Rallenta la mortalità di imprese causata dalla crisi

Il primo trimestre del 2010 si è chiuso all'insegna di un'inversione di tendenza positiva per il sistema imprenditoriale bresciano, nonostante l'incertezza delle prospettive che ha continuato a gravare sull'economia nazionale ed internazionale. Tra gennaio e marzo, le nuove iscrizioni al Registro delle Imprese gestito dalla Camera di Commercio sono state pari a 2.837 unità (+ 3,9% rispetto allo stesso periodo del 2009), mentre le cessazioni sono state pari a 2.918 unità (in calo di circa 300 unità rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente). Pertanto, il saldo tra imprese nate e morte risulta ancora negativo (-81 unità), ma molto più contenuto rispetto ai saldi passivi del primo trimestre degli ultimi due anni (- 434 unità nel 2008 e - 483 unità nel 2009). Considerando che il primo trimestre dell'anno chiude tradizionalmente con un bilancio molto basso o addirittura negativo (dovuto al ritardo nella contabilizzazione di cessazioni decise dalle aziende in prossimità della fine dell'anno precedente), il risultato del 2010 mostra un'inversione di tendenza che fa ben sperare in una nuova fase di dinamicità delle imprese per il superamento della crisi.

Questo, in sintesi, il quadro che emerge dai dati sulla nati-mortalità delle imprese recentemente diffusi da InfoCamere ed elaborati, per la provincia di Brescia, dal Centro Studi AIB.

Le dinamiche settoriali
I settori economici che hanno registrato un saldo positivo tra nuove iscrizioni e cessazioni di attività sono: “altre attività di servizi” (+ 11), “noleggio, agenzie di viaggio, servizi alle imprese” (+ 10), “attività professionali, scientifiche e tecniche” (+ 7), “attività artistiche, sportive, di intrattenimento” (+ 4), “fornitura di energia elettrica, gas” (+ 4).

Gli altri settori presentano saldi nulli o negativi, con valori più consistenti nelle “attività manifatturiere” (- 157), nel “commercio all'ingrosso e al dettaglio” (- 148) e nelle “costruzioni” (- 126).

Raffronto per forma giuridica
L'inversione di tendenza ha riguardato, in termini assoluti, le società di capitale e le società di persone. Il saldo positivo delle prime è pari a 153 unità, quello delle seconde a 23 unità. Il saldo positivo delle società compensa, in parte, quello negativo delle ditte individuali (- 262 unità), che continuano più di ogni altra forma giuridica a risentire della crisi.

Per effetto del risultato del primo trimestre di quest'anno, l'incidenza delle società di capitale sale al 23,9 per cento rispetto al 23,4 per cento del primo trimestre del 2009. Si riduce invece il peso delle società di persone (dal 22,5% dello scorso anno all'attuale 22,2%) e quello delle imprese individuali, che scende dal 51,7 al 51,6 per cento.

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