Il Brescia domina la nona edizione Unicef

Sport e fondi da destinare alla lotta all’Aids nell’infanzia
Anche questa volta, il «Torneo internazionale Unicef» di calcio di Gavardo, svoltosi nello scorso week end pasquale, arrivato alla nona edizione e riservato ai giovanissimi, ha dato prova del suo valore. Non poteva che essere così, data l’esperienza accumulata dagli organizzatori dell’Ac Gavardo. Ma soprattutto considerando lo spirito con cui la competizione viene allestita. Un meeting che offre elevato livello tecnico, sana competizione e giovani leve che si contendono la vittoria.
E se a questo si aggiunge il fine umanitario, il quadro diventa davvero completo e sicuramente molto apprezzabile.

Dal punto di vista sportivo è d’obbligo fare i complimenti ai ragazzi del Brescia, che sconfiggendo in finale per 1-0 i tedeschi del Werder Brema (il gol decisivo è stato firmato dal figlio d’arte Nicolò Quaggiotto) si sono aggiudicati per la quarta volta il torneo, dopo le vittorie del 2000, del 2001 e del 2004. La sfida per il primo posto ha visto un confronto ben giocato e piacevole per il folto pubblico presente. Coerentemente con il livello generale del gioco: 55 reti segnate in 28 partite complessive.
Quel che appare però curioso (una fonte di grandissima soddisfazione per l’organizzazione), è che il successo più importante è stato ottenuto dall’ultima squadra classificata, quella bielorussa del Gomel, arrivata da una delle zone più colpite dal disastro nucleare di Cernobyl.

Il Gomel era a Gavardo grazie alla collaborazione fra la società giallonera e il gruppo di volontariato «Garda solidale»: arrivata senza grandi ambizioni (la squadra era stata creata appositamente per il torneo, selezionando un gruppo di giocatori nei centri di assistenza della città al confine fra Bielorussia e Ucraina), aveva già vinto nel momento in cui è scesa in campo per prendere parte a una festa mai vissuta prima.
Con i giovani bielorussi hanno vinto anche tanti altri adolescenti, che saranno aiutati dall’Unicef anche grazie ai contributi raccolti, destinati principalmente al progetto «Uniti per i bambini, uniti contro l’Aids».

L’obiettivo primario è stato centrato, come conferma Giovanni Goffi, dirigente dell’Ac Gavardo e referente Unicef per il Garda e la Valsabbia: «La raccolta è stata soddisfacente, siamo contenti. Dobbiamo ringraziare tutti gli sponsor e i sostenitori. E in particolare due persone: il primo è Gabriele Pascale, che ha deciso di destinare interamente in beneficenza gli introiti del suo libro "Prima o poi me ne vado in serie A". L’altro grazie va a una nostra amica, Orsola, che nonostante sia malata ha voluto continuare a lavorare insieme alle "Mamme per la solidarietà" per fabbricare le bambole "pigotte” da vendere allo stand Unicef. Adesso guardiamo al prossimo anno: per la decima edizione abbiamo grandi idee».

Luca Cortini da Bresciaoggi

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