Utile netto di 39,2 milioni di euro, in crescita del 61%. Approvato un dividendo unitario pari ad € 0,5 per azione, rendimento al 12%
Nel corso della seduta del 4 aprile 2022, che si è svolta esclusivamente attraverso il Rappresentante Designato e quindi senza la partecipazione fisica dei soci, l’Assemblea di Banca Valsabbina ha approvato a larghissima maggioranza il Bilancio di esercizio chiuso al 31 Dicembre 2021.
Il protrarsi dell’emergenza sanitaria ha reso necessario anche per quest’anno - per assicurare il divieto di assembramento e prevenire ogni possibilità di contagio - il ricorso a una modalità di svolgimento dell’Assemblea che consentisse di tutelare la salute dei soci, dei dipendenti, dei consulenti e degli altri soggetti solitamente coinvolti nello svolgimento dell’Assemblea.
Sulla base di quanto previsto dal Decreto “Cura Italia” e dai successivi aggiornamenti normativi, la Banca ha quindi svolto i lavori assembleari a porte chiuse presso la propria Direzione Generale, con la partecipazione dei soci attraverso un rappresentante designato che ha raccolto le deleghe e le istruzioni di voto per ogni singolo punto all’ordine del giorno, ai sensi dell’articolo 135-undecies del D.lgs. n.58/98 (c.d. T.U.F.).
Oltre all’approvazione del Bilancio di esercizio 2021, l’Assemblea, sempre a larghissima maggioranza, ha provveduto:
- alla nomina di cinque Consiglieri di Amministrazione per scadenza di mandato, confermando nella carica i Consiglieri Adriano Baso, Aldo Ebenestelli, Flavio Gnecchi, Luciano Veronesi e nominando l’Avv. Nadia Pandini;
- ad integrare il Collegio Sindacale ai sensi dell’art. 2401 c.c. nominando Sindaco effettivo l’Avv. Donatella Dorici e Sindaco supplente la dott.ssa Patrizia Apostoli.
A larghissima maggioranza sono stati approvati anche gli altri punti all’ordine del giorno, accogliendo le proposte formulate dal Consiglio di Amministrazione in merito:
- all’approvazione del Regolamento Assembleare;
- alla determinazione del compenso annuo da riconoscere al Consiglio di Amministrazione;
- all’autorizzazione all’acquisto e alienazione di azioni proprie, a norma di legge, mediante utilizzo del Fondo acquisto azioni proprie;
- all’approvazione del nuovo documento sulle Politiche di Remunerazione.
L’Assemblea dei Soci ha inoltre deliberato la distribuzione di un dividendo unitario pari ad € 0,5 per azione, che sarà in pagamento con valuta 28 Aprile 2022. Il rendimento (dividendo/valore medio del prezzo dell’azione 2021) è pari quindi al 12% e complessivamente dà conto di un pay-out (dividendi pagati/utile netto) di circa il 45%.
Dalla lettura del Bilancio appena approvato, emerge un Utile Ante Imposte di € 50 milioni (+48% rispetto ad € 33,7 milioni del 2020) ed un Utile Netto di € 39,2 milioni, in aumento del 61% rispetto all’importante risultato dello scorso esercizio (€ 24,3 milioni), che già rappresentava il migliore nella storia della Banca. Un dato rappresentativo dell’efficacia del modello di business adottato, che ha permesso di continuare ad affrontare la complessità del quadro macroeconomico e sociale, sostenendo l’economia dei territori di elezione e generando al contempo valore per gli stakeholder. Ulteriore conferma in tal senso viene dalla lettura del rapporto tra l’utile ed il patrimonio netto medio (“ROE”), principale indicatore della redditività aziendale, che è pari al 10,1% (ex 6,8%), tra i migliori nello scenario bancario italiano “tradizionale”.
“I risultati ed i principali indicatori descrivono un altro anno importante per la Banca, che prosegue con una solida crescita e con il miglioramento delle performance reddituali ed economiche. Ringraziamo i nostri soci e tutti i clienti per la fiducia accordata alla Banca che, unitamente all’impegno di tutti i nostri dipendenti, hanno consentito di raggiungere nuovamente il migliore risultato nella storia dell’Istituto, nonostante un contesto che continua ad essere particolarmente complesso, ha dichiarato Renato Barbieri, Presidente di Banca Valsabbina. Le dinamiche confermano la capacità dell’Istituto di interpretare le evoluzioni in corso e di coniugare in modo efficace “tradizionalità” con innovazione. Anche i dati relativi ai primi mesi del 2022 sono in linea con le aspettative e confermano il positivo trend reddituale. Confidiamo, pertanto, di poter continuare a sostenere il territorio creando valore con l’obiettivo di assicurare stabilità alla remunerazione dei nostri soci, nella speranza che fatti estranei e non direttamente governabili non influiscano negativamente sull’andamento dei mercati finanziari e sull’intraprendenza delle nostre imprese, oggi particolarmente vivaci”.
A fine esercizio la Raccolta Diretta si è attestata ad € 4.834 milioni in aumento del 12,4% rispetto al 2020. Tale trend di crescita è da ricondursi sia all’efficacia delle politiche commerciali attuate, sia all’incertezza del contesto generale, che continua ad incidere sulla propensione al risparmio della clientela. Nel corso del corrente anno si intensificheranno gli sforzi finalizzati al trasferimento dei depositi non remunerati verso forme di investimento più profittevoli.
La Raccolta Indiretta si è attestata ad € 2.645 milioni (di cui € 1.893 milioni di raccolta relativa a fondi comuni e polizze assicurative, + 30%), in aumento di € 500 milioni, segnando una crescita del 23,3%. La positiva evoluzione di tali masse è dovuta al rafforzamento ed all’ulteriore specializzazione delle strutture dedicate alla gestione “qualificata” del risparmio, nonché alla trasversalità dell’offerta di prodotti e servizi, anche orientati alla “sostenibilità”. La Raccolta Complessiva ammonta pertanto ad € 7.479 milioni (+ 16%).
Gli Impieghi a clientela sono pari ad € 3.721 milioni, in aumento del 9%. Di questi, gli Impieghi a clientela in bonis sono pari ad € 3.620 milioni (+ 10,5%). Sono stati infatti erogati circa n. 5.400 finanziamenti per un importo complessivo di € 920 milioni, di cui oltre n. 2.400 garantiti dal Fondo di Garanzia per un totale finanziato di € 457 milioni. La Banca ha messo, inoltre, a disposizione nuove forme e servizi di finanziamento nonché, in particolare, linee di credito dedicate e funzionali a finanziare gli interventi edilizi agevolati (“Superbonus” ed “altri bonus fiscali”).
I Crediti deteriorati lordi (“Non performing loans” o “NPL”), in continuità con un’ormai consolidata attività di derisking, hanno subito un’ulteriore e sensibile riduzione nel corso dell’anno (- € 62 milioni), passando da € 261 milioni ad € 199 milioni. Il rapporto tra crediti deteriorati e totale crediti lordi (“NPL Ratio Lordo”) è pari al 5,2%, in sensibile riduzione dal 7,3% del 2020 (9,2% nel 2019). In miglioramento anche il tasso di copertura dei deteriorati, passato dal 46,5% al 49,4% a fine 2021. Il totale dei Crediti deteriorati netti infine è passato da € 139,7 milioni ad € 101 milioni, con un NPL Ratio Netto che si è in conseguenza ridotto dal 4,1% al 2,7%. Il positivo andamento di tali dati conferma pertanto il continuo miglioramento della qualità del credito della Banca.
Relativamente ai Coefficienti Patrimoniali di Vigilanza (c.d. phased in), gli stessi confermano la solidità patrimoniale dell’Istituto, rappresentata da un Common Equity Tier 1 Ratio (c.d. Cet 1) al 15,3% e da un Tier Total Ratio al 16,6%, largamente superiori rispetto a quelli richiesti dalla Vigilanza.
Il numero di coloro che detengono azioni della Banca – Soci ed Azionisti – al 31 Dicembre 2021 si attesta a quota 42.000. In sensibile crescita infine il numero dei Conti correnti aperti presso le nostre 70 filiali, che passano da n. 90.619 a n. 95.524 (+5,4%).
Il Margine d’interesse ha superato € 100 milioni, in aumento del 21% rispetto allo scorso esercizio, riflettendo l’efficacia delle politiche di impiego degli ultimi anni, nell’ambito di business sia tradizionali che innovativi.
Le Commissioni nette sono risultate anch’esse in crescita (+ € 6,4 milioni) raggiungendo € 45,4 milioni e segnando +16,3%, grazie in particolare al contributo delle commissioni relative alla distribuzione di servizi di terzi nonché al collocamento di titoli. Il Margine di intermediazione risulta pari ad € 178,7 milioni, in incremento del 17,2%, nonostante abbia scontato alcune componenti negative connesse alle ulteriori cessioni di crediti deteriorati. Hanno concorso infatti positivamente alla formazione del margine d’intermediazione, oltre alla descritta evoluzione del margine di interesse e delle commissioni nette, anche i risultati consuntivati dalla gestione del portafoglio titoli, che ha risentito del positivo andamento dei mercati nonché della cessione dell’interessenza detenuta in Cedacri (€ 8,1 milioni la plusvalenza lorda).
Le Rettifiche di valore su attività finanziarie, al netto delle riprese, ammontano ad € 22,1 milioni, in diminuzione rispetto agli € 28,2 milioni del 2020, anche per effetto dell’evoluzione del portafoglio crediti, concentrato sempre di più su tipologie di credito garantito, nonché per la diminuzione dello stock di deteriorati. Il Risultato netto della gestione finanziaria si attesta pertanto ad € 156,6 milioni (+ 26%).
I Costi operativi ammontano ad € 106,2 milioni (+18%) e, in generale, si può affermare come il relativo aumento sia da attribuire alla crescita dimensionale ed operativa della Banca (752 dipendenti, ex 689 del 2020), anche nell’ambito di un percorso di continua specializzazione su diverse tipologie di servizio, nonché per effetto di esigenze di compliance normativa.
L’Utile ante imposte ammonta a circa € 50 milioni (+ 48%), mentre l’Utile Netto si attesta ad € 39,2 milioni, con un importante aumento di quasi € 15 milioni rispetto al 2020.
L’Istituto prosegue il processo di efficientamento dei propri presidi territoriali nonché dei servizi specialistici dedicati, al fine di poter garantire un’offerta sempre più a 360°, cogliendo altresì le opportunità che derivano dai progressi dell’innovazione tecnologica e dai trend di mercato. Si citano a tale riguardo il rafforzamento del Private Banking, l’ulteriore strutturazione di settori specialistici, come il Settore Agricoltura ed il Settore Estero, nonché il “Desk Superbonus/Ecobonus”.
Anche per il corrente esercizio importante sarà l’impegno dell’Istituto in ambito Corporate Finance - in sinergia con la partecipata “Integrae Sim” - nonché nel Fintech, sulla base di una strategia di continua innovazione e modernizzazione del business. Anche in tale ambito sono infine sempre allo studio nuove operazioni di Finanza strutturata che permettono di confermare il ruolo attivo e dinamico dell’Istituto, in un mercato in cerca di strumenti di finanza c.d. “complementari”.
L’Assemblea, convocata anche in seduta straordinaria, ha inoltre approvato le modifiche degli articoli 4, 5, 6, 7, 10, 11, 14, 15, 16, 17, 18, 21, 22, 23, 24, 25, 27, 29, 30, 31, 32, 33, 35, 37, 38, 39, 41, 42, 43, 44 e 52 dello Statuto Sociale vigente, così come indicate nel Progetto di modifica dello Statuto deliberato dal Consiglio di Amministrazione in data 24 novembre 2021.
Nelle foto:
- Il presidente di Banca Valsabbina Renato Barbieri
- La sede dell'istituto bancario in città