11 Ottobre 2010, 07.19
Anfo Valsabbia
Luoghi

Sulle tracce di Napoleone

di val.

La Rocca d'Anfo patrimonio dell'umanitŕ. Ci crede l'associazione culturale parigina Vauban, sodalizio che giŕ collabora con l'Unesco.

 
C’erano francesi, svizzeri, inglesi e belgi.
Fra loro anche Alain Monferrand che non solo è presidente dell’associazione Vauban di Parigi, sodalizio che si occupa di divulgare e valorizzare il patrimonio europeo costituito dalle fortezze napoleoniche, ma anche segretario del Comitato storico del ministero francese dell’Ecologia e dell’Energia.
A fare da interprete il direttore dell’ufficio del patrimonio monumentale della Svizzera, Mourice Lovisa.
 
La delegazione di esperti sabato scorso ha visitato la Rocca d’Anfo e ne è rimasta entusiasta, tanto che Monferrand ha assicurato che candiderà la fortezza valsabbina all’Unesco, perché divenga Patrimonio dell’Umanità.
E non si tratta di un semplice “pourparler”: l’associazione Vauban, infatti, ha già collaborato con l’Unesco individuando in Francia sei siti di cittadelle fortificate.
 
Monferrand è rimasto colpito favorevolmente dalla maestosità della Rocca, tanto da chiedere espressamente di fissare un prossimo incontro per formalizzare e dare avvio alla procedura richiesta dall’organizzazione che per conto dell’Onu si occupa di scienza e di cultura.
Per l’occasione gli autorevoli ospiti sono stati accompagnati dalle immancabili guide del Gruppo Sentieri Attrezzati presieduto da Sergio Rizzardi, ritratto nella foto mentre riceve dalla delegazione una pergamena e due volumi sull’architettura militare.
 
A rappresentare le istituzioni, in quello che potrebbe rivelarsi un momento storico sulla strada della valorizzazione della Rocca d’Anfo, c’era l’assessore al Turismo della Comunità montana di Valle Sabbia Michele Brugnoni.
 
. nella fotografia Sergio Rizzardi riceve un riconoscimento da Alain Monferrand.
 
 


Commenti:
ID4284 - 11/10/2010 15:26:00 - (davidebond) - grande storia

Al di lĂ  del fatto se la Rocca d'Anfo rientrerĂ  fra i monumenti dell'umanitĂ , mi sembra che sia stata un'occasione importante per rilanciare la Rocca in un contesto piĂą ampio: in questo caso delle fortificazioni napoleoniche. Un tentativo di immettere nella Grande storia, la piccola storia dei nostri paesi. In questo modo, la nostra Rocca riceve degli ulteriori valori e viene chiarito il suo significato piĂą profondo. Grazie all'interessamento da parte francese, grazie al gruppo dei sentieri attrezzati, sempre pronti a valorizzare il nostro patrimonio, grazie infine al Brugnoni.

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