Cominciano i lavori

Non si ferma la frana che scivolando sulle pendici del “Mut de Bösàga” continua a premere sul residence Villa dell’Elmo a Soprazocco di Gavardo. Un’avanzare che ha reso in queste ore ancora più drammatica l’attesa per l’inzio dei lavori di messa in sicurezza.
Nel corso della giornata di ieri, gli sfollati si sono dati appuntamento lì davanti per cercare di capire i tempi e i modi di un primo intervento. Ci sono stati momenti di sconforto e proteste, si sono susseguiti i sopralluoghi dei tecnici.

Alla fine i mezzi per il movimento terra della ditta Pavoni hanno potuto cominciare ad intervenire.
Del resto non si poteva attendere oltre. A fare da acceleratore, più che le rimostranze di chi è rimasto giocoforza fuori casa, la gran mole di massi e di fango che lentamente, ma inesorabilmente, è andata avanti.
Mercoledì mattina i macigni ed il fango erano penetrati solo nei due appartamenti centrali del primo piano. Ieri, con lo sfondamento delle pareti degli altri due a fianco, è stato chiaro che non si poteva attendere oltre.

A sbloccare la situazione, dopo le ordinanze di sgombero e di messa in sicurezza, la decisione dell’Amministrazione comunale che è anche autorità di Protezione civile, di intervenire in regime di “prima emergenza” per limitare i danni, con la messa in sicurezza del fronte frana.
In municipio si sono preoccupati di reperire anche le necessarie risorse, che potranno essere reuperate attivando una procedura di “post emergenza” per accedere ai fondi della Protezione civile.

Un intervento, ad ogni modo, tutt’altro che semplice da mettere in pratica.
A partire dal fatto che la zona della frana non è servita da strade e che quindi bisognerà praticamente farne una per poter trasferire in area operativa i mezzi adatti.
Secondo una prima stima dei tecnici, ci vorranno almeno una decina di giorni solo per riuscire ad alleggerire il terreno che intanto sta scivolando a valle e permettere così i successivi interventi di consolidamento dello smottamento e di muratura.
Il materiale dovrà essere affrontato dall’alto, con lunghi bracci metallici. Per poterli manovrare in sicurezza sarà necessario scollegare parte di una linea elettrica di media tensione.

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