Riaperta la Provinciale del Gaver

La Provinciale numero 669 che da Bagolino si arrampica verso il Gaver � tornata ad essere percorribile senza problemi a partire da ieri a mezzogiorno. Solo per il tracciato “vecchio” per�, quello che si infila nel paese e che poi sale da San Rocco e dal cimitero bagosso.
Il tratto lungo di un paio di chilometri che solitamente permette di bypassare quelle strette curve, infatti, � rimasto chiuso.
C’� il rischio che il monte Carena prenda a scaricare ancora, per la terza volta consecutiva in pochi giorni.

La neve che ancora � abbarbicata lass� in equilibrio precario, per scendere si trova a disposizione una pista da bob che pi� levigata non si pu�: una sorta di corsia preferenziale che rende il tutto ancora pi� pericoloso.
A Bagolino, come succede alle valanghe di essere in parte rotolate a valle e in parte ancora sospese, cos� accade alle polemiche. Gi� ampiamente “slavinata” � la querelle che riguarda l’apertura a singhiozzo della via per il Gaver.
Lo scorso fine settimana, anche se “azzoppato” solo per met�, � stato il quinto senza che gli appassionati potessero salire. Ce n’� da mettere in ginocchio gli operatori, salvati solo dall’ottino periodo natalizio.

Per il resto pi� perdite che guadagni, con manifestazioni organizzate e sospese, derrate alimentari inutilizzate, personale a rigirarsi i pollici. Non sar� semplice rimediare. La polemica sospesa potrebbe finire invece in denuncia ed � presto detto il perch�.
Quando la slavina si � presentata all’appuntamento per la seconda volta sulla “variante” di Bagolino, infatti, erano le 8 di domnica mattina e quella strada doveva essere chiusa.

Ad imporlo un’ordinanza della Provincia, ma anche le transenne. Invece � scattata l’emergenza e per un po’ si � temuto che l� sotto potessero esserci delle automobili.
Questo perch� le barriere erano state rimosse.
Un’azione per la quale potrebbero essere individuati dei responsabili.
Procurato allarme l’accusa, col rischio di dover risarcire la collaudata macchina dei soccorsi: uomini e mezzi.

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