Duemila visitatori in più a Gavardo

La cinquantunesima edizione della «Fiera di Gavardo e Valle Sabbia», in cartellone dal 28 aprile al primo maggio, era vista da più parti quasi come una rivoluzione. Nuova disposizione degli spazi, dei percorsi e degli espositori; stretta collaborazione con enti, associazioni ed esercenti locali; radicale cambiamento della concezione stessa della rassegna, diventata «non più un singolo evento, ma un contenitore di eventi», come precisato più volte da Marcello Zane, presidente della società organizzatrice Gavardo servizi (anch’essa rinnovata).

Insomma, una sorta di scommessa che aveva grandi aspettative, ma che doveva attendere il responso del pubblico per valutare la propria efficacia.
E i risultati sono arrivati, eccome. «Abbiamo collezionato circa 12 mila presenze - commenta a bocce ferme Zane -, duemila in più rispetto allo scorso anno, invertendo un trend negativo che durava dalla fine degli anni Novanta, quando si erano sfiorati anche i 20 mila visitatori».

Dati confortanti, che vanno però a smentire quanto affermato nel 2006 da fonti ufficiali, che parlavano di circa 18 mila ingressi. Una cifra fortemente criticata dai più accesi sostenitori della necessità di un cambiamento a livello organizzativo.
«Sia al pubblico sia agli espositori è piaciuto molto il nuovo percorso - continua Zane -, apparso più adatto alla visita degli stand, ma anche più elegante nell’allestimento. Volevamo proporre una manifestazione che fosse "campionaria" non solo nell’aspetto, ma anche nelle offerte. Ecco perchè nei padiglioni c’erano attività e prodotti dedicati alla famiglia, alla casa, al divertimento, all’innovazione tecnologica, alla tradizione e altro ancora».

«Nel tentativo di coinvolgere tutta la comunità - prosegue Zane -, abbiamo elaborato qualcosa di moderno e dinamico, che fosse in grado di adattarsi all’attuale grado di complessità del tessuto sociale valsabbino e alle sue esigenze. La gente lo ha capito, apprezzando molto per esempio le iniziative sul risparmio energetico e le fonti rinnovabili; oppure gli appuntamenti dedicati all’intrattenimento, sia culturale sia di pura animazione».
In mezzo a tante novità, anche gli aspetti più tipici della fiera hanno comunque mantenuto il consueto gradimento. È simbolica in questo senso la grande attenzione richiamata dal salone dell’auto, punto fermo della manifestazione, spostato quest’anno all’interno del Palazzetto dello sport e caratterizzato da un design architettonico molto accattivante.

Una nota particolare va dedicata anche al programma di eventi collaterali all’esposizione, che rappresentavano in concreto la sinergia fra l’organizzazione della rassegna e le realtà presenti sul territorio, che dalla fiera stessa potevano trarre un netto vantaggio. Anche in questo caso è emblematico per esempio il rapporto con l’Associazione commercianti gavardesi, che aveva messo a disposizione dei buoni spesa, utilizzabili fino a domani, da ritirare all’ingresso nei padiglioni: «Sono andati a ruba», dice Zane.

Grande soddisfazione è stata espressa anche dal coordinatore logistico della manifestazione, Luca Massolini: «Tutta la squadra ha lavorato veramente bene, sono davvero contento dei risultati di questa mia prima esperienza. Devo però ringraziare chi mi ha preceduto e appoggiato anche quest’anno, Claudio Andreassi: il suo apporto è stato fondamentale».

Luca Cortini da Bresciaoggi

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