Più ombre che luci nel comparto turistico di valle

Se il 2007 si è chiuso con un lusinghiero incremento del 6% negli arrivi turistici nel bresciano, per la zona della Valsabbia e del lago d’Idro i dati forniti dalla Provincia registrano un -4,85%.

L’occasione è stata la presentazione dei dati statistici delle presenze turistiche del 2007 da parte dell’assessore provinciale al Turismo Riccardo Minini e del presidente Cavalli, alla presenza delle associazioni del comparto turistico.

Se le aree turistiche con una crescita più che positiva negli ultimi anni sono state quelle del Lago di Garda, la Valcamonica, il Sebino e la Franciacorta, quelle meno toccate dal turismo sono state, invece, la Bassa Bresciana, e due zone un tempo molto più frequentate dai vacanzieri: il Lago d'Idro e la Valtrompia. I dati sono raggruppati per le 7 Agenzie territoriali per il turismo che monitorano presenze e arrivi.

Ecco nel dettaglio i dati riferiti all’Agenzia territoriale per il turismo di Valle Sabbia e lago d’Idro.
Come per il 2006, anche nel 2007 sono in diminuzione gli arrivi e le presenze in questo territorio che soffre alcune criticità. I dati registrano – 4,85% negli arrivi e – 4,22% nelle presenze Nonostante gli sforzi di comunicazione e promozione, messi in atto dall’AGT e dagli operatori locali, l’area non riesce a decollare dal punto di vista turistico. La ricettività del lago soffre la situazione ambientale compromettente per uno sviluppo turistico. Le altre risorse come la montagna ed il termalismo devono invece fare i conti con difficoltà di accesso e di immagine.
Nel complesso l’area rappresenta il 2,24% delle presenze complessive della provincia.
L’unico dato positivo del 2007 è stato l’aumento delle presenze straniere negli alberghi passate da 16.107 a 20.158.
Gli stranieri rappresentano il 61,79% degli arrivi ed il 73,12% delle presenze. Il maggior numero di arrivi è fatto registrare dai tedeschi che con 9.582 arrivi rappresentano il 30,23% del totale. Le presenze olandesi sono al primo posto: 58.123; il 32,10% del totale. E’ un turismo prettamente estivo quello dell’area valsabbina che fa registrare numeri importanti esclusivamente nei mesi di luglio e di agosto quando le presenze raggiungono rispettivamente quota 60.256 e 57.771.
L’occupazione media delle strutture ricettive è dell’11,55%. Negli alberghi si registra un’occupazione del 18,75%. Nelle strutture extralberghiere il 9,05% La capacità ricettiva è quasi totalmente extralberghiera: al 31/12/ 2006 faceva registrare 3.894 posti letto contro 768 negli alberghi. Nel 2007 gli esercizi sono aumentati dell’8,82% ed i posti letto del 10,47%. Il decennale della ricettività segnala un aumento degli esercizi del 17,46 % ed una flessione dei posti letto dell’1,40%.
Il decennale del flusso turistico è in calo del 16,49 % negli arrivi e del 28,46% nelle presenze.

Nel corso dell’incontro sono stari anticipati i dati parziali del 2008 che fanno registrare un calo del 3%, ma la preoccupazione degli operatori del settore turistico è per il 2009, vista la crisi internazionale. Per questo, ora più che mai – è stato il proposito degli amministratori pubblici e degli operatori turistici – serve fare sistema e promuovere un’offerta di qualità, che non manca nella nostra provincia. Qualità e peculiarità che vanno ulteriormente promosse, come ha sottolineato il presidente Cavalli: «Il nostro territorio piace non solo perché l’offerta è completa e spazia dalla vela agli sport invernali, ma anche perché il patrimonio storico locale e la proposta enogastronomica sono più che spendibili nel resto del mondo».

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