Quota 366,92, a soli otto centimetri da quella massima prevista dal Rid (Registro Italiano Dighe). Questo era il livello del pelo dell’acqua sul lago
366,92 ovvero vicinissimo alla quota massima, eppure l’acqua ancora non esce dallo sbocco naturale del lago dove ci sono le paratoie di regolazione: ne manca quasi mezzo metro e lì il lago non ci arriva mai fin dal 2003.
A stabilire l’obbligatorietà abbassare il lago da 369,25 a 367 è stato il Rid in due successive sequenze, nel 1993 e nel 2003, motivando la decisione con la pericolosità della paleofrana che insiste all’uscita del lago e con il mancato collaudo dello svaso di fondo conosciuto come “galleria degli agricoltori”.
Da quel momento, in particolare dal 2003 che è stato anche un anno particolarmente siccitoso, la situazione anche igienica del lago ha subito un repentino peggioramento: un po’ perché con quantità inferiori di acqua si è fatto più evidente l’accumulo di agenti inquinanti, causato come è successo un po’ ovunque soprattutto da anni di incuria ecologica, un po’ perché la mancanza di uno sbocco naturale ha di fatto impedito il regolare ricambio idrico.
Una situazione che sta causando la “sofferenza” di tutti coloro che in qualche modo sono interessati a sfruttare la risorsa idrica che si chiama Eridio.
Se le spiagge non sono balneabili o di acqua ce n’è poca, infatti, a rimetterci sono i rivieraschi e le attività ricettive sulle sponde del lago, ma manca acqua anche per le colture della Bassa e per le turbine delle centrali e centraline elettriche che girano lungo l’asta del Chiese.
Così, almeno per una volta, sono tutti d’accordo e tutti affermano che “è necessario e prioritario alzare il livello del lago”.
Come? Interessanti, a questo proprosito, sono di sicuro i risultati di uno studio effettuato dal dott. Natale per conto del Consorzio di Bonifica di Secondo Grado (lo stesso che ci ha fornito i dati sui livelli del lago dal 2000 ad oggi).
Studi che dimostrerebbero che è possibile alzare il lago di un buon metro senza rischiare nulla a causa della palofana, nemmeno se si tiene conto di avvenimenti meterologici che non si ripetono da secoli. Il documento tecnico è stato trasmesso al Rid e c’è trepidante attesa per l’eventuale risposta positiva dell’ente di controllo.
Ecco il motivo per cui il livello di questi giorni è prossimo a quello massimo che di solito viene raggiunto alla fine di maggio, non senza alcune incognite. “E’ una situazione per nulla semplice quella che ci troviamo a gestire in questi giorni. In pratica ci troviamo a navigare a vista” ci dicono infatti dal Consorzio di Bonifica, dove giorno per giorno attendono con le “saracinesche” in mano.
“A questo punto confidiamo che il Rid ci permetta di alzare il lago, ma se la decisione arriva troppo tardi rischiamo di non riuscire più in tempo a riempirlo – aggiungono -, se dovesse nel frattempo piovere speriamo non accada con troppa intensità, non vorremmo essere obbligati a rilasciare acqua che sarebbe invece assai utile d’estate”.
Non sembra insomma esserci tregua nella vicenda infinita dei livelli del lago valsabbino, lago alpino che suo malgrado è stato declassato a bacino artificiale quasi un secolo fa.
Alla concessione settantennale che permetteva un’escursione di ben sette metri hanno fatto seguito anni di sperimentazione con un dislivello massimo di 3 metri e 25, che è quello previsto ancora oggi, mentre c’è chi dice che è suficiente un metro.
Tocca alla Regione Lombardia di decidere quale sarà l’ente gestore del lago e con quale regola, ma ancora nessuno si è espresso.
Non è escluso, come abbiamo riportato più volte sul nostro giornale, che alla fine ogni decisione verrà presa a livello ministeriale.
Eridio, Bordiga: «Serve una gestione oculata» Dopo il raggiungimento, e superamento, della quota massima di regolazione, il livello del lago è in 20 giorni diminuito di un metro e 20 centimetri
Un metro e mezzo in più? Giudizio negativo Dove sta scritto che il Registro Italiano Dighe sia competente sul lago d’Idro quando da almeno 15 anni il sistema di paratoie non pi nemmeno lambito dalle acque del lago? A questa domanda nessuno ha ancora dato risposta'.
Terza galleria: non c'è pace per il lago O si fa la terza galleria o i livelli del lago potrebbero scendere drasticamente. sembrato quasi un ultimatum, agli amministratori valsabbini, la presa di posizione dell’ingegner Maugliani, del Registro italiano dighe.
Un metro e mezzo in più, da primavera Un metro e mezzo in pi di lago, a partire dalla prossima primavera, quando sar possibile superare parte dei vincoli del Registro Italiano Dighe (Rid) fissati per problemi legati alla sicurezza.
Piove in montagna il lago ci guadagna Mai come quest'anno regge alla massima quota il livello dell'acqua dell'Eridio. Ne beneficiano il paesaggio, la natura ed il turismo.
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