Serracchiani: «Italia paese da riformare»

Nonostante fosse sabato pomeriggio, l’ampia sala consiliare di Villanuova era gremita come non mai per l’incontro con Debora Serracchiani, vice segretario del Partito Democratico e presidente della regione Friuli Venezia Giulia, organizzato dal coordinamento dei circoli del Pd di Valle Sabbia.

A portare i saluti iniziali il portavoce del circolo di Villanuova, Massimo De Tommaso, il coordinatore dei circoli valsabbini del Pd nonché sindaco di Villanuova Michele Zanardi. A condurre l’incontro è stato il giornalista Marcello Zane.

Tanti i temi da lei affrontati nell’arco delle due ore dell’incontro, a partire ovviamente dalle riforme istituzionali, nelle quali il Pd è fortemente impegnato per superare il bicameralismo perfetto, «su cui tutti sono d’accordo in linea di principio, ma che trova non poche difficoltà nel dare compimento alla riforma del Senato».
Riguardo alle contrarietà interne al Pd, Serracchiani ha ricordato che la riforma è stata discussa più volte negli organi del partito, assemblea e direzione nazionale, dove, dopo un’analisi approfondita e accogliendo anche proposte non portate dallo stesso Renzi, è stata confermata a larghissima maggioranza.

Ha poi ragguagliato sull’attività del Governo, in particolare sui progetti “Sblocca Italia”, con il quale saranno fatti partire cantieri già finanziati, bloccati solo da questioni burocratiche, e completati quelli che necessitano di pochi fondi per la conclusione dei lavori. Infine saranno stralciati progetti già finanziati nel passato, ma mai iniziati, perché non più necessari.
Ha poi ricordato l’agenda “Mille giorni” con la quale il governo intende realizzare progetti di più largo respiro, per quanto riguarda le reti di trasporto, i porti, gli aeroporti, nonché altre riforme che sono attese in Italia da più di vent’anni, ma finora mai realizzate, perché per tanti è più comodo vivere nello status quo.

Non sono mancate le domande dal pubblico, in particolare degli amministratori locali a dir poco critici con il patto di stabilità per i comuni.
«La questione chiama in causa l’Europa – ha risposto il vice segretario – dove qualcosa si sta muovendo grazie anche all’intervento dell’Italia». Ha poi ricordato alcuni provvedimenti già presi come l’intervento sulle scuole e sugli interventi contro i dissesto idrogeologico.

Dalla platea anche una richiesta di abbassare i costi della politica. Su questo punto ha portato ad esempio le decisioni prese nella sua regione, dove i compensi ai consiglieri regionali sono stati tagliati del 10%, tolte le indennità di fine mandato e i vitalizi.

Su queste questioni è intervenuto anche il consigliere regionale lombardo del Pd, il valsabbino Gian Antonio Girelli, che ha ricordato che per iniziativa del Pd i vitalizi sono stati aboliti anche in Lombardia.

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