«Pio Bettoni», convegno oggi a Salò

La città di Salò celebra con orgoglio il 130° anniversario dell’Osservatorio meteorologico e stazione sismica «Pio Bettoni» (istituito nel 1877 e incluso nell’elenco degli osservatori storici europei avendo svolto la sua attività ininterrottamente dalle origini ai nostri giorni) e il 70° anniversario della morte di Pio Bettoni, primo direttore dell’osservatorio.
Lo fa con un convegno di studi promosso dall’associazione Meteosismica salodiana e dal Comune nella giornata di sabato nella Sala dei Provveditori. L’appuntamento si articolerà in due sessioni; verranno trattate tematiche che spaziano dal settore storico-museale a quello sismico-geologico e meteorologico.

Al mattino, dalle 9,30, sarà ricordata la figura di Pio Bettoni, fondatore dell’osservatorio, considerato un pioniere nel campo meteorologico e sismico, che con le sue innumerevoli opere scritte nei primi decenni del secolo scorso ha contribuito in modo determinante a far conoscere la regione benacense in Italia e all’estero. Verrà presentata anche l’ipotesi di progetto per la sistemazione della sede del «Pio Bettoni» e per l’allestimento del museo meteorologico-sismico-storico, con le antiche strumentazioni e i documenti d’epoca presso il complesso di Santa Giustina, attualmente in fase di ristrutturazione.

«Il futuro museo - commenta il sindaco Giampiero Cipani - sarà il culmine delle celebrazioni dedicate a Pio Bettoni». Si parlerà inoltre di sismologia a livello locale e nazionale. Nel pomeriggio, alle 14,30, si ricomincia con la presentazione del volume «Clima di Salò», frutto di una complessa ricerca scientifica su 123 anni di osservazioni meteorologiche eseguite in modo continuo, completo ed omogeneo al «Pio Bettoni» dal 1884 al 2006.
«Per determinare l’andamento di ogni fenomeno e giungere ad una definizione significativa del clima locale - spiega la prof.ssa Miriam Fossa, presidente dell’associazione Meteosismica e curatrice del volume - vengono analizzati numerosi elementi: escursione termica, pressione atmosferica, umidità, precipitazioni, direzione e velocità del vento, temperatura del lago. Considerata la notevole lunghezza del periodo preso in esame, è possibile rilevare la variazione degli eventi nell’arco del tempo. Il riscaldamento globale si fa sentire anche qui: aumentano le temperature e diminuiscono le precipitazioni».

Gli altri interventi verteranno sugli aspetti meteorologici e climatici dell’intera regione, dando risalto allo studio dei fenomeni estremi derivanti dalle temperature e dalle precipitazioni, alle proprietà idrologiche dei suoli, ai rischi idrogeologici, alla dinamica dell’Ora del Garda e alla regolamentazione del livello dei laghi, nonché al recupero delle lunghe serie osservative lombarde. Durante il convegno sarà esposto anche il progetto d’inserimento della stazione meteorologica elettronica del «Pio Bettoni» nella Rete agrometeorologica nazionale.

Simone Bottura dal Giornale di Brescia

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