il vestonese Mohammed Elwardi

“Giuro di essere fedele alla Repubblica e di osservare la Costituzione e le leggi dello Stato Italiano”. Con queste parole anche Mohammed Elwardi, nato a Benimellal nel Marocco centrale 45 anni fa, è diventato a tutti gli effetti un italiano.
Si è presentato ieri mattina in municipio a Vestone con la moglie Rachida e con Selma, la piccolina di 5 anni. Gli altri due figli della coppia, Ayoub di 8 anni e mezzo e Nabilile che ne ha quasi 12, si erano invece recati regolarmente a scuola.
A ricevere il giuramento del nuovo cittadino, il sindaco vestonese Emanuele Corli che gli ha fatto dono di una copia di quella Costituzione alla quale il neo-connazionale ha promesso fedeltà.

“Siamo in tanti ad aver fatto richiesta di cittadinanza, in pochi ancora ad averla ottenuta - ci ha detto Mohammed per l’occasione -. Io l’aspettavo da quattro anni”. Mohammed Elwardi non è un vestonese qualunque. E’ un vero e proprio personaggio, non solo all’interno della comunità marocchina della media Valle Sabbia.
E’ lui in prima persona, nel ruolo di volontario, ad occuparsi per conto dello Spi Cgil dell’Ufficio immigrati di Vestone. Nel 2.000 ha fondato l’associazione culturale Essalam, che ha assunto l’onere di mediare fra quelle che sono le esigenze degli immigrati e la società valsabbina con la quale devono fare i conti.

Per questi suoi meriti, in municipio insieme ad Elwardi, ieri hanno voluto esserci anche Marilde Scalmana e Adriano Gobbi, esponenti valsabbini della Cgil, due colleghi insomma.
I soci di Essalam sono invece un centinaio, residenti fra l’area vestonese ed il Savallese.
Fra le numerose iniziative in otto anni di attività associativa, c’è stato il recupero di 14 ambulanze, tutte sistemate ed inviate in Marocco dove stanno prestando il loro onorevole servizio. L’associazione è impegnata ora a sistemare un vecchio stabile da adibire a Centro culturale, nel quale i soci potranno riunirsi e anche pregare.

Sono pochi, ancora, gli extracomunitari che hanno assunto la cittadinanza italiana a Vestone: una decina in tutto, comprese le mogli. Soprattutto marocchini, ma anche un egiziano ed un sudamericano.

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