19 Ottobre 2013, 09.41
Gavardo Valsabbia
40 anni

Cinque gavardesi in San Pietro

di Ubaldo Vallini

C' una storia tutta valsabbina dietro alla telefonata del Papa a Fabiana Tellarita, la mamma di Trenzano, alla quale ha assicurando le sue preghiere perch la figlia ammalata possa guarire


Dopo l'ultima trasmissione di "Le Jene", successiva ad un articolo apparso nel dorso bresciano del Corriere, si sa che il Pontefice ha telefonato a Fabiana Tallarita, la mamma 19 enne di Trenzano alle prese con una bimba di un anno gravemente ammalata, che vorrebbe curare col metodo "stamina".
 
«Grazie ad una signora il cui marito andava in Vaticano - ha dichiarato Fabiana ai microfoni delle Jene - ho scritto una lettera accompagnata da una foto di Chantal, raccontando la situazione disperata, chiedendo che lui potesse fare qualcosa».

Quello che non si sa è che a recapitare la missiva ci hanno pensato cinque amici gavardesi.
Senza nemmeno sapere bene cosa contenesse.

I cinque sono nella fotografia che pubblichiamo.
Quattro davanti all'obiettivo, e sono Stefano che fa l'avvocato, Massimo che è un imprenditore nel campo dei media e dell'intrattenimento, l'informatico ed insegnante Stefano e l'imprenditore Giovanni.
Il quinto è dietroed è un sacerdote.

Sono coetanei e tutti gavardesi "doc" anche se la vita li ha sparpagliati in giro per la provincia.
Ed è proprio in virtù di questa appartenenza, diventata percorso comune fin dai tempi dell'asilo, che i cinque ogni tanto si ritrovano per trascorrere del tempo insieme, mai in modo banale.
 
Per festeggiare i 40 anni hanno deciso per una trasferta romana.
Una settimana prima, Giovanni ha dovuto frequentare l'ospedale Civile di Brescia dov'era ricoverato il figlio.
Proprio lì sua moglie ha conosciuto la mamma di Chantal attualmente in cura col metodo stamina. Questa, sapendo che il marito sarebbe andato a Roma e che avrebbe partecipato all'udienza del mercoledì col Papa, ha chiesto di recapitare al Pontefice una busta con dentro uno scritto ed una fotografia.
 
Con l'obiettivo dichiarato di prendersela comoda, perché questa è la modalità con cui il gruppo di tanto in tanto si organizza, anche perché i 40 anni si festeggiano una volta sola, i nostri sono partiti al lunedì mattina ed esattamente il 30 settembre.
A Roma ci sono arrivati al martedì «ne abbiamo approfittato per farci una fiorentina in Val di Chiana».
 
Al martedì, grazie agli accrediti ottenuti da un parlamentare bresciano, i cinque hanno deciso di visitare il parlamento. Erano le ore che precedevano il voto di fiducia al Governo.
I gavardesi, non riuscendo ad incontrare il parlamentare migliore, ammesso che esista, hanno incontrato il peggiore e con lui si sono fatti immortalare davanti a Montecitorio: si tratta del chiacchieratissimo onorevole Antonio Razzi, altrimenti detto "il pacificatore delle due coree", preso di mira anche da Maurizio Crozza in alcuni suoi esilaranti monologhi.
 
Il martedì sera, dopo aver visitato S. Pietro e fatto il giro turistico del centro, si sono ritrovati a cena con don Francesco Cucchi, sacerdote bresciano attualmente a Roma per studiare il Tesoro del Vaticano.
Consapevoli che il giorno successivo sarebbe stato impossibile entrare in contatto con il Papa, hanno affidato a lui la busta, chiedendogli di fare ciò che gli era possibile per farla recapitare al Santo Padre.
Dopo il profano, il sacro.
 
Mercoledì mattina i cinque gavardesi hanno partecipato all’udienza generale dalle prime file. Era il loro obiettivo. La sera il rientro a casa.
Solo nei giorni successivi, leggendo i giornali e sapendo dell'intervista delle Jene, i postini valsabbini hanno saputo di essere riusciti nell'intento di far recapitare al Papa la busta ed il messaggio della mamma di Chantal, della telefonata e di tutto il resto.

«Il Papa mi ha detto che prega tanto per la mia bambina e per tutti gli altri bambini malati - ha raccontato mamma Fabiana alle Jene - e spera che pian piano si risolverà tutto, quindi sono sicura che qualcosa lui farà.
All'inizio non ci credevo, non me l'aspettavo e poi lui mi ha detto di scusarlo per il suo italiano, che noi dobbiamo pregare tanto per Lui.
Mi ha detto che porta la foto di Chantal con lui.
Non l'ho detto a nessuno - ha sottolineato - neanche qui in ospedale dove mia figlia è ricoverata da un anno. Ho vinto il ricorso al Tribunale ad agosto, e ancora non ho neanche fatto il carotaggio. Sono sicura che il Papa non ci abbandonerà".

Glie l'auguriamo tutti, di cuore.
 
In foto:
- in San Pietro
- davanti a Montecitorio con Razzi
 
 


Commenti:
ID37012 - 19/10/2013 10:19:28 - (alfo70) - sig.

in bocca al lupo

ID37017 - 19/10/2013 14:38:42 - (sonia.c) - bèh! se Parigi val bene una messa (non mi ricordo più chi lo ha detto..)

una tale importante missione ,val bene una foto con Razzi! un abbraccio alla mamma e a Chantal..

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