Quale futuro per una nuova Proloco a Bagolino? Se n'è discusso in una'assemblea che ha avuto luogo mercoledì scorso nel centro valsabbino
- Mi fa piacere di veder tanta gente presente questa sera e mi rammarico che sia stata scarsa invece nelle altre occasioni. -
Ha esordito così Daniele Scalvini, presidente di Pro Loco di Bagolino nell'aprire l'assemblea pubblica indetta per il 9 Novembre con l'ordine del giorno “invito a partecipare all'ultimo saluto da parte dell'attuale Consiglio e per formare una nuova Pro Loco”.
Con toni garbati ma franchi il presidente ha esposto le motivazioni che hanno indotto tre componenti del Consiglio di Pro Loco, tra cui egli stesso, a rassegnare le dimissioni: motivi di famiglia, di lavoro, di studio, di sostanziale impossibilità a far quadrare i tempi della propria vita personale con il notevole impegno per la gestione della Pro Loco, considerando che i tre dimissionari costituivano il nucleo dirigenziale-operativo dell'associazione, il che ha comportato oltre l'organizzazione delle varie iniziative, montare e smontare le attrezzature, caricare, scaricare, pulire, rendere le attrezzature in prestito, distribuire volantini, attrezzare gli ambienti, e tanto lavoro di manovalanza e servizi vari che presupporrebbe l'impegno di una ventina di volontari nel corso di tutta l'attività, mentre attualmente se ne possono contare cinque/sei, sempre gli stessi chiamati in emergenza.
- Non vogliamo far polemiche con nessuno, ma intendiamo porre dei problemi reali da risolvere. - Così si è espresso nell'aprire la sua relazione il presidente Daniele Scalvini, affiancato dai consiglieri dimissionari Maurizio Bordiga e Nadia Panelli segretaria organizzativa.
L'enunciazione di tali problemi è stata puntuale, anche con qualche punta di amarezza per critiche gratuite che hanno creato tensione nel gruppo, e soprattutto per la constatazione di una diffusa mancanza di cultura turistica nella popolazione e di uno spiccato individualismo che limitano l'aggregazione costruttiva delle energie e l'adesione consapevole su obiettivi comuni.
Ed eccoli in sintesi i numerosi problemi segnalati.
Nella priorità dei problemi da affrontare
primeggia l'apertura di un ufficio turistico, funzione che è stata finora svolta dalla stessa Pro Loco, gravando pesantemente sul lavoro della segretaria che si è fatta carico dell'organizzazione ex novo del servizio oltre che delle proprie mansioni specifiche.
È stata segnalata anche
l'opportunità della costituzione di un'associazione dei commercianti, funzionale alla comunicazione interna della categoria, all'organizzazione relativa a turni di apertura delle attività, alla relazione con il pubblico, alla promozione dei prodotti, ecc. per rispondere alle esigenze di un servizio turistico in espansione, a fronte di una scarsa partecipazione degli stessi operatori commerciali alla vita della Pro Loco (pressoché assenti anche nel corso dell'importante assemblea).
Di capitale importanza,
è stata rimarcata la scarsità di volontari per il lavoro di manovalanza, che grava essenzialmente sulle stesse persone, poche e già impegnate in altri settori del volontariato; in particolare viene segnalata l'assenza dei giovani nella fascia di età tra i 15 e i 30 anni (tra il pubblico presente in sala due soli sotto i trent'anni), verso i quali è vitale investire energie, creare strutture e interessi, coinvolgere la scuola in programmi di conoscenza del paese e della sua storia, creare posti di lavoro per famiglie giovani, specialmente nei settori del turismo per chi ha compiuto studi specifici (vedi diplomati all'Istituto Alberghiero).
E poi, non secondario,
il problema della sicurezza che riguarda tutte le manifestazioni, soggette a norme e controlli gravati da una pesante burocrazia e da costi di gestione improponibili per una piccola realtà associativa come Pro Loco di Bagolino, oltre che da responsabilità civili e penali sproporzionate a carico del Consiglio che è costituito da semplici volontari.
Mentre aleggia su tutto, o tutto sottende,
la cronica difficoltà a reperire le risorse economiche per l'organizzazione delle manifestazioni, perché se è vero che le varie iniziative sono destinate all'interesse e al divertimento dei residenti e dei turisti, è anche vero che queste stesse consentono di raccogliere fondi per organizzarne di nuove, sostenere le spese di gestione, acquistare attrezzature e materiali, ecc., in un circolo vizioso in cui l'una cosa condiziona l'altra e viceversa. - I fondi raccolti, i contributi dei bandi e del comune, le quote di partecipazione dei commercianti non bastano per far funzionare al meglio l'associazione, forse per uscire in pareggio. - Il che riporta al problema iniziale di casse vuote e alla ricerca coatta di fondi.
E ancora: creazione di un'area camper attrezzata;
potenziamento ed estensione del servizio ristorazione;
pedonalizzazione a fasce orarie della via principale del paese;
continuità dell'offerta turistica durante la stagione estiva e programmazione di eventi durante tutto l'anno;
cura estetica del paese e abbellimento floreale;
miglioramento dell'accoglienza dei visitatori;
valorizzazione del patrimonio ambientale e storico-artistico di Bagolino;
per non dire della insostenibile carenza di posti letto che richiama l'urgenza di reperirli tramite affitti stagionali di appartamenti,
il potenziamento di B&B, e la creazione del cosiddetto albergo diffuso
; e altro ancora scaturito dal dibattito con il pubblico.
È
tra gli interventi del pubblico infatti che
sono emerse alcune considerazioni cogenti e di metodo che riportano alla sostanza del problema gestionale di Pro Loco.
La prima riguarda
l'entità del bilancio dell'associazione, considerando che oggi la gestione di una Pro Loco equivale a quella di un'azienda, con un gravame di spese, norme, obblighi che presuppongono la presenza di personale e di spese consistenti, che per una realtà come quella di Bagolino comporterebbe l'impegno minimo di 50mila euro annui fino a 100mila in base alla programmazione delle manifestazioni; ciò consentirebbe l'assunzione di un segretario/a e di personale avventizio per il lavoro di manovalanza, il noleggio di mezzi di trasporto materiali, ecc., impegnando il Consiglio e i collaboratori soltanto nel lavoro di programmazione, organizzazione, controllo, assistenza e presenza alle manifestazioni.
La seconda considerazione concerne
il metodo di approccio alla crisi in atto, al fine di affrontarla razionalmente e possibilmente risolverla; la questione sollevata, riconducibile al problema economico (finanziamento gestionale e organizzativo), al problema tecnico (piano di sicurezza generale e specifico, strutture di accoglienza, coordinamento complessivo del sistema turistico), al problema giovanile e del volontariato (sensibilizzazione e rapporti con le varie agenzie educative e sociali dedicate), va affrontata settorialmente coinvolgendo gli enti preposti (comune, enti pubblici e privati vari, scuola, parrocchia, sindacato pensionati, associazioni del territorio, ecc.) per fare il punto della situazione e trarre le conclusioni finali sulle possibilità gestionali della Pro Loco.
Questo compito è quindi demandato alla nuova dirigenza dell'associazione, che dopo questa assemblea chiarificatrice può contare già sull'identificazione delle problematiche e su un aiuto esterno dei consiglieri dimissionari, i quali hanno garantito comunque l'organizzazione della manifestazione “Il Borgo dei Presepi” e decadranno il 15 Gennaio 2023.
Il sindaco Gianzeno Marca, presente all'assemblea, ha riconosciuto che la crescita di Pro Loco in questi anni è stata esponenziale e il piano tracciato dal presidente Scalvini è stato dettagliato.
- A Bagolino si vive una comunità unica che può contare su brand di rilievo da portare avanti, come San Rocco in Musica, La Transumanza, I Canti da Osteria, il Carnevale. Io sono qui per raccogliere le proposte, le idee, ragioneremo sulla situazione, sui volontari e sulla parte economica, avremo un piano di sicurezza, e ai giovani dovremo spiegare cos'è la resilienza in montagna. Siamo a disposizione. -
È indubbio che gli anni della pandemia abbiano acuito i problemi gestionali di Pro Loco e in generale di tutte le associazioni di volontariato, non solo a Bagolino ma anche in molti altri paesi e realtà, e che le conseguenze del post-covid a livello sociale ed economico facciano da detonatore di difficoltà preesistenti; ciò non toglie che situazioni di sofferenza latenti emergano oggi in modo evidente e debbano essere affrontate con chiarezza e tempestività, affinché la maretta che in questo momento agita le acque dell'associazionismo non diventi uno tsunami che travolga i buoni risultati del lavoro compiuto negli scorsi anni.
L'assemblea si è conclusa quindi
evidenziando una densissima lista di problemi da esaminare e risolvere, sovrastati da una domanda che tutti li unifica e li giustifica: Quale futuro per Bagolino?
Marisa Viviani
Nelle foto di Luciano Saia: Momenti di manifestazioni 2022 organizzate da Pro Loco in collaborazione con Habitar in sta terra (San Rocco in Musica),
Compagnia dei Figuranti degli Antichi Mestieri e Laorète (Carnevale dei bambini), Corsa colorata (Parrocchia di Bagolino), Coro Beorum (Canti da Osteria)