Stretta di mano fra Dellai e Cavalli

Ci vorranno 76 milioni e 800 mila euro e c’è l’impegno di fare lo sforzo metà per ciascuno. Da una parte la Provincia autonoma di Trento con il presidente Lorenzo Dellai, dall’altra quella di Brescia con Alberto Cavalli.
L’obiettivo è quello di realizzare dieci chilometri di “variante” che permetteranno il veloce raggiungimento dell’Eridio e di togliere Nozza, Vestone e Lavenone dalla morsa del traffico, soprattutto pesante.
Le firme in calce all’accordo di programma sono state apposte ieri a Condino, nella sede del Bim del Chiese, alla presenza delle due delegazioni provinciali e di numerosi sindaci.

Si tratta di dieci chilometri, tutti in Variante, che rappresentano una tessera importante nel mosaico della viabilità valsabbina che ha trovato nella direttrice indicata dal Chiese il modo di favorire lo scambio fra le genti delle valli trentine e quelle della pianura bresciana.
Avviene così da secoli, fin da quando l’uomo ha potuto scegliere la via più comoda del fondovalle abbandonando quella certo più salubre e sicura, ma faticosa, dei passi in montagna.
Guai però ad immaginarci ancora con i buoi, i carri ed il fondo acciottolato, di strada da allora ne è stata fatta tanta: più vicino al nostro tempo c’è stato il tram che arrivava fino a Idro, poi il boom del trasporto su gomma lungo una 237 del Caffaro che pareva una strada fra le migliori.
Poi, con grandi numeri e grande spostamento di merci, lo sviluppo industriale.

Se ne sono accorti almeno quarant’anni fa i “padri della Valle” che era giunta l’ora di un nuovo cambio di marcia: serviva una nuova strada dai Tormini a Ponte Caffaro, capace di dare risposta al crescente bisogno di mobilità.
Da allora l’Anas è riuscita a realizzare le gallerie fra Villanuova e Pompegnino, i cinque chilometri fra Sabbio e Ponte Re di Barghe, entro la fine del 2009 i lavori dovrebbero essere conclusi anche sul “primo lotto” fra Vobarno e Sabbio... in quarant’anni.

Il patto siglato ieri fra i due presidenti di Provincia promette tempi assai più veloci: “Se l’Anas rispetterà le promesse di consegnare entro il 2009 la strada fino a Ponte Re, noi assicuriamo l’inizio dei lavori dal giorno dopo” è stato infatti ieri l’impegno di Cavalli.
L’accordo di programma prevede di dare il via alle ruspe entro il 2010 ed ha fissato il termine “presumibile” dei lavori per il 2014. Il presidente Cavalli ha voluto poi rimarcare “la portata storica dell’evento ed i benefici che ne deriveranno per le attività produttive della zona e per il turismo, soprattutto per il lago d’Idro”. “Un intervento a beneficio della montagna e della sua gente – ha aggiunto -, che garantirà anche maggior qualità della vita e maggior sicurezza alle popolazioni dei centri abitati grazie alla deviazione del traffico pesante”.
Il presidente Dellai ha sottolineato come questo accordo “permetterà una migliore mobilità alla Valle del Chiese, alle Valli Giudicarie e a tutta la zona del Trentino sud occidentale, garantendo un collegamento più efficiente con la grande viabilità della pianura”.

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