Al «Paradiso» con gli Alpini

Torna puntuale come ogni estate questa domenica, 30 giugno, la festa degli alpini di Casto al rifugio Paradiso, nel 19° anniversario dell’inaugurazione dell’edificio.
Il programma prevede l’alzabandiera alle 10.50, poi la messa, il pranzo a base di spiedo con polenta e un pomeriggio in amicizia, fino all’ammainabandiera alle 18. A rallegrare la giornata di festa ci sarà la banda di Casto.

Il rifugio Paradiso si trova in località “Regazzina”. Il sentiero per raggiungerlo è estremamente comodo e particolarmente suggestivo, ci si arriva attraversando una gola creata nel corso dei secoli dal torrente .
Per arrivarci, una volta raggiunto il paese di Casto, si prende la strada nella direzione del paese di Alone; si sale lungo la strada per circa 1 km, poi, passato un vecchio ponte dove la carreggiata si restringe particolarmente, sulla sinistra si trova un parcheggio, ai piedi della corna Zana, da dove parte la prima ferrata e dove è stata attrezzata la parete per l’arrampicata sportiva. Il sentiero parte in alto nel parcheggio e si infila nella valle. Il sentiero segue il percorso del fiume, lungo tutta la gola del “Pisot”; il punto più suggestivo è senz’altro il passaggio sotto la cascata che forma il fiume che si segue risalendo la gola. Passata la grotta, il sentiero prosegue sempre lungo la stretta vale, finché si giunge ad una vasta pietraia, ricordo del corso dove scorreva anticamente il fiume che si infilava nella valle appena percorsa, e si comincia ad intravedere il rifugio. Appena giunti nella pietraia, sulla sinistra è possibile seguire una deviazione del sentiero che permette di raggiungere i resti di un’antica calchera. Seguendo ancora il sentiero e tenendo lo sguardo ad est si continua a vedere il rifugio, che si raggiunge percorrendo la pietraia, in pochi minuti.

Il Gruppo Alpini di Casto, guidato da Roberto Rossetti, appoggiato da tanti amici, ha pensato di aggiungere un’altra corposa fetta per abbellirlo ma soprattutto aggiungere posti per coloro che transitano da quel luogo. E l’intervento è stato davvero magnifico.
Mancano solo piccoli ritocchi e il prossimo anno, nel ventennale del rifugio, ci sarà una festa ancora più grande per inaugurare i lavori.

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