Un rifugio sul Bruffione

Sar� una risorsa per gli escursionisti e i camminatori esperti bisognosi di una semplice sosta, e in generale una opportunit� in pi�, dal punto di vista della sicurezza, per tutti coloro che si muovono in montagna.
Parliamo di una novit� che diventer� concreta nella prossima primavera, quando entrer� in funzione il nuovo bivacco di Bruffione, a 2143 metri di quota e nel territorio comunale di Bagolino.

A pochi metri dal confine con il Trentino � stata in pratica realizzata una struttura per alpinisti ed escursionisti che possono trovarsi in difficolt� e quindi decidere di passare sul posto la notte.
O che, dicevamo, hanno semplicemente bisogno di riposarsi e rifocillarsi.

Il nuovo edificio si trova in un’area nella quale non � difficile scorgere le fondamenta di costruzioni militari risalenti alla Prima guerra mondiale, e costeggia un affascinante sentiero intervallivo dal quale si sviluppano numerosi percorsi secondari: verso il Trentino o verso la zona del Gaver.

Il bivacco � stato voluto e realizzato dalla Comunit� montana della Valsabbia, che per questa operazione ha investito 48 mila euro. Met� di questa somma � stata per� finanziata dalla Regione Lombardia.
Questa zona, lo ricordiamo, � particolarmente frequentata dagli escursionisti, ma � anche una meta classica per chi pratica lo sci alpinismo. Si tratta di una sorta di crocevia fra la provincia di Brescia e quella di Trento.

Come arrivarci? Il sentiero pi� ovvio per salire al passo del Bruffione � quello che prende il via dalla piana del Gaver; da qui, in circa due ore e mezza si pu� arrivare al bivacco. Dal passo Bruffione si pu� poi puntare verso il Trentino scendendo alla malga Bondolo (a quota 1834), e attraversando la Valle Aperta pi� nota agli escursionisti con il nome dialettale di �Val Averta�.
Ma dalla nuova struttura di accoglienza si pu� anche scendere direttamente a Bagolino, affontando una camminata di circa 15 chilometri.

�Si tratta di un punto d’appoggio fondamentale - spiega Vito Angeli, che per la Comunit� montana ha seguito la realizzazione dell’opera -. Qui possono dormire comodamente sei persone, ma almeno 20 possono rifugiarvisi. Ora manca solo qualche dettaglio, e poi non ci rester� che confidare nel senso civico di quanti si troveranno a passare in zona�.

Il bivacco � un fondamentale punto di riferimento anche per eventuali situazioni di emergenza che, per esempio, richiedano l’intervento del Soccorso alpino. Potrebbe essere infatti utilizzato come base logistica per eventuali ricerche di dispersi.
Nel piccolo rifugio manca solo l’arredamento; per il resto tutto � pronto. E a occuparsi della gestione sar� il Cai di Bagolino, che attraverso una convenzione con il Comune potr� disporre dello spazio in quota secondo le regole di quelli che la montagna la amano e la rispettano davvero.

Presto nel �centro di accoglienza� troveranno posto alcuni letti, un po’ di legna per accendere il caminetto, una bombola di gas per scaldare l’acqua e qualche genere di prima necessit�.
Chi sfrutter� queste risorse dovr� rimpiazzarle o lasciare un’offerta, secondo le regole che saranno stabilite dal Cai.
L’inaugurazione ufficiale? In primavera.

Mila Rovatti
da Bresciaoggi

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