Oratorio era diventato la sua prima casa, dove ha vissuto gli anni più belli e fecondi, sempre gioviale, sorridente, premurosa, con la battuta sempre pronta per un caffè o un “pirletto” con gli amici che con lei operavano presso la struttura: a volte guai a contraddirla!

Faceva parte di tutte le Associazioni che gravitavano all’interno della sua amata Carpeneda, ed è anche per questo che manca tanto a tutti noi.

Che bell’esempio sei stata, cara Pierangela, per tutti noi, me per primo: esempio di altruismo, di amore, di correttezza, di serietà, di trasparenza e di onestà, sempre pronta ad aiutare chi ne aveva bisogno, qualità queste difficili da trovare nel mondo di oggi.
Ma tu, Pierangela, eri tutto questo, ed è giusto che anche quest’anno i tuoi amici e collaboratori di Carpeneda, abbiano voluto in questa serata ricordarti, per dirti ancora una volta che non ti dimenticheranno mai.
Adesso che sei Lassù, raggiunta dalla tua cara mamma, che hai amato e servito fino all’ultimo dei tuoi giorni, sacrificando anche la tua vita per lei, raggiunta anche da uno dei tuoi cari “nipoti” così lo chiamavi tanto lo hai amato, il caro Massimiliano.

Tanto ci sarebbe ancora da raccontare sulla tua vita piena anche se purtroppo breve, un libro non sarebbe sufficiente, ma in questo momento, il ricordo mio e di tutti coloro che ti hanno conosciuta, è quello di raccomandarci a te e a tutti i tuoi amici collaboratori che purtroppo come te da lassù ci state guardando stasera.
Ed assieme a loro stai cantando le Lodi a Dio, per tutti noi e chissà quante sculture starai facendo in Paradiso, non di legno stavolta, ma come spesso ebbi modo di dire, attrezzata con gli utensili di quell’amore che in vita hai quotidianamente seminato.

Ciao cara Pierangela.

Beppe Valdini

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