11 Novembre 2012, 09.00
Idro Bagolino Anfo Lavenone
Eridio

«Presidiamo il lago»

di val.

Pubblica assemblea questa domenica sera alle 20 e 30 nella sala consiliare del Comune di Idro. I Comitati intendono organizzare un nuovo presidio a partire dal 1 dicembre

 
A chiamare ad adunata i cittadini i comitati che da qualche tempo stanno contrastando i propositi della regione Lombardia di realizzare nuove opere di regolazione del lago d'Idro: Amici della Terra, Coordinamento delle Pro Loco (esclusa quella di Ponte Caffaro), Comitato difesa lago d'Idro e fiume Chiese.
 
Fra gli obiettivi l'organizzazione di un nuovo presidio che chiederà una nuova regola condivisa di gestione dell'Eridio ed un ente "paritetico" che possa occuparsene "prima" della realizzazione delle opere per regolare il lago.
 
Altro punto all'ordine del giorno una relazione su quanto è accaduto giovedì scorso, quando i rappresentanti dei comitati ed alcuni amministratori sono stati accolti nella Direzione generale per le Valutazioni Ambientali.
 
«L'estate scorsa avevamo chiesto che venisse aperta una pubblica inchiesta in merito ai progetti regionali e giovedì si è tenuto un contraddittorio - affermano in una nota comitati e amministratori di Anfo e di Idro -. Per l'occasione, oltre a noi erano presenti funzionari e tecnici del Ministero, della Regione Lombardia, di Infrastrutture Lombarde, rappresentanti  dei Consorzi irrigui del Bresciano e del Mantovano,  dei comuni di Montichiari, Vestone e Asola. Mancava il comune di Bagolino».
 
«Abbiamo rimarcato le incongruenze del progetto rispetto alle finalità - aggiungono -. In particolare non è vero che le opere di regolazione verrebbero realizzate esclusivamente per la sicurezza, come ha affermato un rappresentante dei consorzi irrigui, visto che la prevista "savanella" sarebbe necessaria solo per rispettare il regolamento del 2001 che vuole un'escursione lacustre di 3 metri e 35 centimetri, come hanno invece sostenuto i tecnici».
 


Commenti:
ID24860 - 12/11/2012 18:56:52 - (Elena Bini) - Mi permetto

qualche sintetica precisazione ed integrazione inerente il contraddittorio romano. 1) i tecnici progettisti hanno dichiarato che la savanella e il pericoloso scavo dell alveo servono solo a garantire 3,25: con un escursione inferiore non sarebbero necessari, poiche non servono per la sicurezza. Tuttavia essi hanno ricevuto - e dovuto rispettare - un doppio incarico: sicurezza idraulica E 3,25 m. 2) i tecnici di Regione Lombardia hanno dichiarato che il lago d Idro e stato originato dalla paleofrana! A seguito di nostri commenti stupefatti, hanno aggiunto alla loro dichiarazione un "circa"!! Aggiungo inoltre che l impatto ambientale di 3,25 sul lago e stato dichiarato dai progettisti elevato per 3 ambiti, medio per 2 e basso per 2, ma i tecnici progettisti hanno condiviso le critiche che lo valutano incompleto e superficiale e si sono giustificati dichiarando che "lo studio e stato fatto in fretta e non e uno studio di impatto ambientale vero e proprio, non e esaustivo".

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