01 Settembre 2010, 16.09
Salò Valsabbia Garda
Funerali in nero

A Salò evasione da 1 mln di euro

di red.

L'Agenzia confronta il numero di decessi con quello dei servizi funebri ed emerge la sottofatturazione. Quaranta gli accertamenti conclusi con adesione.

 
L'attività è della direzione provinciale dell’Agenzia delle Entrate di Brescia, che ha condotto un’operazione di controllo su una ventina di ditte di pompe funebri attive nel comprensorio di Salò.
Un'attività di verifica che si è svolta in due momenti.

Prima fase: l’acquisizione documentale
In un primo momento, i funzionari dell’Agenzia hanno acquisito gli elenchi dei defunti per il biennio 2005 e 2006 presso una quarantina di comuni del distretto di Salò.
Da questa prima ricognizione è stata ricavata l’informazione sul numero di decessi nel periodo considerato e sulle imprese che si erano occupate dei servizi funebri.
Dopo aver incrociato i dati, il fisco ha concentrato la propria attenzione esclusivamente su quelle prestazioni, circa 2 mila e 200, che mancavano all’appello.

Lo studio dell’attività e la verifica
A questo punto l’indagine è passata alla fase degli accessi dei funzionari presso le ditte, al fine di confrontare le operazioni sotto controllo con il numero delle fatture realmente emesse.
Per effettuare una valutazione attenta e precisa, gli ispettori dell’Agenzia hanno tenuto in considerazione tutte le fasi in cui si articola il servizio funerario e hanno così potuto calcolare un valore medio per la singola prestazione.

Da qui la scoperta di una diffusa pratica di sottofatturazione, per cui l’Agenzia ha emesso i 40 avvisi di accertamento.
"Avvisi che contengono elementi tanto inconfutabili da indurre i contribuenti ad evitare la fase della lite fiscale" hanno precisato gli ispettori.
 
Fonte: nuovofiscooggi.it
 


Commenti:
ID3570 - 01/09/2010 23:46:00 - (pinna) - Finalmente

io suggerirei anche imbianchini con villa e piscina senza dipendenti, qualcosa non va e non parliamo degli idraulici. Complimenti fateci sapere come va a finire

ID3573 - 02/09/2010 10:13:00 - (scilla59) - parliamone...

vogliamo allora parlare dei lavoratori dipendenti che fanno un secondo lavoro in nero???? chi è senza peccato scagli la prima pietra

ID3574 - 02/09/2010 10:35:00 - (mana) - scilla59

stai forse paragonando i lavori dipendenti ai liberi professionisti/imprenditori in quanto a evasione del fisco? Del tutto esagerato

ID3575 - 02/09/2010 11:42:00 - (fra) - cambiano i numeri... ma il principio no

Allora vogliamo forse paragonando il rischio di impresa di un dipendente e di un imprenditore???? Durante e dopo le 8 ore il dipendentente è pacifico e spensierato... mentre l'imprenditore deve convivere con gli alti e bassi del mercato. Se un imprenditore sbaglia o è lavativo la sua azienda va in fallimento; mentre se un operaio è lavativo e si "imbosca", oltre a creare danno all'azienda, non rischia nulla sulla propria pelle.... al massimo cambia posto di lavoro.... Per quanto riguarda l'evasione "c'è la stessa distanza dal ponte all'acqua che dall'acqua al ponte" pertanto sono da punire gli imprenditori che evadono il fisco come gli operai che fanno il doppio lavoro in nero.... La legge uguale per tutti no????!!!! indipendentemente dai numeri.... Se uno ruba 100 o ne ruba 1.000.000 sempre ladro!!!!! Cmq ben vengano questi controlli; aiutano l'economia ed eliminano il sommerso....

ID3577 - 02/09/2010 12:03:00 - (Nikko) -

Il dipendente se ha un secondo lavoro è perchè ci è costretto per arrivare a fine mese! Se no finite le sue 8 ore se ne starebbe a casa sua! L'imprenditore evade il fisco perchè non si accontenta mai e per assecondare i suo sfizi! E poi cosa vuol dire che l'imprenditore ha il rischio d'impresa?? Mica glielo ha ordinato il dottore di aprire una ditta! Se lo ha fatto sapeva a cosa andava incontro. L'imprenditore mette sullo stesso piano le due evasioni per autogiustificare le sue malefatte.... ipocrisia a tonnellate!

ID3579 - 02/09/2010 14:01:00 - (fra) - Due pesi.. due misure....

E che il dipendente faccia l'imprenditore...... Così arriva a fine mese senza problemi, così può assecondare i suoi sfizi e, se non contento, può anche evadere il fisco... Caro il mio Nikko, su che pianeta vivi?????? Ti assicuro che essere imprenditore non ha solo lati positivi; ma ha anche i suoi doveri e le sue responsabilità.... in primis l'imprenditore ha il dovere di conservare il posto di lavoro ai propri dipendenti.. e di garantirgli lo stipendio; e gia questo, scusa se mi permetto, non è da poco!!! Pertanto smettiamola con le ipocrisie!!! E comunque il succo del discorso sta nel fatto che sia la Finanza che lAgenzia delle Entrate fanno bene a mettere in atto i controlli; ma dovrebbero essere fatti in modo uguali su imprenditori, liberi professionisti, e dipendenti. Chi evade, evade!! indipendentemente dal ruolo nella società...

ID3582 - 02/09/2010 15:25:00 - (stefano) - per nikko

non la ordinato il dottore di aprire un impresa? Scusa la domanda ma tu lavorerai da qualche parte? Avrai un datore di lavoro, e ringrazia che lui ha aperto una ditta. Se tutti ragionano come te, tutti farebbero i contadini.....

ID3583 - 02/09/2010 15:50:00 - (Nikko) -

Ovviamente non dico che non bisogna aprire ditte! Dico che quando si aprono si deve sapere a cosa si va incontro e non lamentarsi come dice fra del rischio d'impresa e quant'altro. Poi vorrei dire a fra che i dipendenti sono già controllati visto che le tasse le pagano ancor prima di avere la busta paga, e ne versano uno sproposito per coprire le evasioni dei furbetti! E se esistono i dipendenti in nero è perchè il vantaggio principale è sempre dell'imprenditore!

ID3584 - 02/09/2010 16:00:00 - (pinna) - acc

Che abbia toccato un nervo scoperto???

ID3585 - 02/09/2010 16:06:00 - (scilla59) - per nikko

tutti i lavoratori dipendenti che conosco e che svolgono il secondo lavoro in nero lo fanno a titolo personale per cui ci guadagnano solamente loro.... inoltre non lo fanno per "sbarcare il lunario" come dici tu ma per pagarsi sfizi che certi datori di lavoro (non parliamo di grandi imprenditori..) magari non si possono permettere

ID3586 - 03/09/2010 00:03:00 - (panta_rei) - lavoro nero

ma di cosa state blaterando, i dipendenti hanno l'obbligo di trovarsi un lavoro in nero o meglio "non ufficiale", lo ha detto anche l'amministratore unico dell'azienda Italia... http://www.repubblica.it/online/economia/autocalodieci/berlusconi/berlusconi.html

ID3590 - 03/09/2010 10:09:00 - (Giachetti) - parte 1

Parlo per esperienza perché in questo campo ci lavoro... Statisticamente la maggior parte delle persone che lavorano "in nero" lo fanno perché col primo impiego non riescono ad arrivare a fine mese. E gli sfizi che devono pagarsi sono: la pizza il sabato sera, l'uscita infrasettimanale al bar con gli amici, la benzina per il giretto della domenica pomeriggio, ecc.... non credo siano sfizi da paperon de paperoni questi! Statisticamente se qualcuno lavora "in nero" lo fa perché c'è un imprenditore compiacente che non vuol pagare i costi di un'eventuale assunzione. E per costi si intendono quelli verso lo Stato, le garanzie contrattuali verso il lavoratore stesso, il vincolo del lavoratore alla propria azienda.

ID3591 - 03/09/2010 10:25:00 - (Giachetti) - parte 2

D'altro canto bisogna ammettere che il rischio dell'imprenditore c'è ed è innegabile! (anche se credo che molte persone facciano l'imprenditore senza rendersi effettivamente conto a cosa si possa andare incontro). Con troppa facilità si usa dire che tutti gli imprenditori evadono. Come in tutto ci sono i furbi ma anche quelli onesti che si fanno "un mazzo tanto" per tentare di stare a galla e garantire un salario ai propri operai!! Imprenditori e operai son 2 facce della stessa medaglia, gli uni non possono esistere senza gli altri... è ora di rendersene conto!

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