Chi proroga e chi no

Ici subito o Ici fra un po’?
Sull’opportunità o meno di prorogare i termini per il versamento dell’Imposta Comunale sugli Immobili, i Comuni valsabbini si sono divisi in gruppi trasversali, sia per colore politico sia per dimensione.
Curioso che a limitare la possibilità di rimandare il pagamento della tassa sembra sia stata l’eccessiva efficienza della macchina amministrativa, partita per tempo e difficile ormai da fermare. Come a dire: meglio sarebbe se fossimo stati in ritardo.

Ma vediamola nei dettagli questa “mappa” dei rinvii che si stende a macchia di leopardo. Lungo il Chiese è la società di Servizi Secoval che si sta occupando di gestire l'Ici per conto della gran parte delle Amministrazioni comunali, estendendo la sua influenza oltre i canonici confini della Comunità montana.
Delle municipalità di sua competenza sono undici quelle che hanno deciso per la proroga: Agnosine, Barghe, Capovalle, Paitone, Preseglie, Provaglio, Rezzato, Roè Volciano, Treviso Bresciano e Vestone fino al 16 luglio; Villanuova fino al 23 giugno.

Tutti gli altri invece no, la scadenza è rimasta lunedì 16 giugno. Nessun rinvio per Bagolino, Bione, Casto, Gavardo, Lavenone, Mazzano, Mura, Nuvolento, Nuvolera, Odolo, Vallio Terme e Vobarno, gestiti da Secoval. E neppure per Anfo, Idro, Pertica Alta e Pertica Bassa e per Sabbio Chiese, comuni che l’Ici hanno deciso di continuare a gestirla in proprio.
Per i cittadini che in questi Comuni posseggono beni immobili diversi dalla “prima casa”, dopo il decreto che ha stabilito l’esenzione, rimangono dunque solo poche ore per calcolare nuovamente tutto quanto.

Forte dunque il rischio di errori, dopo anni durante i quali i cittadini si erano per lo più abituati a versare quanto avevano pagato in precedenza.
Per questo ieri gli sportelli comunali ed il numero verde messo a disposizione da Secoval (800-141500) sono stati presi d’assalto da contribuenti che faticano a capire come comportarsi per evitare la scure delle multe nei prossimi mesi o anni.

In tutti i locali pubblici valsabbini, intanto, per offrire un primo orientamento, i Comuni hanno esposto un apposito avviso con gli estremi del Decreto che ha deciso per l’esenzione dell’Ici sulla prima casa “ad eccezione delle categorie catastali A1, A8 e A9”.
Sul manifesto si legge anche che l’esenzione si estende ai casi di “assimilazione (es. uso gratuito) dell’abitazione principale previsti dal regolamento comunale come: abitazioni di cooperative edilizie a proprietà indivisa adibita ad abitazione principale dei soci assegnatari; alloggi regolarmente assegnati agli ex Iacp ora Aler; abitazione posseduta a titolo di proprietà o usufrutto a cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato a condizione che non risulti locata; abitazione del coniuge legalmente separato o divorziato che non risulta assegnatario, a condizione che lo stesso non abbia in proprietà o diritto reale un’abitazione nello stesso comune”. C’è l’abrogazione della normativa relativa “all’applicazione dell’ulteriore detrazione dell’1,33 per mille prevista dalla Finanziaria 2008, pertanto nulla va indicato nello specifico campo del bollettino Ici 2008”.

E dire che tutto pareva così semplice.

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