Tanta partecipazione per Avelino

«Dopo quattordici anni è emozionante tornare qui a San Gallo per il ricordo di Avelino. La malattia l’ha portato via, ma non ha portato via la sua opera, né le sue poesie».

Con queste parole Luca Fiocchi, presidente della Federazione Campanari Bergamaschi (FCB), ha dato avvio al ricordo di Avelino Busi, il campanaro di San Gallo di Botticino che aveva aderito all’associazione nel suo percorso avanzato di divulgatore dell’arte campanaria; quanto ai rapporti personali, l’amicizia avrebbe travalicato ogni formalità e considerazione tecnica, perché questo legame nasce e vive sul rispetto, la fiducia, l’affetto, e la giornata dedicata al campanaro-poeta ha testimoniato quanto quel rapporto di stima e amicizia sia stato radicato non solo tra i colleghi campanari, ma anche tra la gente che ne ha riconosciuto i valori e l’umanità.

È stata partecipata e intensa la giornata campanaria pensata dalla Federazione Campanari Bergamaschi per ricordare Avelino Busi, inserendola nella più vasta organizzazione di concerti campanari previsti per Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023, in collaborazione con la Fondazione Civiltà Bresciana.

Iniziata sul campanile della Chiesa di San Bartolomeo con un concerto di allegrezza suonato alla tastiera dai campanari bergamaschi, la mattinata ha avuto come momento significativo la S. Messa domenicale celebrata dal parroco don Dario Pedretti, anche per l’occasione delle prime Comunioni dei bambini di San Gallo; nel corso e al termine della funzione i campanari bresciani di San Gallo e Botticino hanno suonato a festa le campane dalla base del campanile, ben esperti i più anziani e ben istruiti i più giovani dagli insegnamenti del M° Avelino; il momento liturgico si è concluso ancora con suonate d’allegrezza interpretate dai campanari bergamaschi, preparatissimi in materia, compresi i più giovani; e proprio i giovani, educati anche musicalmente nella scuola campanaria della federazione, hanno dato voce con entusiasmo all’organo della chiesa, alternando la squillante voce delle campane alla profonda, celestiale musica dell’organo.

Il pranzo sociale che ha fatto seguito presso l’oratorio, ha visto una grande partecipazione di parenti, amici, colleghi, e popolazione del paese, situazione che “ ad Avelino sarebbe piaciuta molto, sia per la compagnia che per il momento di elevazione vissuto durante la funzione”, come ha ribadito il parroco, ringraziando gli intervenuti e ringraziando le signore che si sono prestate a cucinare (benissimo) per tanti commensali.

Nel pomeriggio si è tenuto in chiesa un concerto di campanine, suonate dagli esperti campanari e dagli allievi della Scuola Campanaria della Federazione Campanari Bergamaschi per la delizia del numeroso pubblico, che ha seguito con molta curiosità e attenzione l’insolita esibizione.

Le campanine sono risuonatori di vetro o metallo usati tradizionalmente dai campanari per esercitarsi alle suonate alla tastiera, ma divenute ormai un vero strumento da concerto oggi molto apprezzato. Alle origini sostituto povero dei sofisticati carillon formati anche da 40 e più campane, le campanine sono state riscoperte e portate alla conoscenza e all’uso di campanari ed estimatori da ricercatori di tradizioni e di musica, tra cui i nostri campanari bergamaschi; la tradizione delle campanine è popolare, i brani erano trasmessi oralmente e costituivano un grande repertorio di cui oggi, grazie a trascrizioni e registrazioni audio effettuate da studiosi e ricercatori, ne sono stati salvati oltre 400; tra i brani proposti, provenienti dalle valli e da zone diverse del Bergamasco, il programma ha previsto anche il “Valzerù” di Gandino, brano per dieci campane che è entrato a far parte del patrimonio culturale immateriale delle Regioni Alpine della Lombardia).
Nel corso del concerto, i brani suonati sono stati intervallati da letture di poesie di Avelino Busi, oltre che M° Campanaro anche poeta dialettale di prestigio; la lettura delle poesie è stata affidata a Giacomo Luzzardi, attore e regista di Botticino, che ha interpretato con misura e calda espressività lo spirito poetico che ha animato tutta l’opera di Avelino, in tutte le rappresentazioni realistiche, drammatiche, sentimentali, umoristiche, religiose, naturalistiche della sua produzione poetica, una acuta narrazione esaltata da un dialetto ruvido e discreto, francamente bresciano.

Un bel ricordo di Avelino Busi, Velo per gli amici, e dell’insegnamento che ci ha lasciato. Grazie a chi ha pensato di onorarne la memoria.

(Poesie di Avelino Busi in “Biöscaröle e scapösade”, Gam editrice, Rudiano, 2018)



Nelle foto di Luciano Saia: Foto di gruppo dei campanari bergamaschi con il M° Massimo Ziliani e l'accompagnatore Tiziano, il parroco don Dario e il diacono Pietro di San Gallo, il M° Campanaro Nino di Gargnano - Il parroco don Dario (al microfono) - Il Presidente della Federazione Campanari Bergamaschi Luca Fiocchi (alla chitarra) - Giacomo Luzzardi lettore delle poesie di Avelino Busi - Concerto di campanine: Paolo, violino; Emanuele, Luca, Sebastian, Demetrio, Beppe alle campanine; Manuel, fisarmonica; Luca Fiocchi, chitarra - (San Gallo, Botticino - 15/10/ 2023)

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