A scuola di Archeologia nel museo di Gavardo

Festa grande al museo di Gavardo. Entusiasmo alle stelle per un progetto gestito dagli studenti della classe 4°C SAS della scuola secondaria di secondo grado di Ghedi che, con disponibilità e entusiasmo, hanno coinvolto gli alunni della classe quinta della scuola primaria di Sopraponte. Come trovare, scoprire e leggere i reperti antichi nascosti nel sottosuolo?

Gli studenti del Capirola hanno coinvolto gli alunni della scuola primaria insegnando loro come si ricerca un reperto, spiegando l’attività di scavo, la pulizia e l’assemblaggio del “documento” preso in considerazione.

I ragazzi hanno ricreato un ambiente di scavo permettendo ai bambini di dissotterrare un vaso di terracotta diviso in più cocci, che hanno poi dovuto pulire e riassemblare.

Alla fine il vaso è stato ricomposto e gli alunni hanno discusso relativamente alla stratificazione del terreno che, nei secoli, si è sovrapposta attraverso eventi atmosferici e umani. Si è percepito da parte di tutti che sotto ai piedi di chi era nel museo in quel momento si nascondevano certamente reperti e tesori antichi. Ognuno si è sentito un piccolo archeologo, con le mani impastate di sabbia, fango e pennelli per pulizia di un vaso che, i più fortunati, potrebbero anche ritrovare nel proprio cortile.

Partecipazione attiva e domande a non finire. Ma non è finita qui. Gli studenti del Capirola, successivamente, nell’ala del museo dedicata alla civiltà romana, hanno dato vita alla lettura di alcuni reperti e documenti ritrovati nelle necropoli di paesi vicini, quali Polpenazze, Manerba, Salò. Particolare divertimento ha suscitato la “TOMBALA”, una tombola in cui anziché numeri si estraevano fotografie di reperti esposti nella sala del museo e che i bambini dovevano far capire ai compagni tramite giochi (mimo, indovinello...).

Particolare coinvolgimento emotivo ha suscitato l’osservazione della borraccia romana di Lugone di Salò raffigurante in rilievo le fatiche di Ercole e le raffigurazioni di Bacco.

Gli alunni sono rimasti entusiasti dal modo in cui l’archeologa Elisa Zentilini del museo di Gavardo ha evocato la storia della borraccia, il suo rinvenimento e i simboli che rappresenta.

Poi, studenti dell’istituto Capirola e alunni della scuola primaria, si sono seduti a terra in cerchio, ognuno ha raccontato le sue emozioni e con la mente sono partiti tutti per un grande viaggio sentendosi cittadini di questo mondo ma legati ad un passato che non è solo sottoterra, ma è scritto anche nelle nostre case, nei nostri boschi e nella cultura della comunità.

Gli insegnanti e gli alunni della scuola primaria di Sopraponte si sentono in dovere di ringraziare, anche con questa lettera, il museo di Gavardo, gli studenti del Capirola i loro professori che li hanno preparati a condividere questa esperienza.

Alunni e insegnanti del plesso scolastico di Sopraponte

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