Nuova vita dalla donazione di organi

E’ stato effettuato nei giorni scorsi un altro prelievo di organi a scopo di trapianto presso l’Ospedale di Desenzano.
La donatrice MG, una donna di 59 anni residente a Padenghe sul Garda, era stata colpita da un’emorragia cerebrale che ha provocato uno stato di morte cerebrale.
Di fronte a questa terribile notizia, che non lasciava nessuna possibilità di recupero alla donna, il marito ha spontaneamente riportato la disponibilità della moglie alla donazione degli organi con la consapevolezza di poter così offrire una seconda vita ad altre persone.
Sono stati prelevati i reni, il fegato, il pancreas e le cornee che sono stati successivamente trapiantati a più persone donando così nuova vita.
La sensibilità del personale medico e infermieristico dell’Ospedale di Desenzano e in particolare del Reparto di Rianimazione diretto dal Dr. Walter Iacovelli, dove la signora era ricoverata da alcuni giorni, ha permesso ai familiari di trovare un senso, tramite la donazione degli organi, a questa tragico lutto che li ha colpiti.
“La donazione di organi – sottolinea il direttore generale dott. Fabio Russo – è l’estremo dono che tutti noi possiamo fare e che permette ad altre persone che si trovano in situazioni disperate, dove nessuna terapia può garantire la vita, di avere una nuova speranza per il futuro. Mi auguro che dal prossimo gennaio, grazie alla possibilità di esprimere il proprio consenso alla donazione anche tramite la Carta Regionale dei Servizi, si possa registrare un incremento del numero di potenziali donatori e che si possa garantire così una speranza ad un maggior numero di persone in attesa di trapianto”.
I dati relativi alle donazioni nella nostra regione nel 2010 hanno fatto registrato un trend positivo, superiore alla media europea, con 21 donatori per milione di abitanti. I cittadini in lista d’attesa sono circa novemila e solo poco più di un terzo ogni anno riceve l’organo salvavita di cui hanno bisogno e circa 300 muoiono per la carenza di donazioni.
A livello nazionale, nel primo semestre 2011, si è registrata una diminuzione del numero di opposizioni al prelievo (dal 31,5% del 2010 al 29% del 2011) e le proiezioni del Centro Nazionale Trapianti fanno ben sperare.

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