La Coldiretti interviente sul ruolo dell'Aipol

La coltivazione dell’olivo nell’area bresciana affonda le proprie radici in epoche antiche. Pur non rappresentando, attualmente, una produzione particolarmente consistente, ricopre un ruolo importante e significativo, anche e soprattutto per il carattere culturale e ambientale che essa rappresenta. Non a caso, negli ultimi anni si è assistito ad un interessante rilancio, tanto che l’olio bresciano si propone in modo qualificato all’attenzione dei consumatori più attenti, e la coltivazione dell’olivo per molte imprese agricole ha assunto anche una valenza economica.

In merito a questo tema, è intervenuto il presidente di Coldiretti Brescia, Ettore Prandini, che ha dichiarato: «È innegabile e riconosciuto come il livello quantitativo e qualitativo raggiunto in questi anni dal settore (la superficie regionale lombarda investita ad oliveto oggi è pari a circa 4.000 ettari, con circa 600.000 piante, delle quali quasi 500.000 nella sola provincia di Brescia) sia un merito che va diviso tra le oltre 2.300 aziende operanti e l’AIPOL, l’Associazione Interprovinciale Produttori Olivicoli Lombardi che da quasi 25 anni opera sul territorio lombardo.

È altrettanto innegabile – ha proseguito Prandini - come la recente riforma della Politica Agricola Comunitaria nel settore dell’olio (PAC olio), che ha portato le domande di contribuzione all’interno del pagamento unico aziendale e, pertanto, non più di competenza dell’Associazione, abbia tolto alla stessa una importante risorsa.
Per questo, per garantire futuro all’attività di AIPOL – continua Prandini – abbiamo aperto un tavolo di confronto con l’Assessorato Provinciale all’Agricoltura, per individuare una forma di collaborazione per rilanciare l’attività da sempre apprezzata dai soci, in particolare per quanto riguarda l’assistenza tecnica, la sperimentazione sul campo sulla caratterizzazione e selezione delle varietà locali, la valorizzazione e la promozione dell’olio d’oliva prodotto dai soci.

Resta confermata pertanto – conclude il Presidente Prandini – la totale disponibilità di Coldiretti Brescia a sostenere in ogni modo un’esperienza così importante come AIPOL, che ha saputo in questi anni rispondere alle esigenze delle imprese e alla valorizzazione di un prodotto come il nostro olio di cui il nostro territorio non può fare a meno».

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