L'economia della Riviera

Nel Palazzo Municipale di Salò prosegue il programma intitolato "Itinerari storici gardesani", una serie di incontri sulla storia del territorio prodotti dal gruppo ASAR-Archivio in collaborazione con l'Amministrazione Comunale di Salò.

Giovedì 7 novembre (Palazzo municipale di Salò, sala Provveditori, ore 17.30) si terrà il terzo ed ultimo incontro del corso sulla Magnifica Patria di Riviera, che avrà come tema dominante l’economia della Riviera in età medievale-moderna.
Una terra povera, caratterizzata da un’orografia sfavorevole, si è trasformata in un polo economico dinamico e ricco, capace di mettersi in relazione con le città dell’Italia settentrionale e con l’Europa.

L’economia della Riviera era caratterizzata dall’intermediazione: commercio e manifattura. I gardesani hanno saputo capitalizzare il valore strategico del loro territorio, collocato su una importante via di comunicazione che, grazie anche al lago di Garda, costituiva un asse vitale per le relazioni commerciali nord sud; d’altra parte, la posizione del lago al centro della pianura Padana permetteva alla Riviera di giocare un ruolo importante anche nei traffici sull’asse est-ovest. Il lavoro, l’intraprendenza e la capacità di rischiare dei nostri antenati hanno permesso alle comunità lacustri di arricchirsi e di giocare un ruolo non indofferente nel sistema economico del tempo. Gli interessi economici legati a queste attività sono alla base della nascita della stessa magnifica Patria e l’importanza strategica di quest’ultima ha permesso ad essa di ottenere dai dominanti di turno condizioni di autonomia che altrimenti non avrebbe potuto raggiungere.

La lezione del 7 novembre si muoverà su questi binari e, accanto ad una esposizione di ampio respiro, vedrà anche la presentazione di alcuni documenti originali, che rappresenteranno in modo esemplare la realtà economica gardesana.
Gli “Itinerari storici gardesani” stanno raccogliendo un successo di pubblico veramente lusinghiero e in questa misura inaspettato, a dimostrazione che la domanda di sapere storico nel nostro territorio è presente e viva e promette di durare nel tempo.

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