Il presidio «11 gennaio» si «sospende»

Il lago d’Idro dopo anni ha ricominciato a defluire naturalmente attraverso il suo emissario.
L’evento è stato adeguatamente «celebrato» domenica con la «Festa del deflusso minimo vitale» promossa dal Coordinamento delle Pro loco del lago d’Idro, che con il suo «Presidio 11 gennaio» ha dato un apporto significativo per sbrogliare una matassa alquanto intricata.

Una festa pacifica e sana, la festa della gente del posto che ha dimostrato grandissimo attaccamento nei confronti del suo lago. Quella piccola comunità fatta di persone genuine e fiere come la signora Angelina, 92 anni, la donna più anziana del presidio, o come il medico che ha aperto il suo ambulatorio per accogliere i manifestanti del presidio dopo l’ordinanza di sgombero dalla sala consiliare del Comune di Idro.

C’erano poi personalità di spicco del panorama politico che, intervenendo di persona, hanno portato a Idro un ulteriore importante aggiornamento sul caso Eridio. Sono infatti saliti sul palco davanti al municipio l’on. Camillo Piazza, segretario della Commissione Ambiente della Camera, e l’on. Marco Lion, presidente della Commissione Agricoltura della Camera, per informare che il ministro Pecoraro Scanio ha firmato il Decreto ministeriale che, pur non fissando una soglia, dichiara che d’ora in poi l’acqua dovrà uscire dal suo scolmo naturale.

La certezza d’un provvedimento ministeriale tesa ad assicurare il deflusso naturale è stata accolta con un applauso liberatorio da parte dei numerosi presenti. E proprio i deputati Piazza e Lion hanno aggiunto che l’acqua è un bene comune e che per questo è necessario un concreto e costruttivo chiarimento tra popolazione ed Amministrazione comunale ed inoltre un confronto pacifico con gli agricoltori perché non sono loro il «nemico», ma chi fino ad oggi ha gestito male la vicenda.

Ha preso poi la parola l’avvocato Franco Mellaia, soddisfatto ma conscio che, dopo questo traguardo, non dovrà comunque venir meno la determinazione delle comunità del lago. «Grazie a voi - ha dichiarato rivolto alla folla presente - il caso lago d’Idro è conosciuto ormai a livello nazionale ed un rivolo d’acqua ha superato finalmente le paratoie. Ma è stato recentemente approvato un finanziamento per la costruzione di una terza galleria, opera inutile che aggraverebbe nuovamente la situazione. Ci sono invece proposte fondate e scientificamente corrette che potrebbero essere realizzate con quel denaro».

Nell’occasione il portavoce del Coordinamento delle Pro loco Gianluca Bordiga ha infine sospeso il «Presidio 11 gennaio», ringraziando tutti quelli che hanno manifestato per 31 giorni di seguito per far rinascere il lago d’Idro.

Michele Avigo dal Giornale di Brescia

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