Un amico straordinario

...Lasci decidere sempre a me dove andare, fai quello che desidero, non t’intrometti mai nelle decisioni che prendo, anche se sbagliate, e non ti sei mai neppure sognato di contraddirmi, da quando ci conosciamo.

Ti ricordi quella volta in cui eri al mio fianco, quando infilai la corsia dell’autostrada in senso contrario? Non dicesti nulla, non mi sgridasti.
E quando, preso da una voglia improvvisa di bomboloni che avevo adocchiato nella vetrina della pasticceria in centro, ne comprai un cabaret e te ne feci assaggiare soltanto un pezzettino?
Non fiatasti, mentre continuavi a guardarmi comprensivo e paziente. Sai che sono golosissimo, e me li lasciasti tutti.

Che amico straordinario!
Mai un rimprovero, un rimbrotto, neanche in occasione di quella passeggiata al parco, quando ci fu un temporale tremendo: l’ombrello era sufficiente soltanto per me, e ti lasciai sotto un acquazzone spaventoso.

Certe volte penso proprio di essere un cane a trattarti così, amico mio.
Anche adesso che mi guardi, con i tuoi occhi indulgenti, capisco al volo ciò che vuoi dirmi, non c’è neppure bisogno che tu apra bocca.
Però adesso è tardi, Bobi, scendi dal divano e torna nella tua cuccia.

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