Sul Garda arriva l’imposta di soggiorno

“L’imposta di soggiorno è uno strumento utile e necessario per migliorare la qualità e la riqualificazione dell’offerta turistica dell’intero lago di Garda. Sarà utilizzata nel pieno rispetto delle finalità che sono state condivise da oltre una trentina di sindaci, e non sarà un onere penalizzante per i milioni di turisti che, ogni anno, arrivano sul Benàco”. A dirlo è il sindaco di Torri del Benàco e vice presidente della Comunità del Garda, Giorgio Passionelli, coordinatore dei primi cittadini delle sponde veronese e bresciana per l’avvio della imposta di soggiorno in una trentina di Comuni.
Proprio per discutere e migliorare le modalità di una adeguata e agile applicazione di questo strumento, previsto dall’articolo 4 del Decreto Legislativo n. 23 del 14 marzo 2011, è stato fissato un incontro per lunedì alle ore 15.30 a Gardone Riviera, nella sede della Comunità del Garda, con le rappresentanze degli operatori turistici.

Da alcuni mesi Passionelli è stato impegnato in una fitta serie di incontri che hanno portato poi alla scelta, “per certi versi obbligata dalla diminuzione dei trasferimenti statali, visto che si parla di introdurre una nuova tassa”, come Passionelli specifica, di fare partire l’imposta sul turismo a partire dal 1 aprile 2012.
I Comuni inclusi negli elenchi regionali delle località turistiche hanno la possibilità di istituire un’imposta di soggiorno a carico di coloro che alloggiano nelle strutture ricettive del loro territorio.
I sindaci dei comuni gardesani intendono avvalersi di tale opportunità introdotta dal federalismo municipale esclusivamente per il “miglioramento della accoglienza turistica, la riqualificazione delle strutture e le manifestazioni, ma anche il finanziamento di capitoli quali sicurezza, manutenzioni e recupero di beni e servizi pubblici locali”, come previsto negli articoli del Regolamento sottoscritto dai sindaci.
“È un risultato straordinario che tutti abbiano firmato un regolamento unico e un atto con cui si istituisce l’imposta di soggiorno applicata in modo uniforme: bisogna evitare che ciascun Comune vada per conto proprio. Una “imposta” davvero “federalista” perché dà gettito ai territori se sarà così applicata”, ha aggiunto il sindaco di Bardolino, Ivan De Beni, sempre a fianco di Passionelli durante le riunioni per mettere a punto la imposta di soggiorno.

Le prime stime del gettito della tassa di soggiorno quantificano in “circa 10 milioni di euro gli introiti, suddivisi in base alle strutture recettive di ciascun comune”. Il ventaglio di pagamento finora previsto e che i sindaci proporranno lunedì pomeriggio a Gardone ai rappresentanti delle categorie di albergatori, campeggiatori e altri, va da 0,5 a 2 euro per ciascun giorno di presenza.

La applicazione avverrebbe a seconda del numero di stelle della struttura in cui i turisti alloggeranno. L’imposta dovrebbe entrare in vigore dal 1 aprile al 31 ottobre di ogni anno. Per essere più precisi, i residence, i campeggi, i bed and breakfast, foresterie e simili, ad esempio, costerebbero ai turisti mezzo euro in più per notte come gli hotel a 1 e a 2 stelle, 1 euro i 3 e 4 stelle e, infine, 2 euro a notte gli alberghi a 5 stelle. Secondo quanto previsto dal Regolamento restano esonerate alcune categorie di persone tra cui i ragazzi fino a 13 anni di età, le persone che arrivano sul Garda per cure sanitarie, gli addetti delle Forze dell’Ordine ed altre ancora.

“Una simulazione della applicazione della nuova imposta”, ha concluso il coordinatore Passionelli, “prevede che una famiglia con due ragazzini con meno di 13 anni, se alloggiasse in un hotel a 4 stelle, sarebbe soggetta ad una imposta di 14 € per una settimana. Imposta che si riduce ad appena 7 € se l’hotel fosse a 2 stelle, per i campeggi, bed and breakfast e simili. Mi pare un onore irrisorio per chi viene in vacanza e invece una risorsa importante da gestire per i Comuni. Comunque, lunedì i Sindaci si aspettano osservazioni alla bozza di regolamento inviata ai rappresentanti delle categorie, che verranno ascoltati e le loro istanze verranno visionate con attenzione e senso di responsabilità tenendo sempre aperta la porta del dialogo”.

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