depurazione, avanti tutta.

Proseguono a ritmo serrato i lavori di ultimazione della depurazione della media e alta Valle Sabbia. Un’azione determinata che viene portata avanti sul territorio a salvaguardia della salute delle acque e che prosegue imperterrita da almeno cinque anni con una cordata così composta: c’è la Comunità montana che ha assunto il ruolo di ente coordinatore per conto dei Comuni interessati, ci sono la Provincia e l’Ato (ambito territoriale ottimale) che hanno procurato o metteranno a disposizione gran parte dei fondi necessari e c’è la società di Servizi Valgas che sulla depurazione ha investito e che sta curando gli aspetti progettuali e la gestione dei lavori.

Un intervento che nel suo complesso, alla fine, sarà costato qualche cosa come circa 16 milioni di euro. La “rete” è stata in gran parte posizionata, con il depuratore di Sabbio Chiese che da tempo ormai lavora a pieno ritmo, filtrando i reflui che scendono da Sabbio Chiese, da Barghe, da Agnosine, Odolo e Preseglie, con una “linea” che si prevede possa presto essere completata e raccogliere gli scarichi della Conca d’Oro.

Sono infatti in avanzato stato di realizzazione i lavori per il collettore bionese ed è in dirittura d’arrivo il progetto esecutivo per la depurazione di Sant’Andrea di Agnosine. Nello stesso tempo si sta procedendo dall’altra parte, verso Nord, con i tubi che salgono verso il Savallese e che da Vestone scendono verso Barghe e quindi Sabbio Chiese (anche questi lavori dovrebbero essere conclusi entro l’estate). Qui per la verità manca ancora il finanziamento di quel tratto di collettore che permetterà di far confluire nel sistema la rete già esistente di Casto, ma ad ogni modo l’intervento sarebbe stato inserito fra le proiorità a livello provinciale.

Si prosegue risalendo anche verso l’Eridio, che si è dimostrato in questi ultimi anni assai bisognoso di “cure”. Qui la Comunità montana avrebbe finalmente “incassato” il parere favorevole della Provincia, relativamente ad una variante al Piano di Risanamento delle Acque che in questo modo ha maggiori possibilità di andare in porto. Il progetto iniziale prevedeva di posizionare il depuratore delle acque del lago poco più a valle del lago stesso, la variazione chiede invece di poter potenziare l’impianto di Sabbio Chiese e di covogliare tutto laggiù.

Al momento sarebbe già praticamente pronto il progetto preliminare di collettamento fra Anfo e Idro, parte di un complesso sistema di depurazione dell’Eridio per il quale l’Ato prevede di spendere 5 milioni di euro, mentre ancora non è chiaro come verrà finanziato il tratto fra il lago e Vestone. “Ci stiamo lavorando” ci ha detto Paolo Facchinetti, assessore comunitario al Territorio. “Una volta ultimato – ha aggiunto -, l’intero sistema di collettamento delle acque della media ed alta Valle Sabbia costituirà un’opera veramente imponente ed innovativa, ma soprattutto capace di portare a tutto il comparto vallivo quel livello d’eccellenza, in materia di tutela delle acque, auspicato da molto tempo”.

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