La serata con Little Tony ed il suo concerto per il lago č stata l’occasione per tornare a parlare dell’Accordo di programma stipulato dai sindaci rivieraschi e dalla Giunta regionale lo scorso 5 agosto.
La serata con Little Tony ed il suo “concerto per il lago” è stata l’occasione per tornare a parlare dell’Accordo di programma stipulato dai sindaci rivieraschi e dalla Giunta regionale lo scorso 5 agosto.
Per l’occasione, ad una conferenza stampa che ha preceduto il concerto, si sono presentati il presidente della Comunità montana Ermano Pasini, Marco Scalvini ed Enzo Melzani per Bagolino, Claudio Zambelli per Lavenone, Augusta Salvaterra per Idro, Umberto Bondoni per Anfo, Gianni Cimarolli per Bondone, il presidente dell’Agenzia turistica Gianzeno Marca e Alessandro Baronchelli della Copagri in rappresentanza del mondo agricolo. Con loro anche Enrico Ciacci, musicista, fratello di Antonio Ciacci che è più noto col nome d’arte di Little Tony.
I sindaci hanno preso la parola uno ad uno, mettendo in evidenza le novità , a loro modo di vedere tutte positive, introdotte dall’accordo di programma. Baronchelli non ha voluto entrare nel merito del documento. “Avremmo preferito esserci anche noi al tavolo che ha trattato un argomento che ci riguardava da vicino” si è limitato ad affermare nella sostanza il rappresentante di Copagri, “sappiamo che la Regione ci ha promesso volumi d’acqua adeguati alle esigenze irrigue dei nostri campi – ha aggiunto -. Sapere come o con quanti centimetri di lago riusciranno a farlo, lasciatemelo dire brutalmente, ci interessa poco”.
Pasini ha portato buone nuove in merito alle opere di collettamento dei reflui intorno al lago, operazione senza la quale ogni ipotesi di risanamento delle acque è pura utopia, affermando che è stata programmata per il prossimo 7 ottobre la Conferenza di Via che permetterà di appaltare i quattro lotti previsti fra Vestone e Anfo. Gianzeno Marca, anticipando numeri positivi quanto a presenze turistiche (il lago assorbe l’80% di quelle dell’intera Valle Sabbia), ha messo in evidenza quanto sia difficile rappresentare l’Eridio sulle “piazze” del turismo nazionali ed internazionali, dati i noti problemi: “Spero che pesto si possano registrare i benefici di questo accordo” ha detto ringraziando gli amministratori per quanto hanno saputo fare. Enrico Ciacci si è detto stupito per la bellezza dei luoghi che non conosceva, auspicando che tutti i problemi che ne impediscono il “decollo” in chiave turistica ed ambientale possano trovare pronta soluzione.
“Quello che chiedo ai cittadini di Bagolino e di Ponte Caffaro è di ritagliarsi una decina di minuti per visionare con attenzione questo accordo di programma, per poter comprendere la sua reale efficacia” ha scritto il vicesindaco bagosso (con delega alle questioni lacustri) Enzo Melzani, introducendo un numero speciale del “bollettino” Avvenimenti comunali che riporta l’intero documento sottoscritto a Milano e alcune delle sue considerazioni in merito. “Perchè i cittadini possano rendersi conto direttamente di cosa abbiamo ottenuto, contrariamente a quanto viene affermato da altri” ha aggiunto, senza nascondere di riferirsi ai Comitati che nelle scorse settimane avrebbero “diffuso notizie false”.
Riportiamo integralmente il “Melzani pensiero” su alcuni passaggi controversi dell’accordo sul lago.
In seguito alla lettura ed alla attenta disamina del documento in questione ritengo che vi siano alcuni articoli sui quali risulta necessario un commento esplicativo con osservazioni mirate ad allontanare ogni eventuale perplessitĂ .
L'articolo 2 ha un ruolo introduttivo e delinea, pertanto, il quadro generale dell'accordo di programma. Appare da subito chiaro che il documento non si sofferma esclusivamente a trattare la complessa questione della "terza galleria" ma presenta le premesse degli obiettivi dell'accordo. Obiettivi che, come ho gia accennato nell'introduzione, spaziano dal ripristino di idonee condizioni di sicurezza, alla valorizzazione ambientale ed economica, alla regola di gestione dei livelli e dei volumi d'erogazione.
L'articolo 3 si sofferma piĂą attentamente sul ripristino delle idonee condizioni di sicurezza. Le amministrazioni comunali, per evitare ogni comprensibile dubbio sulle motivazioni della realizzazione del nuovo condotto, hanno fatto una richiesta ben precisa: eseguire i lavori d'esecuzione della nuova galleria a quota 367,20 m s.l.m.
Naturalmente la scelta del progetto non sarà affidata soltanto ai tecnici della Regione ed a quelli da noi stessi incaricati ma e espressamente scritto che sarà interpellato anche un tecnico in ingegneria proposto dalle associazioni ambientaliste e nominato dai comuni. Nell'ambito del medesimo appalto (è tutto scritto) sarà chiusa una volta per tutte la famosa e contestatissima galleria di fondo detta "degli agricoltori", realizzata negli anni '30 non più in grado di dare garanzie di sicurezza e di effettiva funzionalità . E’ chiaro che tale nuova opera non toglie i pericoli derivanti dalla permanenza della tanto discussa paleofrana, ma non va per nessun motivo dimenticato che tale problema, grazie all'accordo stipulato, diviene a carico della Regione Lombardia che si impegna perciò a valutare studi di fattibilità per risolvere altresì il difficile caso della paleofrana.
L'articolo 4 tratta i molti progetti esaminati ed approfonditi per valorizzare il lago d'Idro, il territorio, l'ambiente e le comunità . In previsione per Bagolino e Ponte Caffaro vi sono la messa in sicurezza degli argini e delle spiagge in località Pian Doneda e la realizzazione di un’area camper in località Toregnot. Saranno poi eseguiti lavori per realizzare strutture turistico ricettive con percorso naturalistico e ponte per il proseguimento d'una pista ciclopedonale tra il porto e la localita Refino. Piste e passerelle pedonali saranno realizzate anche nelle località Refino, San Giacomo e Castegnuda. L'accordo parla anche della bonifica della depressione artificiale sulla spiaggia a lago del porto e di ristrutturazione, sempre a Ponte Caffaro, della palestra per la realizzazione d'un centro sportivo. II progetto di valorizzazione comprende, tra l'altro, l'ideazione di materiale informativo, su supporto cartaceo e tecnologico, riguardante l'intera area del comprensorio del lago d'Idro che comprende i comuni di Anfo, Bagolino, Capovalle, Idro, Lavenone e Treviso Bresciano. Una volta terminati i lavori per la rivalorizzazione del nostro sminuito territorio sarà promosso un altro accordo al fine di definire gli oneri necessari per la manutenzione annuale delle nuove opere. Questo per chiarificare ancora una volta che l'accordo di programma non rappresenta la fine della partecipazione delle comunità rivierasche nelle questioni del lago ma un inizio voluto proprio dalle nostre amministrazioni su cui continuare a lavorare con dedizione ed impegno.
L'articolo 6 rappresenta la conferma scritta della definitiva regolazione delle quote dell'acqua del lago tra il livello 367,20 m s.l.m. (il minimo necessario per garantire il deflusso minimo vitale nel fiume Chiese) ed il livello 368,50 m s.l.m. Si da atto, con tale articolo, che il lago d'Idro è un lago naturale regolato.
L'articolo 7 dimostra l'interesse condiviso da sindaci e Regione sulla tutela ed il risanamento delle acque del lago. Viene specificato che la Regione Lombardia si fa carico di monitorare lo stato di attuazione dei programmi relativi al collegamento della rete fognaria circumlacuale. Ad oggi non v'è ancora un progetto definitivo che interessi il problema della balneabilità delle acque dell'Eridio, pertanto sarà necessario uno studio per permettere finalmente al lago di ritrovare salute e quindi balneabilità .
Nel testo è specificato che la balneabilità sarà raggiunta entro il 2016; otto anni per riottenere acque pulite possono parere molti, ma tale data rientra in un piano di tutela e di risanamento di tutti i laghi lombardi predisposto dalla Regione e nel quale finalmente anche il lago d'Idro rientra (prima eravamo esclusi a priori).
L'articolo 8 sviluppa la questione del soggetto concessionario, un altro argomento molto discusso in passato e su quale si sono verificate dispute in abbondanza. Il 22 settembre 2004 sono stati depositati gli atti per diventare soggetti concessionari e per avere pertanto la gestione dei livelli. In questo accordo viene, in modo indelebile, specificato che finalmente anche gli amministratori dei comuni rivieraschi avranno voce in capitolo ed entreranno a far parte del soggetto concessionario in maniera equilibrata.
A dover di cronaca quando è nata la SLI risulta che anche le amministrazioni comunali dovevano avere un ruolo importante nella gestione ma la cosa non si concluse positivamente e, forse, di questo fallimento fino ad oggi ne abbiamo pagato le dure conseguenze. Ed è proprio il passato che ci insegna che la chiusura non serve, che è invece fondamentale procedere unitariamente e con tenacia verso nuove soluzioni per il bene esclusivo del lago d'Idro.
ID111 - 26/08/2008 00:00:00 - (bazzani@tecnostudio.info) - CLAUDIO
FINALMENTE FATTI POSITIVI PER IL NOSTRO LAGO DOPO TANTE DISCUSSIONI E MALDICENZE... COMPLIMENTI ENZO