Programmi per la Lombardia, ecco le proposte

 

Programmi elettorali, sulla “quantità” vince sicuramente Roberto Formigoni. Il candidato per Pdl e Lega Nord, nonché presidente in carica della Regione Lombardia, propone infatti seicento punti, contro i dieci di Filippo Penati (Pd, Idv, Sinistra Ecologia Libertà e Verdi), gli otto di Claudio Vito Crimi (Movimento 5 stelle), i cinque di Savino Pezzotta (Udc) e i quattro di Vittorio Agnoletto (Federazione della sinistra).

Il “rinascimento” di Formigoni – Il presidente uscente le presenta le proposte contenute in un programma di 135 pagine come «seicento iniziative concrete che verranno realizzate nei prossimi cinque anni». In quello che Formigoni definisce il “nuovo Rinascimento lombardo” ci sono idee sulla sanità, le infrastrutture, la scuola, lo sport, il lavoro e l’ambiente.

Un progetto nato dallo studio delle 35 regioni più evolute del mondo che propone fra le altre cose la Città della Salute che sorgerà a Milano unendo in una stessa area il Sacco, il Besta e l’Istituto dei tumori e due nuovi ospedali per bambini, uno a Milano e uno a Varese.

L’”alternativa” di Penati – Dieci punti per rappresentare l’”alternativa lombarda”.

Parte con un’analisi della società lombarda e con una dura critica al “formigonismo” la proposta di Penati. «Negli ultimi anni il modello di società lombarda capace di coniugare tradizione e apertura è stato messo fortemente in discussione dal prevalere delle angustie culturali della Lega Nord e dal condizionamento sempre più pesante di gruppi economici e di potere locali».

Segue la ricetta della coalizione: famiglia al primo posto, poi lavoro, ricerca e formazione, imprese e green economy, cultura, territorio e mobilità “verde”, burocrazia meno complessa e più trasparente, integrazione per gli immigrati, casa e internet con la “banda larga” per tutti.

La prima promessa in caso di elezioni? «Se sarò presidente della Regione istituirò un sussidio unico di disoccupazione di 700 euro mensili per un anno per tutti i lavoratori precari che perdono il lavoro e sono privi dei tradizionali ammortizzatori sociali».

Il programma 2.0 di Crimi – Parte con una lunga riflessione sul rapporto fra cittadino e stato la proposta di Vito Crimi, candidato per il movimento “capitanato” da Beppe Grillo. «Le proposte scaturiscono spontaneamente da un'intima convinzione civile e democratica e vogliono attenersi al pieno rispetto dei principi costituzionali di leale collaborazione e sussidiarietà tra lo Stato, gli Enti locali e i Cittadini». Seguono poi sei punti più “tradizionali” dedicati a energia e ambiente, salute, economia, istruzione a trasporti. Chiude il programma una voce “fuori dal coro”, ovvero l’informazione. «L’informazione è uno dei fondamenti della democrazia e della sopravvivenza individuale. Se il controllo dell’informazione è concentrato in pochi attori, inevitabilmente si manifestano derive antidemocratiche. Il cittadino non informato o disinformato non può decidere, non può scegliere. Assume un ruolo di consumatore e di elettore passivo, escluso dalle scelte che lo riguardano».

La “solidarietà” di Pezzotta – Inizia con una citazione di Don Sturzo il programma dell’Udc e di Pezzotta.

Cinque punti che, come per gli altri candidati, richiamano ai temi fondamentali di questa campagna elettorale: lavoro, impresa, pubblica amministrazione e formazione; famiglia e contrasto alla povertà; cittadinanza e sicurezza; infrastrutture, ambiente e territorio; una sanità al servizio del malato.

Motto della proposta politica: “per una Lombardia solidale che cresce e s’innova”.

Agnoletto, “fuori dal coro” – Sintetico e diretto, il programma di Agnoletto per la federazione composta da PRC, PdCI, Socialismo 2000, Lavoro-solidarietà. «Vogliamo costruire una opposizione vera, coerente ed efficace contro Formigoni, insieme a tutte e tutti coloro che si considerano “fuori dal coro”».

Se lavoro, scuola pubblica da salvare e la salute non come une merce rappresentano la parte principale della proposta politica, l’ultimo punto va invece a toccare una serie di argomenti raggruppati sotto la voce “Difendere e valorizzare i beni comuni”.

L’acqua, l’aria, il suolo, l’energia e un’altra idea di consumo sobrio e senza sprechi.

 

Fonte Lombardianews.it

 

Aggiungi commento:

Titolo o firma:

Commento: (*)

Username/Email:

Password: