Fuori di casa ancora 280 persone

«La ricostruzione procede e i risultati sin qui raggiunti, più che positivi, sono stati apprezzati anche dalla direzione centrale del Dipartimento di Protezione civile». È soddisfatto il dirigente della sede territoriale della Regione, Silvio Lauro, che finalmente si appresta a traghettare i Comuni terremotati fuori dallo stato di emergenza.
I contributi vengono erogati a ritmi sempre più sostenuti e in molti, tra Garda e Valsabbia, si sono ormai lasciati alle spalle l’esperienza drammatica del terremoto. «Certo - dice Lauro - resta ancora molto da fare: ci sono ad esempio 280 persone fuori casa». Ma se vogliamo vedere il bicchiere mezzo pieno va ricordato che ben 1.922 dei 2.202 sfollati che si contavano nel dicembre del 2004 sono ormai rientrati nelle proprie abitazioni. Degli attuali 280 sfollati, 117 sono di Salò, 58 di Roè Volciano, 35 di Vobarno, 20 di Gardone Riviera, 12 di Villanuova e 10 di Gavardo.

Come di consueto, Lauro ieri ha fornito anche i dati (aggiornati al 31 gennaio scorso) sullo stato di avanzamento dell’erogazione dei contributi. Il totale dei fondi già distribuiti ammonta a 47 milioni e 378mila euro. Ecco, nel dettaglio, come sono stati spesi questi soldi. Il grosso della cifra, 28,3 milioni, è stato elargito ai privati per la ricostruzione delle abitazioni (1.630 edifici, 1.130 dei quali hanno già ottenuto il saldo dell’intero contributo concesso). E ancora: 7,7 milioni sono serviti a finanziare il recupero degli edifici pubblici; 2,5 milioni hanno contribuito al recupero degli immobili ecclesiastici; gli aiuti per l’autonoma sistemazione ammontano a 2 milioni; quelli per il ripristino dell’agibilità delle case a 1,2 milioni. Più di 4 milioni e mezzo di euro sono stati spesi nella prima emergenza.

Il conto delle spese si chiude con i 494mila euro rimborsati alle attività produttive e i 356mila di pagamenti vari.

(s. bott.) dal Giornale di Brescia

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