pausa di riflessione per la circonvallazione

La procedura di valutazione di impatto ambientale sull’opera che � destinata ad aggirare l’abitato della frazione Lemprato, fra Castel Antic e la sede dell’Istituto Polivalente, � stata sospesa.
Una decisione presa in sede regionale, dove sarebbe stata giudicata “insufficiente” la documentazione relativa alla Via presentata un paio di mesi fa dalla Provincia di Brescia.

Sulla minitangenziale di Idro questa sarebbe la seconda “bocciatura” inflitta dal Pirellone ed incassata dall’Amministrazione provinciale per le sue scelte.
Dopo che al progetto era stato negato l’esonero dalla valutazione di impatto ambientale, infatti, alla Provincia era stato richiesto di fornire la relativa documentazione, che per� non sarebbe esaustiva: mancano lo studio sul traffico e una completa analisi ecosistemica, sarebbe insufficiente l’analisi delle scelte progettuali, con particolare riferimento alle soluzioni alternative scartate. Difficile immaginare che questa documentazione possa essere prodotta entro un anno.

Sulla questione nei giorni scorsi hanno preso posizione anche il Centrosinistra valsabbino, quello provinciale e quello europeo.
In particolare l’europarlamentare Monica Frassoni, presidente del Gruppo Verdi/Ale al Parlamento europeo, che a proposito del rischio di deturpare siti sottoposti a vincoli come Castel Antic e la Paul, ha ricordato che l’Unione Europea ha gi� aperto una procedura di infrazione contro l’Italia per la gestione delle acque dell’Eridio riferita all’attuale stato di conservazione del Sic di Baitoni.
Meglio sarebbe, l’allusione � chiara, evitare di peggiorare la situazione. Della vicenda della Paul se ne parla da tempo sulle rive del lago ed in Valle sabbia.

Che a Idro sia necessario un nuovo ingresso alla parte sinistra del lago � una verit� che nessuno osa negare. Certo con le dovute precauzioni, perch� da quelle parti non si pu� certo dire che il terreno offra il massimo della stabilit� idrogeologica.
Per� servono un nuovo ponte, una breve bretella e il relativo innesto alla 237 del Caffaro, con l’obiettivo di eliminare una volta per tutte le difficolt� che si registrano in uscita da Idro, soprattutto nei mesi estivi quando il traffico si fa sostenuto.

Peccato che questo intervento condiviso da tutti rappresenti solo il primo lotto del pi� vasto progetto programmato dal Comune di Idro e dalla Provincia di Brescia con il consenso della compagine che attualmente governa la Comunit� montana di Valle Sabbia.

Gli enti territoriali, infatti, all’attraversamento del lago hanno aggiunto un secondo lotto di strada che dovrebbe aggirare Castel Antic, affondando “in trincea” nella zona della Paul fino alla Provinciale 111 per Treviso Bresciano.
Un terzo lotto, da realizzare pi� in l�, avrebbe poi il compito di collegare quest’ultima con la Sp 58 per Capovalle.
Il dichiarato intendimento di Comune e Provincia � quello di eliminare il traffico oggi sopportato dalla frazione idrense di Lemprato, il cui centro storico medievale potrebbe essere meglio valorizzato. Nel contempo verrebbe offerta un’adeguata alternativa al traffico, soprattutto a quello pesante da e per Treviso e Capovalle.

Non la pensano a questo modo gli ambientalisti idrensi e valsabbini che da tempo osteggiano la seconda parte del progetto, in particolare il Forum Aqua Idro.
Con loro la Frassoni: “La realizzazione del secondo lotto deturperebbe irrevocabilmente un territorio che racchiude in s� elementi storici, archeologici e ambientali di straordinario valore non solo per la Valle Sabbia”.
Un ipotesi che, almeno per un po’, viene allontanata dalle pi� recenti decisioni prese in Regione.

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