06 Dicembre 2010, 11.08
Garda
Droga

In manette spacciatore di Desenzano

di red.

L’hanno fermato i carabinieri a Manerba con 30 grammi di Marijuana e i soldi frutto di spaccio.

 
Erano le due del pomeriggio quando a Manerba, i carabinieri della locale stazione, hanno fermato per controlli L.N, italiano 18enne residente a Desenzano del Garda.
 
Addosso i militari gli hanno rinvenuto 30 grammi di marijuana già suddivisa in dosi e pronta per la vendita, nonché la somma di 509 euro ritenuti provento dell’attività illecita di spaccio.
 
Il ragazzo è stato trattenuto nelle camere di sicurezza  e verrà condotto avanti all’Autorità giudiziaria per il rito direttissimo.
 


Commenti:
ID5355 - 06/12/2010 16:38:00 - (ste74) -

mi ero chiesto il perchè a questo articolo non vi fossero commenti mentre per quello poco piu' oltre dieci..... poi ho letto L.N. italiano..... Per chiarezza: nessuno difende i delinquenti (se non per lavoro) siano essi italiani o extracomunitari....

ID5360 - 06/12/2010 16:53:00 - (fra) - stessa misura...

Hai ragione Ste... Pane, acqua e bastonate anche per il 18nne nostrano!!!!!! 30 grammi di fumo = 30 giorni di bastonate in carcere..... così magari quando esce anzichè vendere la droga decide di andare a lavorare come tutti gli altri....

ID5364 - 06/12/2010 17:12:00 - (Ricard53) - I nostri li conosciamo già.

Caro ste74 avendone già un buon numero dei "nostri", forse è preferibile non aumentare ulteriormente la quota.

ID5395 - 07/12/2010 08:49:00 - (Giachetti) - statistica

Media dei commenti per crimini effettuati da extracomunitari: 30/40. Media dei comenti per crimini effettuati da italiani 4/5. E poi chi sarebbero i buonisti benpensanti???!

ID5399 - 07/12/2010 09:18:00 - (Ricard53) - Allora rifletti del perchè!

Giacchetti i buonisti sappiamo bene chi sono senza bisogno che tu rigiri la frittata. Come ho scritto in precedenza i nostri già li conosciamo, forse è seccante e pernicioso, per la "gran parte" dei cittadini, dover far conto anche di questa "nuova criminalità". I commenti manifestano questa realtà, che ti piaccia o no.

ID5401 - 07/12/2010 09:28:00 - (liberopensiero76) -

...già, infatti siam abituati a dar addosso tutte le colpe ai nuovi arrivati e ai più deboli, per nascondere e non affrontare il marcio che c'e' nella nostra beneamata Italia ...di quello non si può parlare perchè andrebbe a toccare un po' più in profondo le nostre coscienze? per me rimane questa la realtà...

ID5406 - 07/12/2010 11:38:00 - (Ricard53) - Perchè i nuovi arrivati ti sembrano i più deboli?

Liberopensiero76 ti invito a fare un giro nelle nostre case di riposo o nella vecchiaia abbandonata, o magari in famiglie dove la presenza di persone disabili o sofferenti sovverte ogni consuetudine, oppure volgi lo sguardo ai letti d'ospedale o agli hospice. Guarda con maggiore attenzione quello che hai vicino, quando avrai la misura e le proporzioni di ogni cosa, forse valuterai con altri occhi.

ID5407 - 07/12/2010 11:44:00 - (liberopensiero76) - ma...

io ho scritto ai nuovi arrivati E ai più deboli ...non ti pensare che chi scrive non si accorga mai della realtà, Ricard, te lo dicevo ieri, ognuno ha il proprio bagaglio di esperienze, passate e presenti ...non diamo per scontato di sapere della vita delle persone con cui ci troviamo a interagire in un forum, almeno io cerco di evitare questo. Conosco case di riposo, ospedali, volontariati vari e situazioni disagiate anche impensabili e in famiglie anche sopra i sospetti, perchè i soldi non fanno la felicità ...ma mai mi sembra di aver indicato solo i nuovi arrivati come indigenti.

ID5408 - 07/12/2010 12:03:00 - (Ricard53) - Appunto...

Desidero solo che non si guardi solo in un'unica direzione. Non avevo dubbi che tu conoscessi anche realtà diverse, ma mi piaceva che tu lo dicessi. Perchè si deve aver pudore del parlare di certe cose, mentre di altre se ne parla liberamente quasi fossero più importanti. Diamo il giusto valore a ogni cosa e, tornando al tema, non giustifichamo qualsiasi reato e nemmeno le persone che delinquono (lo dico in senso generale). Ma è evidente e incontestabile che l'immigrazione, soprattutto quella clandestina, è un valore aggiunto ai fenomeni criminosi. Cerchiamo di dire le cose esattamente come stanno, se amiamo la verità e non l'ipocrisia.

ID5410 - 07/12/2010 12:33:18 - (brigi) - dispiaciuto

io personalmente sono anche un poco dispisciuto di come un mio connazionale di 18 anni possa non trovare niente di meglio da fare che rovinarsi la vita.mi chiedo sempre quale passaggio abbiamo saltato e quanto poco di buono siamo in grado di trasferire.Questo idem per chi arriva da fuori e si sente autorizzato a vivere illegalmente e a delinquere impunito.

ID5412 - 07/12/2010 13:29:00 - (liberopensiero76) - immigrazione o clandestinit?

su questo punto che ci scontreremo ancora. Nessuno afferma che non vadano punite le delinquenze, anzi, ci vorrebbero pene certe e più severe. Ma secondo me l'ipocrisia consta nel credere, parlo di molti in generale, che la clandestinità sia un reato uguale a rapine o omicidi. Essere clandestino è una condizione a cui molti immigrati ONESTI devono sottostare, per via di leggi poco oculate o poco umane. Solo i delinquenti veri VOGLIONO stare nella clandestinità, ma per gli altri che RICHIEDONO di regolarizzarsi e non riescono? Per tornare all'articolo, condivido pienamente il dispiacere di Brigi e mi chiedo solo, ribaltando la domanda di Ricard, perch in questi forum si debba aggredire dove è un immigrato a delinquere e non si affronti in ugual modo questi temi quando è un italiano ad agire allo stesso modo. Credo fosse questo il discorso di Giachetti. E a questo mi piace sottolineare che forse il poter dar le colpe, ci toglie la visione delle "colpe" che abbiamo noi e a volte nascondiamo.

ID5419 - 07/12/2010 16:42:00 - (Ricard53) - Clandestinità come reato?

Il problema non è il valore del reato in se, che pure esiste (prova ad immigrare illegalmente negli Stati Uniti), ma quanto invece questa condizione diventa terreno fertile per atti criminosi. Si vuol forse negare questo? Ricordiamoci in ogni caso, che il maggior risentimento popolare nei confronti di fatti delittuosi commessi da immigrati è da iscriversi alla convinzione generale che lo status di "ospite" dovrebbe corrispondere ad un profondo rispetto per le regole del paese ospitante. Se non comprendiamo l'esistenza di questi presupposti, non possiamo capire perchè poi esiste una maggiore attenzione nei confronti dell'immigrato che delinque, con una ragione in più se è clandestino.

ID5423 - 07/12/2010 17:33:00 - (liberopensiero76) - clandestini per forza o per scelta?

...appunto perché è terreno fertile per chi vuole delinquere che sarebbe forse il caso di facilitare la regolarizzazione, invece che promulgare leggi assurde che ti mettono in condizioni di "esser clandestino". é qui che non siamo d'accordo. Perché ricordiamoci che la maggior parte dei "clandestini" di oggi (o meglio, stranieri senza permesso di soggiorno), è entrata in Italia REGOLARMENTE, a dispetto di ciò che la politica vuol far credere. (son dati certi, non voci di popolo questi...) Invece concordo pienamente sul rispetto delle regole, questo sta alla base di ogni cosa. Ma non mi dite che rispetto delle regole implica anche che un immigrato qui da anni onestamente, con famiglia, che disgraziatamente resta senza lavoro per alcuni mesi (cosa plausibilissima visti i tempi) DEBBA distruggere tutto quello che ha creato, la sua vita, e abbandonare tutto con figli e mogli perché non gli si rinnova il permesso. se questo è un legiferare

ID5424 - 07/12/2010 17:34:00 - (liberopensiero76) -

umano e attento alle esigenze delle persone, allora chiudo qui perché proprio non ho più argomenti...

ID5425 - 07/12/2010 17:56:00 - (Ricard53) - Rischia di essere solo un dialogo.

A quanto pare restiamo noi due a scambiarci opinioni. Vorrei dirti che non è così automatica la sospensione del permesso di soggiorno per chi è qui da anni. Mesi fa a commento di un articolo ho spiegato abbastanza dettagliatamente quali sono le tutele che prevede la legge e gli spiragli normativi per ovviare alla decadenza dei permessi in mancanza momentanea di lavoro, ora non ho il tempo ne la voglia di dilungarmi nuovamente in spiegazioni. Per la questione dei clandestini, a parte le sanatorie già fatte, è delicata perchè ogni qualvolta si aprono le maglie si ingenerano aspettative anche di chi aspetta nuove occasioni per entrare clandestinamente e approfittare dei possibili spiragli. La speranza di chi entra clandestinamente è sempre questa, che vi siano sanatorie: è una spirale che una volta innescata non ha mai fine. Può essere doloroso applicare rigidità, ma spesso è la migliore soluzione anche per gli

ID5426 - 07/12/2010 18:00:00 - (Ricard53) - continua...

immigrati alla mercè, nelle loro terre, di criminalità organizzata e avventurieri pronti a traghettarli verso la "nuova speranza", naturalmente a fior di soldoni.

ID5427 - 07/12/2010 18:15:00 - (liberopensiero76) - hai ragione,ultima cosa poi chiudo se no è un dialogo

non so di quali spiragli tu stia parlando (x ignoranza mia) ma il problema è comune a moltissimi immigrati, quindi o sono disinformati loro, oppure il sistema non è così chiaro e semplice o semplicemente non è ben spiegato agli interessati. Se le denunce contro dei punti deboli di questa legge sull'immigrazione arrivano dalle più rappresentative realtà che lavorano quotidianamente con gli immigrati (charitas, uff migranti, sindacati, onlus...) significa che qualche difficoltà esiste, almeno credo. Per le sanatorie ti do perfettamente ragione: siamo sempre il solito popolo di faciloni e quando ci troviamo con l'acqua alla gola, ci viene comodo creare sanatorie ad hoc. E questo gli immigrati lo sanno bene. Ma, si torna al punto di partenza, è un problema, secondo me, di leggi non troppo oculate e magari troppo politicizzate. Un problema nostro quindi di legalità. ciao!

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