Museo archeologico: apprezzamento per le proposte didattiche

Il museo archeologico di Valle Sabbia, con sede in un prestigioso edificio nel centro storico di Gavardo, sta riscontrando sempre più l’apprezzamento di studenti e insegnanti. Merito della ricca proposta didattica offerta dai Servizi educativi del museo gavardese. Basti pensare che le visite di scolaresche è triplicata negli ultimi cinque anni, passando da 594 presenze dell’anno scolastico 2005/06 alle 1.549 di quello che è terminato nel giugno scorso. Solo nell’ultimo anno ha segnato un incremento 27% rispetto all’anno precedente (da 1215 a 1549). La provenienza va al di là della Valsabbia, con classi giunte dalla zona del Garda, dalla città e dalla Franciacorta.

I dati sono stati resi noti dalla direzione del museo alla presenza del sindaco di Gavardo, Emanuele Vezzola, e della responsabile dei Servizi educativi Michela Valotti.

Una ricca proposta didattica
«È dal 2003 che il museo archeologico di Gavardo ha un responsabile dei servizi educativi – spiega la dott.ssa Valotti – e dal 2006 vengono promossi percorsi tematici e laboratori didattici. Questa figura è prevista dalla normativa regionale, condizione indispensabile affinché il museo gavardese e le altre realtà museali valsabbine riunite nel Sistema museale della Valle Sabbia potesse ottenere il riconoscimento da parte della Regione Lombardia, ufficializzato nel gennaio di quest’anno».

La proposta educativa si è arricchita nel corso degli anni, arrivando ora ad offrire sette differenti percorsi didattici, specifici per le diverse classi della scuola primaria o della secondaria di primo grado, finalizzati all’approfondimento di sezioni espositive del museo. I più gettonati sono stati quelli sul Big Bang e l’Era glaciale, quello sui fossili e sugli scavi. A questo si affiancano cinque laboratori che privilegiano l’approccio pratico per scoprire il fascino dell’archeologia: il riconoscimento dei fossili, prove di scavo e di fusione i più apprezzati. Non sono mancati percorsi specifici ideati per ragazzi con disabilità fisiche o psichiche e proposte per i bambini della scuola dell’infanzia, sui temi del tempo e della terra. Il tutto è stato raccolto in una nuovissima brochure illustrativa a disposizione per la nuova stagione delle scolaresche. A seguire gli studenti nelle diverse attività sono gli educatori della cooperativa La Melagrana.

Non solo per studenti
Ma le iniziative del museo intendono raggiungere un pubblico più vasto. Per questo negli ultimi anni sono state ideate visite guidate per gruppi e famiglie allo scavo di Lucone a Polpenazze, con l’iniziativa Palafittiamo, e le “Cene storiche”, elaborate da esperti chef e accompagnate da spiegazioni sull’argomento. Inoltre dalla primavera scorsa il museo rimane aperto nel pomeriggio di ogni prima domenica del mese con proposte di laboratori per famiglie. L’iniziativa Palafittiamo sarà riproposta domenica prossima con visita alle 10.30 del sito palafitticolo di Lucone, mentre la prossima cena preistorica è in programma sabato 25 settembre alle 20. Sempre il 25 sarà proposta una “Notte al museo”, riservata ai ragazzi della quinta elementare e della prima media, con nanna programmata dopo la caccia al tesoro e risveglio per le 8.30 del giorno successivo.

«Per Gavardo è un orgoglio ospitare il museo archeologico della Valle Sabbia – ha dichiarato il sindaco Vezzola – che funge da centro per il Sistema museale valsabbino. I numeri indicano un apprezzamento per le proposte didattiche per le scolaresche, canale privilegiato per far conoscere l’archeologia. Il merito va al direttore Marco Baioni, alla dottoressa Valotti e a tutti i loro collaboratori. Importante è anche la collaborazione del Gruppo Grotte. Ma la buona partecipazione e l’apprezzamento anche per le altre iniziative testimoniano che le attività del museo sono proposte e occasioni culturali di qualità».

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