Verso rifiuti zero: utopia o futuro?

«Quanto spreca ogni anno ciascun italiano? Tanto, purtroppo.
Ed essenzialmente per disinteresse, per l’abitudine culturale a seguire un modello di consumo poco intelligente (quindi non economico) e squilibrato.
Al giorno d’oggi, questa non può più essere considerata una valutazione ideologica, ma un semplice (quanto triste) dato di fatto.
Perché, allora, non provare a ridurre gli sprechi, tentando di correggere le cattive abitudini che li causa?»

Questo è l'assunto sul quale ha deciso di "lavorare" Gavardo in Movimento, una delle due "anime" della minoranza in Consiglio comunale.
Ed ecco spiegato, dunque, il senso degli appuntamenti organizzati per il 16 e il 17 ottobre prossimi, all’interno del più ampio percorso «Verso rifiuti zero: utopia o futuro?», iniziato lo scorso giugno e destinato a produrre ancora altre iniziative.

Si comincerà venerdì 16 ottobre nel Centro culturale di Gavardo, in via Giovanni Quarena 8 (ex Biblioteca civica), con una mostra (apertura alle 18) e una conferenza (alle 20.30), allestite da Gavardo in movimento insieme all’associazione Un pane per tutti.
In mezzo è previsto anche un aperitivo-cena intelligente, "lOro nel piatto", realizzato in collaborazione con MensanaBio.

La mostra resterà aperta anche il giorno seguente, sabato 17 ottobre (orario: 10-12 e 15-22.30), quando l’obiettivo delle iniziative si focalizzerà maggiormente sul tema dei rifiuti, grazie anche all’intervento del Comitato Rifiuti Zero di Brescia nell’ampio dibattito fissato a partire dalle 20.30.

In Italia si spreca molto, dicevamo. Ma cosa si spreca?
La domanda appare banale: si pensa subito a cose come plastica o acqua, per esempio.

Ma ci si scorda di una risorsa fondamentale: il cibo.
Quanto ne spreca ogni italiano in un anno? Circa 60 chili, dicono gli esperti. Tantissimo, soprattutto se consideriamo tre elementi: migliaia di persone, anche in Italia, soffrono la fame; quel cibo ha un costo, spesso anche elevato; ciò che non mangiamo, finisce nella pattumiera. Tutto questo, dunque, è semplicemente sbagliato e senza senso.

Certo due mezze giornate di dibattito non saranno sufficienti a risolvere tutti questi problemi.
Da qualche parte però bisogna cominciare e prendere coscienza di cosa succede e di come si potrebbe fare, se non altro, potrebbe far venire a tutti di essere un po’ meno spreconi.

.fonte: comuncato stampa

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