Più fondi per i Comuni di montagna

On. Molgora: “Dal Governo con la Finanziaria 3,6 mln di € all’anno per i comuni Bresciani confinanti con il Trentino-A.A.”
“La Finanziaria appena approvata porterà nelle casse dei Comuni bresciani confinanti con il Trentino circa 3,6 milioni di euro in più all’anno per i prossimi tre anni. Ad annunciarlo è il Sottosegretario all’Economia On. Daniele Molgora che spiega uno degli ultimi provvedimenti del Governo: “dedicato a ridurre il disagio di coloro che quotidianamente vivono le differenze tra chi il Federalismo in una certa misura già lo possiede ed esercita e chi invece per il momento questa fortuna non ce l’ha. I disagi per i comuni bresciani a ridosso del Trentino-Alto Adige sono evidenti e vanno colmati! Questo provvedimento rappresenta una integrazione fondamentale per molti comuni che, essendo spesso di ridotte dimensioni, si ritroveranno ora a veder praticamente raddoppiati i loro bilanci con la conseguente maggiore operatività”.

Il sottosegretario Molgora annuncia che: “la Finanziaria appena approvata porterà nei prossimi tre anni ai comuni di confine complessivamente ben 71 milioni di euro in più. Più precisamente: 22 milioni negli anni 2009 e 2010, mentre nel 2011 diverranno 27 i milioni. Questi fondi, se assommati ai 10 milioni all’anno già stanziati nella mia precedente esperienza di Governo con la Finanziaria 2006, totalizzano la cifra di 101 milioni di euro nel triennio. E quindi, anche se in proporzione, pure nel Bresciano c’è da dirsi soddisfatti!”.

Per i Comuni della provincia bresciana direttamente coinvolti significa “poter attuare – continua l’On. Molgora - politiche di sostegno per combattere l’abbandono del territorio e lo spopolamento a causa delle eccessive differenze tra aree confinanti. Sono convinto che con l’attuazione concreta del Federalismo per tutto il Paese, e grazie anche ad opportuni accorgimenti, la situazione migliorerà sensibilmente. Intanto credo che sia utile proporre in accordo con l’Ass.Comi.Conf., presieduta dal sindaco di Bagolino Marco Scalvini, una ripartizione affinché il forte incremento di fondi possa essere esteso anche ai comuni di seconda fascia che molto spesso vivono, quasi quanto i primi, il disagio di vicinanza con il Trentino. La mia, resta inteso, è una proposta sulla quale mi auguro sia possibile trovare ampia convergenza per poter predisporre il relativo decreto ministeriale”.

Se è vero che con questo provvedimento ci sono amministrazioni di montagna che avranno la possibilità di naggiorare i loro investimenti con l’obiettivo di fare in modo che i cittadini possano rimanere a presidiare il territorio, è vero anche che esistono Comuni di montagna che non hanno la fortuna di essere confinanti con le ricche Regioni a Statuto autonomo e che non sono nemmeno di “seconda fascia”. A questo proposito l’idea, anche questa già espressa dal sindaco bagosso Scalvini, di estendere il beneficio a tutti i Comuni che appartengono alle Comunità montane (magari favorendo i più piccoli e quelli effettivamente “in montagna”), potrebbe costituire una leva finanziaria ancora più efficace, ma soprattutto adeguata al fine che la norma si prefigge.

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Vedi anche