Casa bruciata: «fornello lasciato acceso»

La perizia tecnica dei Vigili del fuoco di Brescia e di Salò, confermata dalle indagini dei carabinieri della Compagnia di Salò, ha escluso che sia stato di origine dolosa l’incendio sviluppatosi giovedì attorno alle 19 sotto il porticato della casa di Soprazocco di Gavardo in cui abitava Angelo Bonomini, quasi contemporaneamente alla furibonda lite, successa a Gavardo, durante la quale l’uomo è morto per malore.

La perizia e le indagini hanno confermato che le fiamme si sono sviluppate accidentalmente, causate dal fatto che la compagna di Bonomini, nell’apprendere della morte dell’uomo, ha lasciato acceso, sotto il portico adiacente all’abitazione, il fornello da cucina, con cui stava preparando la cena, ed è poi corsa a Gavardo per vedere cosa era successo all’uomo.
Il fornello dimenticato acceso ha provocato l’incendio, spento dai Vigili del fuoco di Salò: dunque non c’è stato alcun collegamento tra l’incendio e la morte dell’uomo.

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