Gavardo in subbuglio

Il tema della sicurezza e della vivibilità nel centro storico di Gavardo sono problemi che si intrecciano, agitando gli animi dei cittadini e dei politici locali. A cominciare dall’opposizione, rappresentata da Lega Nord e Civica gavardese, che accusa da tempo l’Amministrazione locale di non fare abbastanza perchè il «cuore del paese» non diventi un ghetto, con abitazioni e negozi occupate solo dagli immigrati.

«E’ una situazione persino ridicola - accusa la capogruppo della Lega Nord in Consiglio comunale, Fabrizia Turini - se si pensa che fin dal luglio 2005 una Commissione straordinaria sulla sicurezza aveva fissato alcuni punti irrinunciabili, il primo dei quali era la videosorveglianza dei luoghi più a rischio, il secondo un maggiore sforzo delle forze dell’ordine nel pattugliamento delle zone e nei controlli nelle abitazioni, il terzo la chiusura del parco dell’Isolo. Ebbene, dopo due anni, solo quest’ultimo punto è stato realizzato. Riguardo invece all’installazione delle telecamere, si vedono sopra il palazzo del Municipio degli occhi elettronici, ma non sono in funzione! Infine non si può inviare gli agenti della Polizia locale nelle case avvisando prima gli inquilini stranieri: in questo modo non si controlla nulla».

«Abbiamo un progetto di appalto per le telecamere - precisa l’assessore alla Sicurezza Manuel Antonini, un servizio che da circa sei mesi viene gestito dall’Unione dei Comuni di Gavardo e Muscoline - che prevede un bando regionale per accedere ai finanziamenti. Posso prevedere che entro fine giugno 2007 vengano messi in funzione una decina di sistemi di videosorveglianza, installati nei siti individuati dalla Polizia locale con lo staff dell’Amministrazione provinciale. Una zona sensibile è anche la piazza Marconi, dove ha sede il Municipio. Ma quelle «scatole» sopra il Comune sono per ora contenitori vuoti, non è che siano telecamere spente!».
Ieri mattina intanto il sindaco di Gavardo, Gianbattista Tonni, era a Brescia per partecipare ad una riunione in Prefettura, dopo l’arresto dei responsabili dell’omicidio accaduto la sera prima in via Quarena.

Ieri poi il questore di Brescia Gaetano Chiusolo ha provveduto a vietare una fiaccolata annunciata dalla destra di «Forza Nuova» per questa sera alle 21 in piazza a Gavardo. Il 20 ottobre 2006 alla fiaccolata di Forza Nuova, in piazza De’ Medici, si contrappose un’altra sfilata di cittadini, in piazza Marconi, a sostegno degli immigrati.
«Il signor Prefetto ci ha in un certo senso tranquillizzato - rivela il primo cittadino gavardese - comunicandoci la cattura di tutti i responsabili del grave fatto di sangue. Da parte nostra abbiamo manifestato la nostra preoccupazione per la perenne presenza di un gruppo di stranieri, muniti di cellulare, davanti ad un bar del centro storico. Questi non sono lavoratori. Abbiamo sollecitato più volte la collaborazione dei carabinieri, soprattutto per controlli straordinari».

Ma la minoranza vi accusa di mandare nelle case gli agenti di Polizia locale, previo avviso degli interessati...
«E’ vero - chiarisce Tonni - ma questi controlli sono mirati, in collaborazione con l’Ufficio tecnico comunale, a valutare la congruità degli alloggi in base al numero degli inquilini. Non faremo mai controlli notturni e a sorpresa, come chiede la minoranza. I nostri agenti non sono Rambo. L’Amministrazione locale sta monitorando la situazione abitativa e sta facendo uno sforzo finanziario anche per la videosorveglianza: su circa 84.000 euro di finanziamento pe le telecamere, 40.000 euro sono stati stanziati dall’ente locale. Abbiamo inoltre istituito la figura dell’agente di quartiere, una figura la cui presenza serve a rassicurare i cittadini».

Ma non tutti sono d’accordo sul pattugliamento visibile del centro storico. Alcuni commercianti del centro storico osservano: «Le forze dell’ordine, prima di mettersi in divisa e con il mitra a controllare i documenti per strada, farebbero bene ad infiltrarsi in borghese nei luoghi dello spaccio».
«A mio parere l’Amministrazione locale - accusa Emanuele Vezzola, capogruppo della Civica gavardese all’opposizione - ha sottovalutato il problema degli stranieri nel centro storico di Gavardo. Io dico che non bastano poche telecamere a risolvere il problema, sono un deterrente ma non la panacea. La concentrazione degli immigrati nel centro storico del paese è crescente, da vari anni. Intanto se ne vanno negozi storici come la macelleria Bettini e tra poco la Banca. A noi pare che la maggioranza assista a tutto questo senza fare i passi giusti, senza chiedersi perchè il centro storico si è svuotato».
A suo parere serve dialogare con le associazioni degli immigrati?
«Il gruppo di lavoro presieduto da Beatrice Meloni ha fatto un buon lavoro - conclude Vezzola - ma a nostro avviso il sindaco ha sbagliato a scegliere il resposabile della Sicurezza: avremmo preferito un’indicazione più conciliante verso l’opposizione».

Pino Murgioni da Bresciaoggi

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