13 Novembre 2012, 10.07
Idro Bagolino Anfo Lavenone Valsabbia
Punti di Vista

Gli incontri di Roma sul lago

di Aldo Vaglia

Potrebbe anche non essere una notizia che cittadini associazioni e amministratori vanno a Roma per proporre a istanze superiori quesiti che riguardano il locale e hanno dimensioni più ampie...


...Assume però valore il fatto di essere stati ricevuti e ascoltati, perché su questo si fonda una democrazia partecipativa. 
Se c’è da applaudire il metodo (per altro poco praticato nelle assemblee locali), molte riserve riguardano invece il merito.

È positivo che su questioni vitali per il lago e in genere per tutto ciò che riguarda il bene pubblico ci sia una forte mobilitazione.
Tutti i movimenti portatori di novità sono da sostenere e aiutare, non posso però tacere le mie critiche che partono da dati di fatto e da esperienza personale.
 
Alla fine degli anni sessanta la SLI ha commissionato al politecnico di Milano uno studio sulla frana e un intervento di manutenzione da effettuarsi nella galleria degli agricoltori.
Le campionature i carotaggi e la successiva palificazione, affidate a mio padre, vennero eseguite. Le opere di impermeabilizzazione di gunitaggio e le iniezioni di cemento previste nella galleria non furono mai commissionate. (Può essere che siano state affidate ad altra impresa).
 
Anche se più volte vengo accusato di non essere esperto e di trattare non da cattedratico l’argomento, ciò che io racconto si basa su elementi reali e sperimentati, quello di altri, di ben più considerata scientificità, su impressioni e teorie.
Per conoscere queste cose i geologi di una volta dicevano che bisogna mettere le mani nel fango, forse gli scienziati di oggi pensano che si possa fare anche guardando le stelle.

Dalla documentazione, allegata ai progetti per le opere, si ricava che ricerche sulla frana sono continuate e sono ancora in atto, ciò che viene più volte affermato dai movimenti è però scientificamente inesatto.
Sia sulla galleria degli agricoltori che sulla conformazione stratigrafica di Ruine l’interpretazione che viene data è sbagliata.
Se è vero che gli “Amici della terra“ sono ciò che dichiarano: “da oltre 25 anni amici della terra sono impegnati, anche con il preciso intento di contribuire all’elaborazione di una politica ambientale di riforma concreta e praticabile in materia ambientale distinguendosi per il rigore scientifico delle proprie analisi e per il carattere innovativo delle proprie iniziative…†non possono scegliere pregiudizialmente le tesi che più fanno comodo e trattare le altre come interferenze fastidiose.

Dai sondaggi e dai pali trivellati si ricava che le paratoie e i muri di contenimento nella sinistra del fiume, non poggiano sulla roccia che si trova sette metri sotto, sono pertanto appoggiati sopra la frana che il nome stesso “paleo frana†definisce uno smottamento avvenuto in tempi geologici passati.
L’essere appoggiati con le strutture sopra una frana rende ancora più pericoloso andare a rimestargli dentro e dovrebbe partire da lì il divieto di scavare. Questo il motivo che mi ha sempre visto contrario ad abbassare il livello al disotto dell’attuale.
Per quanto riguarda l’altezza delle acque non capisco quale controindicazione ci possa essere, una volta messo il lago in sicurezza, a lavorare perché la media e la massima non vengano alzate almeno di un metro.

E veniamo alla galleria: i non interventi di manutenzione hanno messo fuori uso un manufatto architettonico di pregio, la galleria costruita a conci e progettata per essere impermeabile ha perso col tempo le sue caratteristiche sia di impermeabilità che di sostegno per il materiale sovrastante, gli interventi di manutenzione ritardati hanno messo fuori uso la struttura rendendo irreversibile il danno.
Le tecniche moderne di costruzione l’uso del cemento armato e dell’acciaio risolvono i problemi tecnici, il passare in terreni sciolti o in roccia friabile non crea più alcuna difficoltà e garantisce una stabilità nel tempo con manutenzioni molto meno costose e più semplici.

Se l’interesse è realmente la messa in sicurezza e la costanza dei livelli, credo che tutto ciò si possa ottenere senza strumentalizzare i dati e senza far ricorso alla precarietà dello stato di fatto. 
Non giova a nessuno, è solo  irresponsabilità, tenere le popolazioni al disotto del lago in una perenne situazione di pericolo.
 
Per quanto riguarda l’uso economico della risorsa idrica la soluzione non può trovarsi con la scienza e con la tecnica, ma riguarda solo la politica.
Optare per progetti che si credono i più accettabili e convenienti è agire per particolarismi e contro il futuro.
Il recente referendum sull’acqua,, come le varie leggi sulla partecipazione pongono i locali in condizioni di contare e trattare, il confondere i piani non aiuta a capire e nemmeno a far valere le giuste ragioni.

 


Commenti:
ID24915 - 13/11/2012 18:36:20 - (Elena Bini) - Sig. Vaglia,

quanto lei scrive trova i movimenti locali pienamente concordi: la paleofrana non va scavata al piede; la galleria degli agricoltori e danneggiata; avere opere di sicurezza e fondamentale; l uso dell acqua e un problema politico; il confondere i piani non aiuta. Ok, siamo in piena totale sintonia. Non comprendo invece a quali dati "strumentalizzati" e "mal interpretati" si riferisca. PRECISO poi che "i piani" non li abbiamo certo confusi noi: ricordera bene che queste opere hanno una duplice funzione: "garantire la messa in sicurezza idraulica del lago d Idro E garantire la possibile gestione dei livelli a 3,25 m". Il secondo obiettivo e politico. NON di sicurezza. E SOLO il secondo comporta il pericoloso scavo sotto la paleofrana, il primo NO, anzi ne farebbe ben senza! Chi ha "confuso i piani" e solo chi ha firmato l AdP 2008, SOLO per questo fatto da noi subito contestato. Spero di essermi spiegata, perche non mi ritrovo affatto in quanto lei ci addebita.

ID24923 - 13/11/2012 22:19:03 - (Aldo Vaglia) - Sig.ra Bini

E' positivo che sull'analisi non ci siano grandi differenze. Se la paleofrana e' "il can che dorme" e' meglio non stuzzicarla.Come si puo' regolare allora quel metro e trenta che e' la miglir escursione per voi (non per me che preferirei 2,50), senza nuove paratoie che operino al di fuori della frana? E come si potrebbe garantire la sicurezza senza abbassare il lago in caso di percezione di pericolo? Se la regola che si chiede e' uno scambio credo ci possa essere trattativa, se al contrario si chiede regola e si dice No a paratoie e galleria, non resta che il braccio di ferro e la vittoria da che parte essa sia sara' una vittoria di Pirro.

ID24924 - 13/11/2012 22:19:51 - (ric) -

Mi scusi signora Bini , una delucidazione TECNICA,ma la galleria verrebbe fatta molto lontano dalla paleofrana, quindi perchè lo scavo sarebbe pericoloso per la paleofrana?Un altra delucidazione POLITICA,come mai Nabaffa scrive oggi sul giornale di Brescia che si può parlare delle opere in quanto riguardano la sicurezza ora che non c'è più un assessore che si intromette ( ho usato parole mie, ma il senso era questo)...COMPLIMENTI A vAGLIA PER LA CHIAREZA DELL'ARTICOLO SCRITTO CON PAROLE SEMPLICI E COMPRENSIBILE ANCHE PER ME!!!!!

ID24927 - 13/11/2012 23:31:44 - (amilcare59) - per Vaglia e Riccardo

sono sempre in sintonia con lei sig. Vaglia. Anch'io penso che l'escursione ottimale sia intorno ai due metri e mezzo. Una quota superiore all'attuale massima (368,50) migliorerebbe la condizione di eutrofizzazione e consentirebbe una sorta di riserva per ovviare ai momenti di criticita' (vedi agosto scorso). Un abbassamento dell'attuale quota minima (367,20) potrebbe servire in casi di pericolo imminente ovvero di crisi idrica conclamata. Quello che va chiarito e' il fatto che i movimenti locali non si battono per la quota di 1,30 di escursione, ma questa quota e' la conseguenza del NO a prescindere che sottintende l'immobilismo per i quali si battono queste associazioni. Ora questa escursione e' l'unica plausibile, perche' andare oltre non si puo', infatti R.I.D. ha messo il veto per la sicurezza, scendere sotto il DMV e' delitto di lesa maesta' anche se il DMV puo' essere garantito a valle dell'incile in presenza di dichiarazione di crisi idrica da parte della Regione (segue)

ID24929 - 13/11/2012 23:52:55 - (amilcare59) - segue per Vaglia e Riccardo

In sostanza lo slogan si puo' ricondurre "lasciamo tutto cosi' com'e'". Non fasciamoci il capo prima di aver preso la botta. In fin dei conti il lago e' migliorato rispetto a dieci anni fa. Fin che la va la va. La sicurezza a valle? Ma chi se ne frega. I diritti degli utilizzatori a valle? Muoia Sansone e tutti i filistei. Il rischio paleofrana un giorno c'e' (guai scavare sotto per la savanella) e un giorno sparisce (perch non sistemare l'attuale galleria degli agricoltori?). Troppi interessi personali ruotano intorno a questo sistematico rigetto. Basta parlare di 1,30 se poi si e' contrari anche alle opere di sicurezza. E le altre problematiche del lago dove le mettiamo? La Rocca, la viabilita'? O meglio di viabilita' se ne era parlato anche troppo per il ventilato doppio senso sul lungolago di Lemprato con il rischio di deteriorare i rapporti tra gli espropriandi in riva al lago e gli esercenti dell'entroterra, figure importanti dell' Associazionismo lacustre.

ID24948 - 14/11/2012 14:27:48 - (Elena Bini) - Sig. Vaglia,

temo si sia perso una puntata... la mediazione NON e MAI stata accolta da Regione e dai suoi politici. Il muro contro muro NON e partito da noi. Davanti a un sordo ci si puo solo mettere ad agitare le braccia, oppure a scrivere... Ripeto - con lei - che "la frana NON va toccata PER la sicurezza di TUTTI"; allora chi la scava lo fa per la sicurezza??? Ovviamente NO, scavarla e l UNICO modo per ottenere 3,25 rispettando la legge sul DMV. Ha compreso ora il perche del nostro NO? Si facciano opere SOLO PER la sicurezza. E se bisogna rispettare una regola, che sia quella condivisa da TUTTE le utenze (non da me e da lei). Sig. ric, credo abbia capito male il mio scritto, forse ora le sara piu chiaro. Sig. amilcare, NOI SI che pensiamo alla sicurezza, di TUTTI!! E ricordo anche a lei che per scendere sotto i 367,20 bisogna scavare alla base della frana. Persino i tecnici progettisti dicono che "per la sicurezza NON si deve fare"! Solo Regione Lombardia sostiene la tesi dei consorzi irrigui.

ID24952 - 14/11/2012 15:35:59 - (Lib) - Sig.ra Bini

X come la vedo io e non solo io lo scendere di circa un metro o forse più non comporta gravi conseguenza ma logicamente a quelli del NO non va bene visto che a Idro ci troviamo senza acqua nella parte finale del lago. Ecco xche non volete scendere. Ma dirò di più se anche non si scendesse a voi non va bene xche avete detto NO soluzioni non ce ne sono da parte vostra.

ID24957 - 14/11/2012 15:54:58 - (Elena Bini) - Sig. Lib,

rispetto al "NO" la invito a leggere l ID24948. Mi consenta inoltre di chiarirle il concetto della regola. Ne io, ne lei, ne un consorzio irriguo da solo possiamo dettar legge in merito. La regola va fatta per legge in modo condiviso da parte di tutte le utenze in essere, rappresentate in modo paritetico. La si attende sul lago d Idro da 25 anni, INVECE si fanno opere pericolose per poter praticare una regola provvisoria. Le sembra buon senso? Lei dice "si"?

ID24962 - 14/11/2012 17:48:54 - (Aldo Vaglia) -

Che lei signora Bini cominci ad abbandonare posizioni oltranziste e antiscientifiche non puo' che farmi piacere. Su questa strada trovera' meno fanatismo, ma piu' soddisfazioni intellettuali.

ID24965 - 14/11/2012 19:53:18 - (Elena Bini) - Che lei,

sig. Vaglia, cominci a leggere con piu attenzione e considerazione cio che scrivo non puo che farmi piacere... la informo infatti che le cose che ho scritto oggi le ripeto perfettamente uguali a se stesse ormai da mesi. Repetita iuvant? Anch io non vedo l ora di trovare meno fanatismo e piu soddisfazioni intellettuali... navigo qui in attesa di cio da tempo. Buona serata.

ID24966 - 14/11/2012 20:13:07 - (Aldo Vaglia) - Sara' come dice lei

Sara' pure come dice e vuole lei sig.ra Bini, a me interessa che per la sicurezza e i livelli si lavori distanti dalla frana.

ID24968 - 14/11/2012 20:50:10 - (Lib) - Ops

Ma allora 4 anni avete buttato al vento ... Cioè il problema e la savanella ... Ma non lo potevate for prima ... La galleria sarebbe finita e si sarebbero investiti i soldi dell accordo x Idro e Anfo anche x la Rocca .... Bini ma ci sei o ci faiiiii .... A già frana a parte

ID24983 - 15/11/2012 19:50:00 - (Elena Bini) - Quel che oggi

qualcuno gradisce o qualcuno finalmente capisce non cambia di un punto quanto e stato firmato e viene tuttora sostenuto dai firmatari. Affiche i lavori di messa in sicurezza vengano fatti diversamente bisogna chiederlo con forza a costoro. C e chi lo sta facendo da 4 anni, chi da 4 giorni. Benvenuti. Il principio da mettere in discussione e la "duplice motivazione" alla base delle opere, la quale ha portato a scelte progettuali pericolose! Assurdo.

ID24985 - 15/11/2012 21:18:46 - (ric) - ma alla fine

I 4 anni persi non verr fuori che sono stati persi da chi ha firmato 4 anni fa????????? fatemi ridere signora Bini sveglia avete fatto sprecare 4 anni alle comunit intorno al Lago per i vostri capricci....ora va tutto bene anche per il sindaco di Idro, non ci sono pi assessori leghisti.....Io da quando sento parlare ddel progetto della famosa Terza Galleria ( impropriamente chiamata da chi vuole strumentalizzare),sento parlare di problema di sicurezza, ora risulta che il sindaco l'ha capito solo dopo l'incontro romano....bah!!!!!!

ID24986 - 15/11/2012 23:06:12 - (Lib) - X come la vedo io

E non solo io .... La firma che hanno fatto nel 2008 e stato un grande successo peccato poi che x colpa di pochi (comitati) e di quelli che ne hanno fatto una questione personale sia a Idro come a Anfo ci troviamo con un nulla in mano .... Le opere di sicurezza vanno fatte e subito prima di trobai casa allagata .... Mal che vada andrò a vivere nelle case di quelli del NO .....

ID24996 - 16/11/2012 14:31:04 - (Elena Bini) - Terza galleria,

lo ripeto, e un terzo buco. La seconda viene solo tappata, non riempita, potra franare ancora quando vorra (il che e un pericolo). Se la riempissero smetteremmo di chiamarla terza (ma non e in progetto). Si informi meglio, sig. ric. Dopo l incontro romano la novita e quella che anche i progettisti concordano pubblicamente con le tesi di "quelli del no"; mi pare lei abbia capito male, sig. ric. Con le opere, sig. Lib, se lei abita a valle del lago con la piena millenaria le capitera di essere spazzato via da 300 metri cubi di fiume (a cui aggiungere gli affluenti del Chiese sublacuale). A questo serve una mega terza galleria: a svuotare in mega fretta il lago... e sotto amen... !?! Se abita sul lago le consiglierei... di rimanere a casa sua !!

ID25003 - 16/11/2012 17:46:25 - (Lib) - Sig.ra

Verrò da lei se dovesse servire visto che il lago si dovrà svuotare e riempire e poi svuotare e poi riempire e poi svuotare e poi riempire... Tutto questo x garantire sicurezza a monte e a valle ...... Elementare ma a quanto pare non capivi le x alcuni ... Ps mi permetto di aggiungere che se una galleria viene chiusa o tappata il fine e lo stesso quindi informatici bene e non dite terza ma almeno seconda ... Che poi siano due o tre x voi è sempre NO quindi ..... Ma invece quella del Enel a voi vi va bene vero porta un sacco di soldi al comune di Idro immagini vero. Xche non si chiude quella fate chiudere quella ...

ID25015 - 16/11/2012 22:28:59 - (ric) - Bini.....noom piantomrla le....

concordano con queli del NO e la galleria si fa!!!!!ah ah ah

ID25028 - 17/11/2012 14:45:45 - (Elena Bini) - Sig. ric,

non posso seguirla, poiche la sua premessa "terza galleria... sicurezza... ora risulta che il sindaco l ha capito solo dopo l incontro romano" e sbagliata, e falsa. Non so chi la informa, ma e difficile il confronto se le premesse non corrispondono alla realta. Si rasenta l invenzione... vogliamo perderci qui in una "blognovela"...? La prego, no... che noia... le evito in tv, non me le faccia fare qui..! Inoltre: soldi da Enel a Idro????? Questa non la so!!! Da quando? Quanti? Me la racconti, la prego!! Ma e sicuro delle sue "fonti"??? Sig. Lib, la attendero sul lago in caso di piena millenaria: ci allagheremo, ci allagheranno e lo capiro: meglio allagare che buttare scientemente a valle un fiume impazzito che spazza persone, case, paesi interi! Lo capiscono anche dei bambini.... vero? E - di nuovo - la seconda galleria CROLLA, SE non si interviene. Lo sa? La chiama "sicurezza" questa? E aggiungiamo un ALTRO buco? E il terzo. Conti, e facile.

ID25029 - 17/11/2012 14:49:50 - (Elena Bini) - ops

chiedo scusa al sig. ric che per via della galleria enel ho scambiato col sig. Lib. E stata una svista. Chiedo venia. Ritiro la domanda al sig. ric e la giro, ovviamente, al sig. Lib.

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