Al sacerdote vestonese, fondatore dell'Istituto Pro Familia, è stata dedicata una piazza a Promo, la frazione in cui è nato.
Sabato scorso l’intera comunità vestonese ha reso omaggio a uno dei suoi figli più illustri: don Giovanni Battista Zuaboni, fondatore dell’Istituto Pro Familia. A settant’anni dalla conclusione della sua operosa esistenza, gli è stata dedicata la nuova piazza di Promo, frazione dove nacque nel gennaio del 1880.
La funzione religiosa è stata presieduta da Gabriele Filippi coadiuvato da don Dino Martinelli, l’arciprete di Vestone che alcuni mesi fa propose all’Amministrazione comunale di intitolare la nuova piazza a don Zuaboni.
Come è stato ricordato da più voci, don Zuaboni fu una figura singolare ed emblematica della Chiesa bresciana dei primi decenni del Novecento: umile, modesto e tuttavia capace di realizzare profonde intuizioni nel campo dell’apostolato familiare.
Le prime esperienze pastorali avevano messo don Zuaboni a contatto diretto con la realtà sociale bresciana dei primi anni del XX secolo, una realtà in piena evoluzione, investita da profondi cambiamenti economici legati all’avvento delle grandi esperienze industriali.
A pochi mesi dalla sua ordinazione sacerdotale, nell’estate del 1906, il giovane prete vestonese è destinato a Volciano, paese caratterizzato dalla presenza di un importante cotonificio che dà lavoro a svariate centinaia di uomini e donne. Don Zuaboni comprende immediatamente le necessità dei volcianesi e impegna le sue migliori energie tanto per elevare la cultura dei suoi parrocchiani, attraverso l’istituzione di scuole serali e la fondazione di una Società operaia di mutuo soccorso. Dopo qualche anno, nel 1912, è chiamato a Nuvolera, dove continua, sulla scia dell’esperienza precedente, a spendersi in favore dei giovani. Alla vigilia della Prima guerra mondiale è destinato a Brescia come vicario cooperatore nella parrocchia di S. Giovanni Evangelista. Il nuovo, impegnativo incarico lo porta a scoprire gli impellenti bisogni delle famiglie e soprattutto delle ragazze. A favore di queste ultime progetta una scuola per prepararle ad assolvere al meglio i ruoli di sposa e di madre. Nel 1918 apre la prima Scuola della Buona Massaia e negli anni successivi dà vita a nuove iniziative in favore della famiglia che raccolgono un ampio consenso. Sulla scia di questo successo, don Zuaboni fonda l’Istituto Pro Familia, una realtà rivolta ai giovani, ai fidanzati, agli sposi, alle famiglie. A questa istituzione spetta oggi il compito di calare nella realtà del nuovo millennio i preziosi insegnamenti di don Zuaboni.
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