Si levano le prime voci contrarie

Sul decentramento catastale si levano, con clamore, le prime voci contrarie. Mentre nella sede di Nozza di Vestone della Comunità montana un seminario presentava le future novità in chiave positiva, all’esterno i lavoratori dell’Agenzia del territorio di Brescia hanno protestato duramente.

«Contestiamo il nuovo Catasto - dicono - che non migliorerà il servizio e alzerà enormemente i costi per il cittadino». E allora perché realizzarlo, a queste condizioni? «Perché dietro l’operazione - sostengono - c’è l’affare di qualcuno: chi gestirà le strutture decentrate guadagnerà, ma i cittadini e i Comuni ci rimetteranno».

Mentre dentro i vari oratori illustravano strutture, percorsi ed attività operative (tra loro anche Carlo Cannafoglia, direttore dell’Agenzia del territorio di Roma, e Giuseppe Guadagnoli, direttore dell’Agenzia regionale di Milano, con i quali i manifestanti hanno polemizzato durante il convegno), fuori montava la protesta con slogan e fischietti.

«Vogliamo spiegare ai Comuni - dicono i lavoratori alla manifestazione di protesta - che col Catasto decentrato lieviteranno enormemente i costi senza migliorare il servizio. E questo solo per il grosso businnes di qualcuno che, ora che finalmente il Catasto è aggiornato e dà in giornata le risposte giuste per via telematica, vuol solo rompere il giocattolo».

Tra le Agenzie del territorio d’Italia, Brescia è terza per produttività: «Ciò dimostra quanto siamo produttivi e vicini al cittadino, ma anche economici. Il decentramento catastale? Una manovra antieconomica». L’Agenzia cittadina si occupa di 200 Comuni bresciani. E dopo anni caotici a causa dei condoni edilizi, ora ha archivi e mappe catastali aggiornati ed informatizzati: «Il Catasto decentrato sarà più esposto alle pressioni politiche ed economiche, a danno dell’equità fiscale».

E costerà molto di più, affermano: «Per un polo di 200.000 abitanti la stima è di 5,43 euro per attivare e gestire, a fronte di risorse previste per 70 cent; e ci sarà taglio del personale dell’Agenzia. Mancanza di risorse e carenza di personale determineranno per i Comuni il reperimento di nuove risorse a carico dei cittadini, o aumentando le tasse o tagliando i servizi».

Il tutto sulla base di sperimentazioni che, già in atto, hanno dimostrato come le spese di gestione siano ben più alte rispetto ai vantaggi economici conseguiti. Ma un’operazione, quella del Catasto decentrato, che è senza ritorno: «Quando un Comune si accorgerà di quanto l’operazione sia antieconomica, sarà troppo tardi, senza più la possibilità di tornare sui propri passi. E chi la gestirà avrà realizzato il proprio businnes sulle spalle di tutti».

di Massimo Pasinetti
da bresciaoggi

Invia ad un amico Visualizza per la stampa

Vedi anche