Parata di stelle al GavardoMeeting

La pista di atletica del centro sportivo “Carol Wojtyla” di Gavardo è sempre più amata da chi vuole migliorarsi e superare i record personali.
Una dimostrazione si è avuta ancora una volta al GavardoMeeting andato in scena nel pomeriggio di questa domenica 4 giugno e che ha visto sfidarsi nelle diverse discipline dell’atletica leggera nomi di spicco del panorama internazionale, ma che ha consentito anche agli atleti di casa, italiani e bresciani, di mettersi in mostra.

La dodicesima edizione dell’evento, 8° "Memoria Max Corso", organizzato dall'Atletica Gavardo '90, guidata dal Antonio Gugole, con la direzione tecnica del meeting affidata ad Alberto Stretti, non ha affatto deluso, regalando emozioni e spettacolo.

La stella del meeting è stata come previsto l'olimpionico di Londra 2012, il saltatore in lungo Greg Rutherford, che dopo un nullo d'apertura ha centrato il record del GavardoMeeting atterrando a 7,95. Rutherford ha poi rinunciato al suo ultimo salto per un fastidio a una caviglia. Alle sue spalle bella prova per tre azzurri: Camillo Kaborè (Carabinieri, 7,48), Antonmarco Musso (Atletica Oristano, 7,48) e Alessio Guarini (Fiamme Oro, 7,24).

I lunghisti hanno avuto l'onore di essere premiati dall'olimpionico di Atene 2004, Stefano Baldini.Altra gara di altissimo livello è stata quella sul doppio giro di pista, dove Stefano Migliorati, rientrato in settimana dagli Stati Uniti dove vive, studia e si allena, ha colto un significativo settimo posto assoluto, condito dal suo nuovo primato personale, nonché nuovo limite provinciale fermando il cronometro su un eccellente 1'47'76. La gara è stata vinta nell'ottimo tempo di 1'45"78 dal keniano Job Kinyor. Come sempre accade a Gavardo la pista azzurra regala grandi tempi.

La gara regina dello sprint, quella dei 100 metri, è stata vinta dal britannico Reece Prescod, che dopo il 10.15 ventoso (+2.2) in batteria è andato a fissare un clamoroso 10.11, precedendo sul filo di lana Stefanos Tsakonas, greco duecentista di razza, che dopo il 10.13 delle eliminatorie, chiude in 10.16. Bronzo all'ex iridato dei 60 metri Richard Kilty (10.18). In chiave azzurra Jacques Riparelli (Aeronautica) torna a correre un 100 di qualità (10.34 in batteria, 10.40 in finale), ma lo scettro di miglior italiano va a Michael Tumi (Fiamme Oro), che chiude in 10.36. Personale solo sfiorato per il giovane talento roncadellese della Brixia Atletica, Andrea Federici che ha corso la distanza prima in 10.54 e poi nella finale B, in 10.58.

Nei 200 la palma della è andata a Daniel Talbot (con il tempo di 20.319).Lo sprint femminile è tutto straniero con il bronzo olimpico di Rio nella staffetta 4X100 la britannica Daryll Neita (tempo 11.39) che si è imposta sulla norvegese Ezinne Okparaebo (11.43) e sulla connazionale Lara Lansiquot (11.48). Subito il record del meeting per Sebastiano Bianchetti (Fiamme Oro) nel getto del peso: 19.54 al primo tentativo. Per l'azzurro primato stagionale e sua seconda prestazione di sempre.

Vince, convince e poi però si infortuna l'azzurra del salto in lungo Tania Vicenzino (Esercito). Vittoria con 6.31 per la campionessa italiana che però è costretta a rinunciare ai suoi ultimi salti per un problema muscolare.Doppietta olandese nei 100 ostacoli, dove Sharona Bakker supera Eefje Boons e gara nella quale si mette in mostra la triumplina, capitana della pluriscudettata Bracco Milano, Sara Balducelli. La forte ostacolista bresciana ha centrato il suo personale stagionale chiudendo in 13.67. Un tempo davvero di tutto rispetto.

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