Decreto flussi, Acli: “No al click day”

È una procedura che sta prendendo sempre più piede per presentare le domande alla pubblica amministrazione. È il “Click day”, ovvero un giorno (o per meglio dire una finestra di ore della giornata) nella quale i cittadini presentano per via telematica una domanda a un ente statale. In questo caso il “Click day” al quale non aderirà per protesta il patronato dell’Acli è quello del 31 gennaio con il quale i cittadini extracomunitari possono richiedere il permesso di soggiorno.

«Tutti gli invii, compresi quelli generati con l’assistenza delle associazioni e dei patronati, verranno gestiti in maniera singola, domanda per domanda con la stessa modalità utilizzata nel 2007 - ha detto la direttrice provinciale del settore Patronato Acli , Rita Tagassini -. Di conseguenza anche quest’anno le domande inviate saranno oggettivamente svantaggiate rispetto a quelle inviate singolarmente dai privati». Questo visto che il sistema di accoglimento delle domande si basa sul criterio cronologico della ricezione.

L’Acli garantirà comunque la consulenza gratuita per gli immigrati che intendono presentare la domanda. «Abbiamo deciso di offrire assistenza sui requisiti previsti e le modalità di presentazione, ma di non gestire informaticamente le domande e di invitare i datori di lavoro a procedere direttamente».

Sul Click day ha preso posizione anche Fabrizio Bevignati, vicepresidente nazionale delegato al Patronato: «Queste complicazioni - ha detto Benvignati - vanno purtroppo ad aggiungersi alle anomalie tante volte denunciate di questo sistema di incontro tra domanda e offerta di lavoro di personale non comunitario che andrebbe profondamente rivisto. Sappiamo che almeno la metà dei lavoratori richiesti, formalmente residenti all’estero, sono in realtà presenti in Italia in modo irregolare. Sarebbe più utile ed efficace l’introduzione di un permesso di soggiorno per ricerca di lavoro che duri almeno sei mesi. O almeno consentire una prenotazione degli ingressi regolari in Italia anche attraverso le strutture dei Patronati che già lavorano nei Paesi di immigrazione verso l’Italia».

Le procedure del “Click day” risultano essere sempre più delle “lotterie”: chi arriva primo ottiene il beneficio. Una procedura fortemente contestata per le domande di contributi all’Inail da parte di Aib e Confrartigianato di Brescia a causa del guasto al sistema informatico della sede di Brescia dell’Inail.
Va bene la richiesta per via telematica, ma il criterio per scegliere i beneficiari non può essere quello di chi arriva prima.

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